*GENOVA - Una passeggiata, condotta dagli accompagnatori Migrantour, per conoscere i primi luoghi legati alla partenza dei migranti tra fine Ottocento e i primi Novecento, attraverso la voce dei nuovi cittadini che, negli anni, hanno scelto Genova come luogo per mettere radici.
Ad organizzarlo è il MEI - Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana a Genova il prossimo 29 settembre nell’ambito del festival Smarginando. A partire dalle 15.30 verrà dunque proposto un viaggio per assaggiare le motivazioni, le storie e i sentimenti che stanno dietro alle migrazioni: si partirà dal piazzale antistante il Mei per arrivare a Castello D’Albertis, Museo delle culture del mondo, così da “percepire come il dialogo, lo scambio e le diversità possano essere la base per sentirsi a casa. Sarà l’occasione – rimarca il Mei – per creare un legame tra due realtà museali che a diverso titolo parlano di migrazione alla scoperta delle migrazioni che hanno caratterizzato la storia della nostra città da epoche antiche fino ad oggi”. Il punto di partenza, come detto, sarà la piazza antistante il Mei, che con la sua struttura di ospitale del 1180, simbolo di accoglienza e riparo, darà modo di introdurre il tema della passeggiata. Si passerà poi in Piazza del Lager Nazisti, da dove è visibile la stazione marittima e da dove tra il 1876 e il 1920 partivano gli emigrati italiani in cerca di fortuna in America; da lì verrà percorsa la “Scaletta della Speranza”, che proprio nel periodo della grande emigrazione italiana era “il punto di ritrovo” prima della partenza. La sosta di fronte all’Hotel Piemontese sarà occasione per raccontare quale era stata la risposta di “accoglienza” di alcune realtà commerciali nei confronti dei migranti. In Piazza Acquaverde si proverà ad immaginare il cambiamento e l’evoluzione della stazione proprio per rispondere alla richiesta del traffico ferroviario dell’epoca dato dalla quantità di persone che arrivavano a Genova per imbarcarsi per le Americhe, mentre con la sosta di fronte al negozio Pastorino si parlerà del primo negozio genovese che dal 1980 si aprì alla vendita di prodotti provenienti dell’estero a seguito delle richieste degli abitanti del quartiere. Attraverso l’ascensore di Montegalletto la passeggiata proseguirà fino al Castello D’Albertis, Museo delle Culture del Mondo, dove i partecipanti saranno “accolti” dal Mural El Grido de los excluidos del maestro Pavel Eguez, espressione artistica di una campagna di denuncia contro tutte le forme di esclusione sociale, economica, razziale e a favore della difesa dei diritti umani fondamentali e ha come tema particolare i diritti dei bambini che sono sempre le prime vittime di ogni forma di esclusione ed è un anello di una ideale catena di opere d’arte pubbliche già realizzate in città del Sud America. La passeggiata durerà 1 ora. Ci si prenota scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonando al numero 0102723820. (aise)
* FONTE: migrantour.org - foto presa da internet