ROMA - L’intera filiera della cultura in Italia vale circa 92 miliardi cioè il 6% del PIL, che con l’indotto arriva fino a oltre 250 miliardi, il 16% del PIL. Una fetta importante di questo patrimonio è rappresentata dalla cultura italiana all’estero. A pochi giorni dagli Stati generali della lingua e della creatività italiane all’estero,
Sace e Società Dante Alighieri organizzano il prossimo 10 dicembre l’incontro online “Made by Italy: la lingua italiana si fa impresa” con l’intento di “aprire una finestra di confronto tra istituzioni e mondo imprenditoriale per discutere del ruolo della cultura italiana nel mondo quale motore fondamentale per la competitività del Sistema Paese e acceleratore di ripresa economica”. A oggi vi sono all’estero più di due milioni di persone che studiano italiano. L’attrazione verso la nostra lingua riflette un interesse diffuso verso il Bel Paese perché ritenuta una chiave d’accesso per entrare in un universo culturale immenso e molto apprezzato: un potenziale enorme per accelerare la ripartenza del Made in Italy con più vigore. Nel momento storico che stiamo vivendo l’Italia ha l’opportunità di sviluppare una piattaforma di loyalty unica al mondo, capitalizzando sull’enorme potenziale che ruota attorno alla cultura italiana all’estero e all’insegnamento della lingua italiana nel mondo, sfruttando le potenzialità del digitale e chiamando a sistema i nostri export champions. SACE e Dante Alighieri, dunque, intendono facilitare un dialogo da cui possano nascere sinergie tra settori di eccellenza del made in Italy e le istituzioni finanziarie di supporto e quelle che promuovono la cultura italiana nel mondo. “Insegnare la lingua prepara il futuro e tiene vivo l’interesse per tutto quello che è italiano. Vendere la lingua equivale a investire in cultura in senso ampio: chi oggi apprende l’italiano a distanza sarà pronto a visitare l’Italia appena sarà possibile, ma anche a comprare il made in Italy”, annota Andrea Riccardi, Presidente Società Dante Alighieri. “La lingua apre l’accesso al “mondo italiano”. Prodotti italiani e lingua italiana camminano insieme. La lingua dà sapore al prodotto e lo collega a una tradizione”. Amministratore delegato di Sace, Pierfrancesco Latini si dice "convinto che, mai come in questo momento, sia fondamentale “fare sistema”, cercando ogni possibile dialogo tra i diversi attori del mondo economico. Il Sistema Paese deve dimostrarsi forte e compatto così da sostenere la competitività delle nostre imprese in Italia e nel mondo. È, infatti, chiaro che la ripartenza del nostro Paese non potrà che passare attraverso il gioco di squadra e l'azione sinergica, senza dimenticare gli investimenti per la crescita, il capitale fisico e umano e la produttività". il webinar inizierà alle 10:20 con i saluti di Pierfrancesco Latini e Andrea Riccardi. Quindi, Pasquale Salzano, Presidente Simest, interverrà sul tema “La cultura italiana nel mondo come acceleratore di ripresa economica”. Seguirà il contributo di Alessandro Terzulli, Chief Economist Sace, su “Esportare la qualità Made in Italy: su quali geografie puntare?”. Di “Dante.global: la formazione linguistico-manageriale come volano per l’internazionalizzazione” parlerà, invece, Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri. Chiuderà i lavori un panel con testimonianze aziendali "Raccontare la nuova manifattura italiana tra innovazione sostenibile e Italian branding". Modera Mariangela Siciliano, Head of Education SACE. Per partecipare occorre iscriversi qui. (aise 08/12/2021)