ROMA - “All’ultimo momento il Governo ha cambiato idea ed ha deciso, come risulta dal testo del Decreto Aiuti pubblicato in questi giorni nella Gazzetta Ufficiale, e nonostante i nostri auspici e le nostre sollecitazioni, di non concedere il Bonus di 200 euro ai pensionati italiani residenti all’estero”.
Così in una nota Angela Schirò e Fabio Porta (foto accanto), parlamentari Pd eletti all’estero. “Nel Decreto Aiuti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – spiegano – è stato inserito, modificando così il testo originale approvato dal Consiglio dei Ministri, il vincolo della residenza in Italia ai fini del diritto al Bonus per i pensionati. All’articolo 32 intitolato “Indennità una tantum per pensionati e altre categorie di soggetti” il legislatore ha aggiunto la frase “In favore dei soggetti residenti in Italia… etc.”. Siamo certamente consapevoli che il Decreto Aiuti è stato varato con l’obiettivo di adottare misure urgenti di sostegno economico agli italiani residenti in Italia (individui ed imprese) per contenere gli aumenti dei costi del carburante e delle bollette di luce e gas, ma speravamo che il Bonus di 200 euro potesse essere esteso anche e soprattutto ai pensionati italiani residenti all’estero, la cui grande maggioranza percepisce importi irrisori di pensione (e un numero non esiguo di loro paga le tasse in Italia)”. “Speravamo – aggiungono – che un Bonus che a luglio verrà erogato in Italia a 30 milioni di persone potesse diventare appannaggio anche di 400.000 pensionati italiani residenti all’estero. Così non è stato (ma quando il Decreto arriverà Parlamento non mancheremo di presentare emendamenti correttivi) e, come in altre circostanze, siamo costretti fare i conti con l’ennesima disattenzione dello Stato italiano che troppo spesso non dimostra la necessaria sensibilità per i diritti e le aspettative dei nostri connazionali”. “Ci aspettiamo infine che il Governo chiarisca se i lavoratori italiani residenti all'estero i quali sono alle dipendenze di un datore di lavoro italiano (come ad esempio i contrattisti) possano avere diritto al Bonus visto che – concludono Porta e Schirò – l'articolo 31 del Decreto che ne disciplina l'erogazione non introduce, come invece l’articolo 32, il vincolo della residenza in Italia”. Nuovo coordinatore MAIE Nord America, Enzo Odoguardi in questi giorni è negli Stati Uniti per una prima missione tra Miami, Boston e New York. “Un fine settimana durante il quale porterò avanti i primi incontri con alcuni dei rappresentanti delle diverse comunità italiane residenti nelle tre città degli USA”, dichiara Odoguardi, che in queste ore si trova nella capitale della Florida, dove tra i diversi impegni in agenda ha fissato un faccia a faccia con l’attuale coordinatore MAIE a Miami, Paolo Mangia. “Mi sono reso conto fin da subito – aggiunge il coordinatore MAIE - che molti connazionali, soprattutto tanti italo-latinoamericani, qui a Miami conoscono già il Movimento Associativo Italiani all’Estero e lo apprezzano per il lavoro svolto quando era parte del governo italiano e per le tante battaglie a favore degli italiani nel mondo e del Sistema Italia oltre confine. Questo è un fatto estremamente positivo, che ci aiuta nel nostro compito, quello di diffondere il messaggio culturale e politico del Movimento e di rafforzare il network MAIE negli USA”, conclude Odoguardi. "Sull'indipendenza energetica l'Europa si sta muovendo nel solco della strada già tracciata con il Next Generation Eu, mettendo a disposizione e in comune risorse ingenti, grazie al piano REpower EU”. Così Laura Garavini, senatrice di Italia Viva eletta in Europa e presidente dell'Intergruppo parlamentare Italia Benelux, interloquendo al Parlamento del Lussemburgo con la presidente della delegazione lussemburghese presso l'assemblea Benelux, Cécile Hemmen. La misura decisa dalla Commissione, ha ricordato, prevede “fino a 300 miliardi per renderci autonomi dalla Russia e investire nel futuro, ossia su rinnovabili ed efficientamento”. “Dalla pandemia in poi, l'Europa ha dimostrato a ogni crisi di saper mettere in campo risposte solidali. Come paesi fondatori, - ha concluso – siamo orgogliosi della nostra Unione". (22/05/2022 focus\ aise)