Il Senatore Fabio Porta, attraverso una interrogazione rivolta al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, interviene sul tema del ‘turismo delle radici’ sollecitando un maggiore coinvolgimento degli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero, del mondo associativo e – in particolare –
un più forte coordinamento con le Regioni e il Ministero del Turismo. Nel suo atto parlamentare, il Senatore eletto in America Meridionale, ricorda anzitutto come “il “turismo di ritorno”, che prima dell’ondata pandemica aveva raggiunto una consistenza di oltre 10 milioni di visitatori in Italia, dando un contributo di poco meno di 5 miliardi di euro alla bilancia dei pagamenti, rappresenta una delle forme più radicate e costanti del movimento turistico internazionale riguardante il nostro Paese, costituendo oggi, per la forza e la tenacia dei richiami familiari, affettivi e memoriali, una leva di insostituibile importanza ed efficacia per le prospettive di rilancio dell’economia nazionale, e del comparto turistico in particolare, anche in considerazione dei persistenti fattori di incertezza che pesano sulla mobilità internazionale”. Dopo un riferimento al PNRR, che ha dotato al MAECI venti milioni di euro per interventi in questo settore, il parlamentare richiama la convenzione firmata tra MAECI e MIBACT lo scorso mese di febbraio e in ragione del crescente interesse manifestato da enti locali, istituzioni culturali ed associazioni dell’emigrazione evidenzia come sia viva l’esigenza non solo di mantenere forte l’impulso all’iniziativa ma anche di coinvolgere in maniera diretta la grande rete associativa italiana esistente all’estero. In particolare l’interrogazione sottolinea, nel dispositivo finale, l’importanza di stipulare apposite convenzioni con le Regioni per un loro maggiore coinvolgimento nella selezione dei progetti e nell’individuazione dei coordinatori regionali; il parlamentare chiede anche tempi e modalità certe per coinvolgere il sistema di rappresentanza e il mondo associativo, chiudendo la sua interrogazione con la richiesta di un maggiore raccordo con il Ministero del Turismo e dei beni culturali con particolare riferimento al nuovo Museo Nazionale dell’Emigrazione di Genova.