In questi ultimi anni non ho mai fatto mancare il mio impegno parlamentare per superare la situazione di grave emergenza in cui versano i servizi consolari nella mia ripartizione. In questo quadro, accolgo con soddisfazione i primi risultati che, grazie anche alle mie insistenti sollecitazioni al Ministero degli esteri,
vanno nella direzione di un potenziamento, entro il 2021, in varie sedi nord americane o centro americane come Toronto, Città del Messico, Houston e San Salvador. La situazione generale, sia chiaro, era e resta drammatica, come dimostra la lista dei movimenti del personale che richiama la necessità di riempire ben 400 posti vacanti in tutto il mondo. Attualmente dei 248 posti messi a concorso negli anni precedenti, si è riusciti a destinare 87 unità nelle situazioni di maggiore emergenza. Si tratta, naturalmente, di prime misure adottate in un campo ancora limitato di interventi, che tuttavia possono dare un sollievo immediato a una situazione diventata sempre più insostenibile, in vista di soluzioni più organiche e permanenti. Continuerò senza sosta a lavorare per superare l’emergenza in cui i servizi consolari sono caduti e in questo quadro per migliorare ulteriormente la situazione nella mia ripartizione.