“In occasione della festa della Repubblica vorrei rivolgere attraverso Rai Italia un saluto ai connazionali che lavorano studiano e vivono all’estero; ai cittadini di altri Stati che hanno origine italiana e amano le radici della propria storia familiare; a tutte le persone che fuori dai nostri confini amano e apprezzano il nostro Paese”.

E' l'incipit del messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato al canale RAI Italia per gli Italiani nel mondo in occasione della Festa della Repubblica. “Nel corso dei secoli tanti viaggiatori, esploratori, artisti e imprenditori attraversati i nostri confini hanno onorato l’Italia in ogni settore. Numerose sono le vicende legate a concittadini illustri che hanno percorso strade in tutto il mondo, disseminandolo di arte, bellezza, cultura, sapienza, saper fare. Accompagnate anche dall’emigrazione provocata da condizioni di povertà. Tanti italiani hanno cercato fortuna altrove creando ricchezza e civiltà grazie al lavoro e all’impegno sviluppati. Questa moltitudine di nostri concittadini, non senza iniziali difficoltà e diffidenze, ha contribuito largamente alla crescita economica e civile dei Paesi ospitanti, integrandosi perfettamente in quei contesti con ingegno, passione e nuovo spirito civico. L’emigrazione, con i drammi e i sacrifici che la accompagnarono, fu di apporto anche allo sviluppo della madrepatria, favorendo il potenziamento dei commerci e dei collegamenti, accrescendo investimenti e redditi con le rimesse degli emigrati, ampliando la visione del mondo e costituendo un bagaglio impareggiabile di esperienze e formazione per coloro che scelsero di rientrare. Una storia di privazioni, tribolazioni e comunque di riscatto e di successo. Il mondo ha vissuto dalla fine della seconda guerra mondiale un’epoca di globalizzazione con collegamenti e connessioni veloci, scambi, incontri fra esperienze e culture. Oggi lavorare all’estero non dovrebbe più rappresentare per nessuno una scelta obbligata, non priva di rischi e disagi, bensì un’opportunità, specialmente per i giovani. E’ responsabilità della Repubblica far sì che si tratti di libera scelta. Il bagaglio di esperienze umane e professionali maturato in altre realtà, in altri paesi, valorizza i talenti che vanno all’estero. Talenti preziosi e apprezzati, consapevoli di come l’incontro, il confronto, il dialogo tra culture, la circolazione di idee e di concezioni diverse sia lievito per l’avanzamento in tutti i campi. Si tratta di passare dalla fuga dei cervelli alla circolazione dei talenti, alimentando un circuito virtuoso di capacità e di competenze. L’influenza così realizzata in altri paesi dai nostri concittadini, con la cultura e il modo di vivere che sono loro propri, è preziosa. Care italiane, cari italiani all’estero la Repubblica si sviluppa e progredisce chiamando a raccolta le proprie energie di grande qualità. Per voi da testimonianza il vostro vissuto, la vostra intelligenza, la vostra esperienza, la vostra capacità di creare reti e canali di comunicazione; di essere ponti e testimoni dei valori della peculiarità italiana a confronto costruttivo con le esperienze e le peculiarità di altri. La Repubblica siete anche voi, buona festa”. (02/06/2023-ITL/ITNET)