In questo fine settimana si sono completate in tutto il mondo le nomine dei componenti elettivi del Consiglio generale degli italiani all’estero (CGIE). I nomi degli eletti per i diversi paesi segnalano, inoltre, una positiva combinazione di competenze consolidate nel passato con nuove figure emerse sul campo.

Anche questo è un segnale che va accolto con favore, soprattutto pensando che la consiliatura che si apre avrà molte cose da proporre e molti problemi da affrontare. Mentre ringrazio ancora una volta i consiglieri uscenti per il lavoro svolto, mi congratulo con gli eletti e formulo per loro i miei più sinceri auguri di buon lavoro. Un lavoro impegnativo che mi auguro possa essere fatto con lucidità di scelte, coesione interna e spirito di collaborazione con i parlamentari eletti all’estero, che sono il primo anello di contatto con le istituzioni italiane. Quando, dopo le designazioni dei componenti di nomina governativa, il nuovo CGIE si potrà insediare, mancheranno purtroppo pochi mesi alla conclusione della legislatura parlamentare. Una ragione in più per considerare in modo razionale e selettivo le scelte da fare per cercare di raggiungere insieme qualche risultato significativo, nonostante le obiettive difficoltà che la situazione presenta. Ancora buon lavoro e arrivederci presto.