“Con l’elezione dei 43 membri di provenienza territoriale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), a cui si aggiungeranno i 20 di nomina governativa, si avvia a conclusione la procedura di rinnovo delle rappresentanze degli Italiani nel Mondo, iniziata con le elezioni dei Com.It.Es dello scorso dicembre.”
“A nome del Partito Democratico formulo i migliori auguri ai nuovi eletti e rivolgo un sentito ringraziamento a tutti coloro che, negli scorsi anni, su base volontaria, hanno agito per la tutela e la valorizzazione dei connazionali che vivono fuori dai confini nazionali.” Così ha dichiarato oggi Luciano Vecchi, Responsabile per gli Italiani all’Estero del Partito Democratico. “Sono grandi le sfide su cui sarà necessario continuare e rafforzare il lavoro degli organi di rappresentanza, a fronte di un costante aumento degli italiani che vivono, lavorano e studiano all’estero e in un’epoca di grandi cambiamenti, in Italia e nel Mondo.” “Garantire i diritti di cittadinanza e la piena inclusione nelle società di accoglienza, valorizzare le energie e le intelligenze presenti nelle nostre Comunità, rafforzare il ruolo dei nostri concittadini per la costruzione di società più giuste e democratiche, partecipare all’opera di rinnovamento del nostro Paese; a questa opera importante sono chiamati a partecipare gli organismi di rappresentanza degli oltre sei milioni di italiani nel Mondo e dei milioni di italo discendenti.” “Si deve altresì aprire una fase di coraggiosa riforma dell’insieme delle politiche per gli italiani all’estero e degli stessi organi di rappresentanza, come da tempo, peraltro, abbiamo proposto.” “La realtà della emigrazione e delle vecchie e nuove mobilità – ha concluso Vecchi - richiede un pieno coinvolgimento di tutti i connazionali nel Mondo, ovunque essi siano. Sarà in tal senso necessario dare piena rappresentanza,nell’azione del nuovo CGIE, anche ai cittadini e ai Com.It.Es di quei Paesi che non hanno potuto sinora esprimere i loro rappresentanti nel Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.”