La Repubblica italiana è nata dalla Resistenza e dalla Pace. La Resistenza e la Pace, oltre a giustificarne l’esistenza, ne disegnano la prospettiva di libertà e di giustizia e la impregnano di valori e di principi civili. Se la nostra Repubblica ha potuto resistere alle difficili prove
che ha dovuto affrontare sul piano dello sviluppo sociale ed economico di una società arretrata e prevalentemente rurale, della difesa della libertà e della democrazia, della sua credibilità internazionale è stato per il legame tenace con questa sua radice profonda, fatta di amore per la libertà, di rispetto degli altri popoli e di pace come condizione per la cooperazione internazionale e per lo sviluppo di società giuste ed evolute. Anche per questo, probabilmente, la festa della Repubblica è diventata la ricorrenza più amata tra i milioni di italiani che vivono all’estero. Potersi riferire a un Paese libero, alleato di democrazie liberali, pronto a sostenere il peso della cooperazione allo sviluppo dei popoli svantaggiati e del sostegno di quelli investiti da venti di guerra, capace di svolgere una parte attiva e riconosciuta nell’ambito dell’Unione Europea, che anche per l’iniziativa dell’Italia sembra conoscere negli ultimi anni una positiva evoluzione, rappresenta non solo un motivo di orgoglio ma anche un aiuto per un’integrazione a testa alta in altre realtà. Tanto più che il nostro Paese è stato storicamente e resta una delle maggiori potenze mondiali sul piano culturale. La Festa della Repubblica di quest’anno, la “nostra” Festa, dunque, è anche un giusto messaggio che l’Italia dà al mondo. Prima di tutto un messaggio di Pace di fronte a una guerra ingiusta e atroce. La Pace da cui si generò la Repubblica – ricordiamolo sempre – non fu un regalo degli eventi ma una dura conquista dopo che i combattenti e gli eserciti della libertà sconfissero il Fascismo e il Nazismo, che avevano imposto i loro regimi liberticidi e aggredito nazioni autonome. Ed è un messaggio di solidarietà attiva con chi oggi combatte per difendere la dignità del suo popolo e l’autonomia del suo Paese. Per la sua storia, per il suo profilo repubblicano l’Italia non può avere incertezze o ambiguità: sempre e solo dalla parte di chi lotta per la libertà, sempre e solo dalla parte di chi costruisce con i fatti una pace giusta. Viva La Repubblica della Pace e della democrazia! Viva gli italiani che si riconoscono nei valori della loro Repubblica, in Italia e all’estero! Angela Schirò