Giacobbe: “Storia di Lotto ci impone di rafforzare i nostri consolati per sostenere gli italiani nel mondo” Il Senatore del Pd Francesco Giacobbe, eletto nella circoscrizione estero Asia-Africa-Oceania-Antartide,
è intervenuto ieri in aula per portare alla luce la vicenda di Leonardo Lotto, vittima di un tragico incidente a Melbourne e rientrato in Italia anche grazie al supporto della rete diplomatica italiana. Dopo un tuffo in mare, lo studente delle Bocconi che stava ultimando un semestre in Australia, è rimasto paralizzato e ora lotta con determinazione per riuscire a camminare di nuovo “whatever it takes”, ha detto. Nel suo intervento il Senatore ha sottolineato il coraggio di Leonardo, la sua enorme forza di volontà e la sua capacità di guardare al futuro con grande speranza. Inoltre Giacobbe ha ringraziato la rete diplomatica italiana, in particolare il console di Melbourne Hanna Pappalardo, per l’assistenza alla famiglia e al ragazzo durante quei tragici giorni. “Sono le istituzioni che si attivano e agiscono nell’interesse supremo dei cittadini italiani all’estero – ha detto il Senatore -. Cittadini che, lontano da casa, possono e, vi garantisco sono, esposti a rischi e pericoli del non capire cosa agire o come muoversi”. Il Senatore ha, però, ricordato come “sia in Australia, sia in nuova Zelanda, i nostri consolati hanno bisogno di assistenza da parte del Ministero per assicurare il personale necessario per svolgere i loro servizi. Occorre vengano superati tutti gli ostacoli adeguando livelli salariali ed altre condizioni per assicurare livelli adeguati di personale di ruolo ed a contratto locale. Solo così possiamo facilitare i servizi ai nostri cittadini nel mondo”.
Di seguito il testo integrale dell’intervento in aula mercoledì 26 aprile 2023.
Grazie Presidente, onorevoli colleghe e colleghi. Sento il dovere di intervenire per segnalare una vicenda triste ma anche piena di speranza. È la storia del tragico incidente accorso a Leonardo Lotto, 24 anni di Aosta, che per un tuffo sbagliato su una spiaggia di Melbourne in Australia, per una funesta trama del destino, è ora paralizzato dal collo in giù. Leonardo però è un giovane coraggioso e forte. Muoverò le braccia, camminerò ancora, ha detto, usando una frase a noi già conosciuta: whatever it takes. A qualunque costo. Voglio richiamare questa vicenda per continuare ad esprimere la mia vicinanza a questo giovane coraggioso e alla sua famiglia per dare il giusto merito a chi è stato capace, in un Paese straniero, con lingua, cultura e procedure diverse dalle nostre, di sostenere la famiglia di Leo in quei primi tragici, devastanti giorni che nessun genitore vorrebbe mai vivere. Mi riferisco alla nostra rete consolare e diplomatica, in prima linea il console generale di Melbourne Hanna Pappalardo, che hanno fatto squadra ed operato con determinazione, competenza e velocità affinché i genitori e lo stesso Leo ricevessero assistenza mentre in ospedale e per il pericoloso e complesso viaggio di rientro in Italia. Sono le istituzioni che si attivano e agiscono nell’interesse supremo dei cittadini italiani all’estero. Cittadini che, lontano da casa, possono e, vi garantisco sono, esposti a rischi e pericoli del non capire cosa agire o come muoversi. Ora Leo è rientrato in Italia con i genitori e dal suo letto in ospedale manda segnali di speranza. Leonardo era in Australia per completare l’ultimo semestre del suo corso di laurea, iniziato alla Bocconi e proseguito presso l’università di Singapore. Purtroppo, il destino ha voluto che i flutti dell’oceano nascondessero un banco di sabbia dove è si è tragicamente concluso il suo tuffo. Un giovane che con tanta speranza ed impegno si accingeva a completare un eccellente corso di studi e poter portare il suo contributo nel mondo del lavoro. Un bellissimo esempio delle eccellenze del nostro Paese. Malgrado le sue condizioni, Leonardo in un post sui social networks sorride e usando la famosa frase di Mario Draghi, dice: non posso che guardare avanti. Mi aspetta un nuovo viaggio che sarà doloroso e molto duro. A volte cadrò ma alla fine mi rialzerò, e continuerò’ a combattere facendo tutto ciò che serve. Whatever it takes. Mi permetta di concludere signor Presidente segnalando al Ministro degli Esteri Tajani il grande lavoro svolto dalla nostra rete consolare. Purtroppo, sia in Australia che in nuova Zelanda, i nostri consolati hanno bisogno di assistenza da parte del Ministero per assicurare il personale necessario per svolgere i loro servizi. Occorre vengano superati tutti gli ostacoli adeguando livelli salariali ed altre condizioni per assicurare livelli adeguati di personale di ruolo ed a contratto locale. Solo così possiamo facilitare i servizi ai nostri cittadini nel mondo. Infine, signor Presidente, da questa triste vicenda abbiamo una speranza. Whatever it takes, non quello di Mario Draghi, ma quello di Leonardo Lotto. Nei momenti difficile dobbiamo rialzarci, con determinazione e forza. Lo dobbiamo a Leonardo, ai milioni di italiani all’estero e a quelli che ci chiedono assistenza e diritti anche al di là dei nostri confini. Grazie. 26/4/2023