CHIETI - Nel centro storico di Pennapiedimonte, in provincia di Chieti, da domani, sabato 25 settembre, e domenica 26, si terrà “Racconti di viaggio”, una due giorni di esposizioni dedicate alle storie delle famiglie pennesi emigrate dal paese nel corso del ‘900. L’evento, patrocinato dal Comune di Pennapiedimonte e dal Parco Nazionale della Maiella,
restituirà un percorso di 10 mesi attivato da Giulia Ferrante, linguista e sociologa membra del gruppo di ricerca Montagne in Movimento, partner dell’evento, che nel 2015 svolse a Pennapiedimonte la raccolta della toponomastica dialettale locale, in collaborazione con Marta Santone, artista, specializzata in scultura presso l’Accademia di Brera, oggi emigrata a Bordeaux. Le due, entrambe nate a Chieti nel 1992, hanno coinvolto per la prima volta la popolazione con il progetto Fuoriporta, lo scorso dicembre 2020: stampate delle cartoline con le testimonianze raccolte da Giulia e un disegno realizzato da Marta, hanno convinto due giovani del paese a improvvisarsi postini, per darle in dono agli abitanti. L’evento del 25 e 26 settembre sarà un’occasione per fare divulgazione e mettere insieme due discipline, l’arte e le scienze sociali, creando un percorso espositivo dei materiali raccolti negli ultimi dieci mesi. L’organizzazione delle giornate è gestita “dal basso”: saranno le attività del territorio e l’intraprendenza dei pennesi a permettere la realizzazione della mostra e di un programma ricco di appuntamenti. L’inaugurazione si terrà domani, alle ore 16.00, con ospite Antonio Bini, direttore editoriale della rivista Abruzzo nel Mondo, a cui parteciperanno virtualmente i testimoni emigrati; alle visite guidate organizzate da Majelladventures, ai laboratori artistici rivolti ai più piccoli. Per la sera di domenica è previsto il concerto di chiusura, con il gruppo musicale abruzzese Lu Blues: “Musica dialettale fatta in casa... radici blues in mezzo alle rock, annaffiato dal jazz e innestato col folk”. Dall’esordio con Fuoriporta è nata una raccolta di testimonianze, registrate dai postini, che spesso raccontavano di quella pendolarità che era parte integrante della vita dei pennesi, così come di molti paesi abruzzesi. Anni passati in Svizzera, Belgio e altri Paesi del Nord Europa. Famiglie che invece sono emigrate lontano, e tornano raramente, se non mai più. Dalle memorie delle migrazioni è cominciata la seconda fase del percorso: Itinerari Fuoriporta, un laboratorio creativo tenutosi tra febbraio e marzo 2021 sulla piattaforma Zoom, in cui sei pennesi si sono cimentati nella realizzazione delle loro personali cartoline, guidati dalle competenze artistiche di Marta Santone e ragionando, tutti insieme, su cosa significa l’appartenenza a un luogo, soprattutto quando parliamo di un paese spopolato, in cui restano poche centinaia di abitanti. L’esito sono state sette cartoline d’autore, andate in stampa grazie a un crowdfunding organizzato da Ferrante e Santone. Così si è arrivati, a maggio 2021, al progetto Cartoline di viaggio: reperendo gli indirizzi dei pennesi all’estero sul registro AIRE, il gruppo di lavoro ha imbustato ben 155 lettere, donando agli emigrati le cartoline e chiedendo in cambio, come sempre, una storia o una memoria che li legasse a Pennapiedimonte. A seguito dell’invio sono arrivate risposte da Brasile, Stati Uniti e Argentina, nonché dal Nord Europa. A queste si sono aggiunte testimonianze raccolte da Ferrante e Santone nel mese di agosto, periodo in cui molti di coloro che vivono in altre regioni d’Italia tornano in paese. (aise 24/09/2021)