ZURIGO - “I sottoscritti cittadini italiani residenti all’estero, firmatari della presente petizione – lanciata dalla Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera, dalle ACLI Svizzera e dal PD Svizzera – chiedono al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, al Presidente del Consiglio dei Ministri
e alle Segreterie dei Partiti politici – e per conoscenza al Presidente della Repubblica – provvedimenti urgenti per garantire un servizio consolare adeguato ai bisogni dei cittadini italiani residenti all’estero e alle disposizioni previste dalle specifiche normative”. È quanto si legge nella petizione lanciata ieri su change.org da Fclis, Acli Svizzera e Pd Svizzera e indirizzata al Ministero degli Esteri. Nel testo si sostiene che “è praticamente impossibile ottenere un appuntamento con il sistema attualmente in servizio” e che “i tempi di attesa sono inaccettabili e per molti cittadini sono causa di notevole disagio anche nei confronti delle autorità del Paese di residenza”. “Le ultime riforme della rete consolare – continua la petizione – hanno perlopiù prodotto chiusure di uffici consolari senza fornire risposte alternative ai bisogni essenziali di servizi consolari”. “Le richieste dei firmatari sono minime ma indifferibili”, sottolineano i promotori: “prevedere l’istituzione di funzionari itineranti per coprire grandi aree geografiche rimaste scoperte per le innumerevoli chiusure, creando problemi molto seri in particolare agli anziani e ai lavoratori” e “rafforzare l’impiego di personale assunto in loco, riducendo così i costi di funzionamento”. Si tratta, evidenziano, di “richieste motivate dalle seppur poche esperienze fatte in alcune zone, che hanno visto risultati positivi. L’attuale organizzazione scarica sui cittadini italiani residenti all’estero costi rilevanti (spese di trasporto, perdite di giornate di lavoro) e comporta oggettive difficoltà per le persone anziane che vivono con rendite pensionistiche spesso limitate”. I firmatari, si legge infine nella petizione, “sono consapevoli delle esigenze di revisione della spesa del MAECI, che non può essere ottenuta attraverso i tagli ai servizi ai connazionali, ma con un diverso utilizzo delle risorse”. Si può firmare la petizione online a questo indirizzo; oppure si può scaricare un modulo per raccogliere le firme, che, una volta completato, va inviato entro il 31 ottobre 2022, a: Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera – FCLIS, Ottikerstrasse 53 – 8006 Zürich (Svizzera). (aise)