giovedì, 22 Giugno, 2023 ROMA – Dopo le relazioni del Sottosegretario agli Esteri Silli e del Segretario Generale Schiavone si è svolto , nell’ambito dell’Assemblea Plenaria del Cgie in corso alla Farnesina, il dibattito dei consiglieri che ha visto anche l’intervento di alcuni parlamentari della circoscrizione Estero.
Il primo a prendere la parola è stato il consigliere di nomina governativa Gianluigi Ferretti (Ugl), che siè detto rammaricato per la politica partitica che ha ridotto lo spessore del Cgie. Ferretti ha inoltre espresso disappunto per la mancata rappresentanza nell’ambito del Cgie dell’Africa, in particolare del Sud Africa, e dall’Asia. A seguire Toni Ricciardi, consigliere della Svizzera e deputato Pd della Ripartizione Europa ha manifestato il suo ottimismo per l’approvazione dell’istituzione nel Cgie di un’ottava Commissione dedicata all’innovazione, nell’ottica di rendere questa consiliatura maggiormente riformista. Il consigliere ha poi, in ultima analisi, posto l’accento su tre temi principali, quali la fiscalità, la mobilità per garantire la circolarità e la cittadinanza. Ricciardi ha anche sottolineato la necessità di aumentare le risorse per gli italiani all’estero. Nell’intervento successivo la consigliera Monica Spadafora (Paesi Bassi), si è concentrata sull’importanza della dichiarazione d’intenti da parte del governo di far conoscere maggiormente i Comites, a renderli più inclusivi e partecipativi essendo un organo di collegamento tra la rete diplomatico consolare e la comunità. La consigliera ha poi segnalato come le richieste che pervengono ai Comites, e che vengono girate ai consolati, riguardino la velocizzazione dei processi per l’ottenimento dei passaporti e le carte d’identità, in particolare quelle elettroniche. Il deputato del Pd Fabio Porta, eletto nella ripartizione America Meridionale, ha sottolineato l’esigenza di recuperare l’anno perduro dal Cgie , ribadendo che il taglio dei parlamentari della circoscrizione Estero abbia reso il ruolo dei Comites e del Consiglio Generale ancora più centrale. “Stiamo cercando di portare più personale ai consolati, – ha affermato Porta dopo aver sottolineato l’esigenza di migliorare il meccanismo di voto all’estero – e forse non sarà neanche sufficiente . Quando si parla di migliorare i servizi consolari, si parla di aiutare l’Italia perché l’Italia ha bisogno di questa comunità che vive all’estero, ma dobbiamo garantire i servizi”. La necessità di un rappresentante nel Cgie del Sud Africa è stata ribadita dal consigliere Vincenzo Arcobelli (Usa) che ha chiesto di porre rimedio a questa mancanza. Gianluca Lodetti, vice segretario di nomina governativa, ha dal canto suo sottolineato la necessità di una nuova mobilità dotata di maggiore consapevolezza “Da parte di chi emigra vi è scarsa conoscenza della lingua estera, delle regole del mercato del lavoro, dei sistemi fiscali, previdenziali e sanitari dei Paesi di accoglienz. Abbiamo cittadini che non si iscrivono all’AIRE”. Per questo motivo Lodetti ha espresso il bisogno che tutti gli enti che trattano di migrazione lavorino insieme e si mettano attorno ad un tavolo. “Per una maggiore conoscenza del fenomeno emigratorio – ha aggiunto – si dovrebbe riportare la migrazione italiana anche tra i banchi di scuola affinché i ragazzi comprendano le comunità italiane che vive al di fuori dei confini nazionali”. Ha poi preso la parola il senatore del Pd Francesco Giacobbe, eletto nella Africa, Asia, Oceania e Antartide. “Quello dei prossimi mesi sarà un lavoro impegnativo, ma interessante perché la comunità italiana nel mondo attraversa un momento di evoluzione ad una velocità molto più elevata rispetto al passato. Oggi – ha spiegato il senatore – convivono tre anime: gli emigrati nel secolo scorso, le nuove leve dell’emigrazione, giovani altamente qualificati e i figli, nipoti dei nostri pionieri dell’emigrazione che costituiscono una grande risorsa. Le esigenze della comunità nel mondo sono quindi diversificate”. Giacobbe ha anche parlato della necessità di portare avanti delle riforme. Il consigliere Tommaso Conte (Germania), ha segnalato le difficoltà sia dei cittadini italiani in Germania ad accedere ai servizi consolati, sia degli enti gestori che diffondono la lingua e la cultura italiana. Anche il consigliere Aniello Gargiulo, eletto per il Cile ha parlato delle difficoltà ad accedere ai servizi consolari: . “Aumenta la popolazione all’estero, – ha commentato – mentre gli impiegati degli uffici consolari hanno sempre la stessa forza”. In rappresentanza del Venezuela è intervenuto Antonio Gabriel Iachini che ha ribadito la necessità di proseguire l’importante esperienza del Cgie. “Noi sudamericani – ha aggiunto – dobbiamo fare molti chilometri per venire in questo consesso che è molto importante perché così ci hanno insegnato. Questa Assemblea deve proseguire il suo percorso. Nel suo intervento, Antonio Morello, per l’Argentina, si è concentrato sulla cittadinanza, un problema che coinvolge più ministeri e gli stessi comuni, nonché sulla riforma della legge del voto all’estero. Successivamente il consigliere eletto per l’Australia, Francesco Papandrea, ha elogiato la relazione del governo, soffermandosi su alcuni punti evidenziati anche dagli altri consiglieri. “Il rafforzamento dell’organismo della rete consolare è necessaria in tutti i paesi – ha rilevato – e spero che i provvedimenti verranno distribuiti in modo equilibrato anche nei paesi anglofoni dove si registra una carenza di personale”. Il consigliere Riccardo Antonio Merlo, di nomina governativa per il Maie nonché ex Sottosegretario, ha espresso la contrarietà del suo movimento alla limitazione della trasmissione della cittadinanza ai discendenti italiani. “Siamo assolutamente contrari a limitare la cittadinanza. Non è il momento geopolotico per parlare e trattare dello Ius Soli. Bisognerebbe esplorare la possibilità di vedere in cosa consiste lo Ius Culturae. Ma il MAIE non sarà mai d’accordo nel tagliare il diritto di cittadinanza”. Merlo ha anche parlato dell’esigenza di riformare il Cgie. A seguire l’intervento del consigliere eletto per il Brasile, Walter Antonio Petruzziello che si è concentrato sulle difficoltà nell’ottenimento della cittadinanza italiana da parte di chi ha origini italiane. Oscar De Bona, di nomina governativa (l’UNAIE), ha sottolineato la necessità di ripristinare gli aiuti alle associazioni che operano sulla migrazione. Il consigliere ha poi segnalato l’esempio del Veneto in cui esiste una convenzione tra la regione e l’ufficio scolastico regionale per l’insegnamento della storia dell’emigrazione nelle scuole. Il Sottosegretario Silli ha poi ripreso la parola “I lavori si sono evoluti in maniera ineccepibile e in maniera collaborativa. Abbiamo una comunità di intenti. A seguire è intervenuto il consigliere Raimondo Pancrazio, in rappresentanza di CGIL/CISL/UIL per i lavoratori frontalieri. “Il 30 giugno – ha segnalato il consigliere – scade l’accordo amichevole Italia-Svizzera e novantamila persone, tra cui quindicimila che adesso lo svolgono, si trovano nella condizione di potersi trovare cambiato, sia il regime di sicurezza sociale, sia il modo di tassazione perché non c’è un accordo tra i due governi”. La consigliera Marilena Rossi (Germania) ha concentrato l’intervento sulle persone “che incontro ogni giorno. Dei giovani, degli anziani che all’estero, come in Italia, incontrano più difficoltà aggiungendo al disorientamento iniziale dell’essere altrove, quello della condizione anagrafica o di genere”. Dopo gli interventi di Massimo Romagnoli (Belgio) che ha chiesto al Cgie di muoversi in maniera unitaria e Filippo Ciavaglia (Cgil) che ha parlato dell’esigenza di portare avanti il lavoro possibile e necessario, è intervenuta la deputata Federica Onori (M5S) eletta nella ripartizione Europa, ha segnalato in primo luogo l’esigenza di migliorare i servizi consolari per gli italiani all’estero. La deputata ha anche auspicato il superamento delle divisioni partitiche per risolvere i problemi degli italiani all’estero. Sull’importanza della rappresentanza e sulle sue problematiche non solo attuali ma anche dal punto di vista storico si è soffermata Silvana Mangione, vicesegretaria per i Paesi Anglofoni extra Ue. Dal canto suo Maria Chiara Prodi, Vicesegretaria per l’Europa ha parlato della necessità di uno scatto in avanti del Cgie che passi per la strada delle riforme. Dopo l’intervento del consigliere Giuseppe Scigliano (Germania) , cha rilevato la necessità di portare avanti il lavoro del Cgie in maniera unitaria lasciando fuori la politica, ha infine ripreso la parola il Sottosegretario Silli: “Durante il dibattito – ha affermato il Sottosegretario – vi è stata complementarietà. E’ indispensabile che il Cgie partorisca alcuni punti chiari per il Governo, dando anche delle priorità e facendo scaturire un dibattito interno”. Il Sottosegretario ha infine rilevato la necessità di un lavoro congiunto tra governo e Cgie, auspicando un maggior dialogo. (Inform/Alessio Mirtini)