In queste settimane sto ricevendo da parte di enti promotori di corsi di lingua e cultura italiana, operanti in Europa, segnali di preoccupazione rispetto alla possibilità di applicare la nuova circolare che sostituirà la circolare 3 contenente i criteri di erogazione dei contributi del capitolo di bilancio 3153.
Qualcuno ricorderà che fin dall’inizio di questa vicenda sono intervenuta per chiedere una moratoria nell’applicazione della circolare 3, consapevole dell’eccessiva complessità procedurale e delle difficoltà che la transizione avrebbe determinato soprattutto per gli enti gestori meno strutturati. Si è deciso di fare diversamente e, pur dando atto ai funzionari del Maeci dell’interlocuzione avuta su questo con i rappresentanti degli enti gestori e del CGIE, non vorrei che ora si commettesse un analogo errore di eccesso di zelo. Esorto, dunque, i responsabili di settore del Maeci a tenere conto delle preoccupazioni e delle osservazioni che gli enti gestori continuano ad avanzare per evitare che un sistema applicativo troppo complesso, qual è quello che si intravede nella nuova versione della circolare, possa diventare un fattore di crisi anziché di promozione nell’insostituibile campo dei corsi di lingua e cultura italiana.