«Permettere agli italiani che vivono all’estero e agli italo-discendenti di riscoprire le proprie origini attraverso il cosiddetto “Turismo delle Radici”, rappresenta una grande opportunità per l’intero sistema che non possiamo permetterci di perdere»
E’ stato questo il fulcro centrale dell’intervento della senatrice Francesca La Marca, eletta nella circoscrizione estero, ripartizione America Settentrionale e Centrale, quando, nella giornata odierna, in Commissione ha replicato alla Ministra del Turismo, Daniela Garnero Santachè. «Riguardo alle linee politiche che riguardano il Dicastero della ministra è fondamentale conoscere se ci sono, e nel caso quali sono, le iniziative per potenziare il “Turismo delle Radici”, - ha continuato la senatrice - «tale forma di turismo infatti si rivolge agli italiani residenti all’estero che, secondo l’ultimo rapporto della Fondazione Migrantes, rappresentano un bacino di almeno 5,8 milioni di persone (il 9,8% dei cittadini italiani). Sottolineo “almeno” poiché, come ben sappiamo, non tutti gli italiani residenti all’estero, per un periodo maggiore alle dodici mensilità, effettuano la doverosa registrazione all’A.I.R.E. Agli italiani residenti all’estero vanno aggiunti gli italo-discendenti e, di conseguenza, il bacino di riferimento del “Turismo delle Radici” lievita fino a sfiorare le 80 milioni di persone» Nel suo intervento la senatrice ha voluto anche sottolineare l’importanza di non sprecare l’opportunità che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza offre. Il PNRR infatti ha previsto uno specifico investimento denominato “Attrattività dei borghi” e affidato al Ministero della Cultura, nel cui ambito è stato inserito il progetto “Il Turismo delle radici”. «Il “Turismo delle Radici” offre opportunità straordinarie per il nostro paese, e non solo, in termini strettamente economici. Dobbiamo iniziare a considerare infatti gli italiani all’estero, e gli italo-discendenti, come una vera e propria risorsa, come Ambasciatori dell’Italia nel mondo. Una funzione che però anch’essi devono poter ritrovare e, soprattutto, devono essere messi nelle condizioni di esercitare» ha concluso la senatrice La Marca.