Dopo il fermo dovuto alla pandemia ancora in atto per altro, torna il festival del film italiano che si tiene tradizionalmente nella cittadina di Velllerupt, dove tra l’altro è ptìresente una folta comunità italiana tra cui molti siciliani. Villerupt alla fine degli anni 50 ed inizio degli anni 60, fu un grande polo d’attrazione per gli emigrati in cerca di lavoro,

che trovavano nelle tante miniere della zona. Nel 1962, per effetto dell’emigrazione, la cittadina della Meurthe e Mosella nel 1962 raggiunse unna popolazione di circa 14.500 abitanti, scesi ora ai circa 9.500 del 2008. Uno spopolamento dovuto alla chiusura delle miniere ed all’inevitabile cambio radicale dell’economia locale. In ogni caso la diminuzione della popolazione non ha inciso sulla realizzazione del tradizionale festival, ideato nel 1976 da un gruppo di amanti del cinema della Maison des jeunes, una iniziativa di grande livello culturale, che si svolge ogni anno dal 22 ottobre al 7 novembre. Una apposita giuria decide anche a chi vanni i tanti primi Amilcar. Quest’anno, tra le pellicole in gara, c’è anche il film “io sto bene” di Donato Rotunno, un film che va in tournée in Lussemburgo, Belgio ed Italia. Qui di seguito, l’articolo apparso per l’occasione sulla stampa locale. (Salvatore Augello)