Sono diverse le misure fiscali e previdenziali introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2022 che interessano, direttamente e indirettamente, gli italiani i quali vivono all’estero. Credo sia opportuno cercare di riassumerle per contribuire a fornire un utile quadro informativo ai nostri connazionali.
IMU: È stata prevista la riduzione, limitatamente all’anno 2022, dal 50% al 37,5% dell’IMU dovuta sull’unica unità immobiliare, purché non locata o data in comodato d’uso, posseduta in Italia da soggetti non residenti nel territorio dello Stato, titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia.
PENSIONI: in Italia l’età per la pensione di vecchiaia è 67 anni, tuttavia ora è possibile anticipare il pensionamento con 64 anni d’età e 38 anni di contributi versati (c.d. Quota 102) per chi matura tali requisiti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022. I requisiti contributivi succitati sono perfezionabili anche con il meccanismo della totalizzazione in convenzione internazionale (per ottenere un pro-rata italiano) ma é richiesta tuttavia la cessazione dell’attività lavorativa al momento del pensionamento, che, come abbiamo stigmatizzato più volte, può essere problematica per i residenti all’estero. Giova inoltre precisare che il diritto a Quota 100 (in vigore dal 2019) – 62 anni di età e 38 di contributi - conseguito entro il 31 dicembre 2021 può essere esercitato anche successivamente alla predetta data. Viene prorogata per l’anno 2022 anche la misura c.d. “Opzione donna”. In particolare, si estende la possibilità di optare per il regime del trattamento pensionistico anticipato (ma calcolato con il metodo contributivo) alle lavoratrici che maturano i requisiti anagrafici, almeno 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti ed almeno 59 anni di età per lavoratrici autonome, nonché contributivi (almeno 35 anni) entro il 31 dicembre 2021. La pensione “Opzione donna” è erogabile all’estero e i requisiti contributivi possono essere maturati tramite il meccanismo della totalizzazione in convenzione internazionale.
CARICO FISCALE: viene riformata l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), ridisegnandone il profilo di aliquote e scaglioni, e vengono riorganizzate e armonizzate le detrazioni per reddito da lavoro dipendente e assimilati, da lavoro autonomo e da pensioni. Le aliquote legali passano da cinque a quattro. Anche i residenti all’estero che pagano le tasse in Italia potranno quindi beneficiare di queste modifiche.
ASSEGNO UNICO: dal 1° marzo con l’introduzione dell’Assegno Unico verranno aboliti gli assegni familiari e le detrazioni per figli a carico. Si tratta di una misura negativa per i residenti all’estero che attualmente percepiscono tali benefici, considerato che non potranno beneficiare dell’Assegno unico che è subordinato a residenza e domicilio in Italia. Ci siamo attivati per salvaguardare i diritti dei nostri connazionali con l’auspicio che il Governo accoglierà le nostre richieste.
SUPERBONUS: vengono rimodulati i termini per i lavori che danno diritto alla detrazione fiscale del 110%. Il cosiddetto superbonus, di cui possono aver diritto anche i residenti all’estero, viene prorogato fino al 31 dicembre 2022 per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all'interno di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti che abbiano effettuato almeno il 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022. Vengono inoltre prorogate al 31 dicembre 2024 le detrazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico e di ristrutturazione edilizia, per il sismabonus ordinario e il bonus 50% per l'acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale.
RDC: il reddito di cittadinanza viene rifinanziato con 1 miliardo annuo dal 2022. Purtroppo rimangono i requisiti di residenza (almeno due anni al momento della presentazione della domanda) che hanno escluso dal beneficio tutti gli iscritti all’Aire che rientrano in Italia. Sono infine diversi gli inventivi all’occupazione, gli sgravi contributivi e i bonus assunzioni che possono interessare i nostri connazionali che rientrano; tra questi vale la pena citare l’esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2022 ai datori di lavoro privati, il cosiddetto ‘Bonus casa’ (per gli under 36 con un ISEE non superiore a 40.000 euro annui), il Bonus affitti, la detrazione Irpef per le locazioni stipulate dai giovani di età superiore ai 20 anni con un reddito annuo non superiore a 15.493 euro, la riduzione dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri, l’adozione di un Piano strategico nazionale per le politiche per la parità di genere, la riforma degli ammortizzatori sociali che aumenta i sussidi di disoccupazione e gli istituti di integrazione salariale. Vorrei infine citare le misure anti-pandemia che interessano tutti noi: 1,8 miliardi destinati all’acquisto dei vaccini e dei farmaci per la cura dei pazienti con Covid e l’implementazione delle prime misure previste dal Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale.