Sapere se il Ministro degli Esteri sia a conoscenza dei ritardi nell’attuazione delle richieste dei cittadini italiani residenti all’estero che si affidano al Consolato Generale d’Italia a Toronto e se ha un piano per aumentare le prestazioni di un consolato strategico come quello di Toronto.

Questo in definitiva è stato il fulcro centrale dell’interrogazione parlamentare destinata al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e presentata dalla senatrice Francesca La Marca. « Nella rete estera del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, i servizi consolari svolgono un ruolo fondamentale. Tali servizi vengono offerti dal consolato generale d’Italia a Toronto che svolge un’azione di sostegno a 74.435 cittadini italiani residenti nelle province dell’Ontario e del Manitoba. Il suo compito dovrebbe rappresentare un anello fondamentale dell’intensa catena del Ministero, sia perché Toronto, motore economico del Canada, ha come caratteristica quella di essere una delle città più multiculturali del mondo, sia perché si stima che le persone di origine italiana residenti a Toronto siano superiori alle 500.000 unità. Tuttavia, sono innumerevoli le lamentale che mi sono giunte per quanto riguarda lo svolgimento di alcuni servizi fondamentali che spettano a questo consolato. » ha dichiarato la senatrice La Marca. L’interrogazione parlamentare, che è stata sottoscritta da moltissimi colleghi senatori del PD compresi l’ex presidente della Camera dei Deputati Pier Ferdinando Casini, l’ex segretaria generale della CGIL Susanna Camusso e della CISL Annamaria Furlan e l’ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, pone l’accento proprio sulla centralità che il consolato di Toronto rappresenta. È infatti la seconda più grande circoscrizione consolare in Nord America e comprende la provincia del Manitoba, i territori del Nordovest e la stessa provincia dell’Ontario, eccezion fatta per la città di Ottawa e la regione dell’Outaouais, le contee di Carleton, Dundas, Glengarry, Grenville, Prescott, Russel e Stormont. « Servizi come rinnovo del passaporto, richiesta della cittadinanza, richiesta di iscrizione all’AIRE o un semplice appuntamento richiedono mesi e, in alcuni casi, persino anni - ha continuato la senatrice La Marca - Tale situazione comporta un cortocircuito nel meccanismo che alimenta il Ministero. Infatti, molti italiani residenti all’estero si sentono abbandonati nella richiesta di attuazione anche dei più basilari diritti. L’effetto di tale problematica è anche un allontanamento dei cittadini dalle istituzioni italiani operanti sul territorio. » « Abbiamo bisogno di dare risposte concrete ai connazionali che risiedono all’estero per questo ho depositato questa interrogazione parlamentare perché, in primis, voglio mettere a conoscenza dei fatti il Ministro e, in secundis, trovare una soluzione a un problema che si protrae da troppo tempo. » ha concluso la senatrice La Marca.