ROMA - Richiedere la cittadinanza italiana per sfuggire ai tribunali brasiliani. Sarebbe questa la motivazione che avrebbe spinto il presidente uscente del Brasile, Jair Bolsonaro, e i suoi figli Edoardo e Flavio a richiedere la cittadinanza italiana. Una procedura già avviata nel 2019 dai figli parlamentari dell’ex presidente,
che a sua volta avrebbe avviato la pratica di recente. A sostenerlo è Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra italiana in una interpellanza urgente ai Ministri degli esteri e dell’interno, Tajani e Piantedosi. “Recenti notizie di diversi organi d'informazione – scrive Bonelli – riportano che il deputato brasiliano Edoardo Bolsonaro e suo fratello, a sua volta senatore brasiliano, Flavio Bolsonaro, entrambi figli del presidente uscente del Brasile Jair Bolsonaro, si sarebbero rivolti alla cancelleria consolare dell'ambasciata italiana a Brasilia, per sollecitare l'iter di richiesta della cittadinanza italiana già avanzata nel 2019; la richiesta di cittadinanza dei fratelli Bolsonaro sarebbe stata avanzata sulla base di una antica origine italiana vantata da parte della famiglia”. “In base allo ius sanguinis – ricordano Bonelli – chi è discendente di italiani, sia nel ramo paterno che nel ramo materno, può chiedere la cittadinanza italiana e ottenerla, salvo forse qualche caso particolare; per ottenere la cittadinanza italiana ius sanguinis occorrono due requisiti basilari: la discendenza da soggetto italiano, ovvero il dante causa (l'avo emigrato); l'assenza di interruzioni nella trasmissione della cittadinanza, vale a dire la mancata naturalizzazione straniera non solo dell'avo italiano, prima della nascita del figlio, ma anche dei suoi discendenti in linea retta, prima della nascita della successiva generazione, fino ad arrivare al richiedente medesimo. Bisogna, in sostanza, dimostrare che la catena di trasmissioni della cittadinanza non si sia mai interrotta”. Il deputato ricorda, quindi, che “entrambi i figli dell'ex presidente Bolsonaro sarebbero coinvolti in inchieste giudiziarie: per pesanti attacchi al Tribunale supremo elettorale il primo, per distrazione di fondi pubblici e per rapporti con i presunti sicari accusati dell'omicidio della deputata di Rio de Janeiro Marielle Franco il secondo; anche l'ex presidente Bolsonaro, resosi responsabile della devastazione della foresta Amazzonica e di violazione dei diritti umani e per il quale pende la richiesta di messa in stato di accusa da parte del Senato brasiliano per crimini contro l'umanità, avrebbe nelle ultime ore richiesto la cittadinanza italiana; la richiesta della cittadinanza italiana, anche in relazione ai processi che coinvolgono l'ex-Presidente Bolsonaro, - argomenta Bonelli – potrebbe celare l'intenzione da parte della famiglia Bolsonaro di essere utilizzata per non sottoporsi al giudizio dei tribunali brasiliani”. Ai ministri Tajani e Piantedosi, quindi, Bonelli chiede di sapere “se risultino a conoscenza dei fatti esposti in premessa, se risulti che il consolato dell'ambasciata italiana in Brasile abbia ricevuto richiesta di cittadinanza italiana dall'ex Presidente del Brasile Jair Bolsonaro, se ritengano, per quanto di competenza, di concedere la cittadinanza ai membri della famiglia Bolsonaro e se, considerando che mediamente per ottenere la cittadinanza italiana da parte di originari italiani all'estero ci vogliono tra i 10 e i 15 anni, si intenda promuovere iniziative di competenza volte ad attivare una procedura agevolata per la famiglia Bolsonaro”. (23/11/2022 aise)