Le elezioni politiche in Germania sono un’occasione da non sottovalutare e, soprattutto, da non perdere per i cittadini di origine straniera che vivono e lavorano nella Repubblica federale. E non solo perché qualunque cosa si decida negli assetti e nelle prospettive di governo di un Paese, essa ricade su tutti coloro che vi abitano,
che vi lavorano, che vi hanno formato la propria famiglia e che conducono in esso la loro esistenza. Le elezioni sono anche una tappa importante di un percorso di costruzione di cittadinanza, soprattutto per coloro che hanno origini straniere, che hanno dovuto lottare non poco per costruire e rafforzare la propria identità in un Paese diverso. Le persone di origine straniera che sono diventate cittadini di questo grande Paese, dunque, non ci pensino due volte e facciano valere i loro diritti di cittadinanza, esercitando un loro diritto primario, quello di voto e di partecipazione alla scelta degli assetti e delle persone che nei prossimi anni dovranno governare. Sapendo anche che quello che succederà nelle prossime elezioni in Germania condizionerà non marginalmente molte situazioni a livello europeo. In questo momento, poi, siamo impegnati ancora duramente per sconfiggere una pandemia devastante e abbiamo bisogno di rafforzare i vincoli di mutualità e di socialità. Dobbiamo far tesoro anche per il futuro della dura lezione della pandemia: i servizi sanitari, l’assistenza alla persona, la prevenzione, i sistemi di cura non possono essere misurati con il metro del contenimento finanziario, ma con quello della difesa della vita e della salvaguardia dell’ambiente in cui essa si svolge. È per questo, e non solo per una mia scelta ideale ed etica, che il mio orientamento è per una formazione politica che metta insieme principi di solidarietà, esperienza e forza di governo e una linea d’azione riformatrice, capace di innovare senza lasciare nessuno per strada. È per questo che il mio invito alle elettrici ed agli elettori è quello di votare un partito come l’SPD e un candidato premier come Olaf Scholz, che interpreta pienamente questa visione politica e ideale, ha una solida esperienza di gestione pubblica alle spalle, ha una profonda convinzione europeistica e ha dato prova di volere riparare i guasti duraturi e profondi della pandemia facendo ricorso all’arma della solidarietà tra i popoli europei. Il mio ulteriore appello è quello di sostenere con il voto le candidate ed i candidati delle comunità immigrate, non per un richiamo etnico, ma perché essi hanno sperimentato sulla loro vita il peso della lotta per conquistare diritti e giustizia sociale e, dunque, sapranno fare tesoro di questa loro esperienza a beneficio di tutti i cittadini.