LA TRAGEDIA DI TALLULAH 21 Luglio 2023

Tallulah, Louisiana, 21 luglio 1899. Sono le coordinate di un massacro. Un massacro costato la vita a cinque immigrati italiani di Cefalù: Francesco, Giuseppe e Pasquale Di Fatta, proprietari di botteghe di frutta e verdura, Rosario Fiduccia e Giovanni Cerami, anche loro commercianti.

A quanto pare, la scintilla che innescò la tragedia fu provocata da una capra. Proprio così, la capra di Francesco Di Fatta, sorpresa per l’ennesima volta dal dottor Hodge, il coroner della cittadina, sul suo terreno. Hodge uccise l’animale, scatenando l’ira del proprietario. Di Fatta e il coroner ebbero un diverbio animato, che prestò sfociò in uno scontro fisico e poi a fuoco: Hodge, infatti, iniziò a sparare dentro la bottega dell’italiano, mettendo in allarme i fratelli di quest’ultimo. Giuseppe e Pasquale accorsero in aiuto di Francesco. Con loro anche Rosario e Giovanni. Questi ultimi e Francesco finirono in carcere. Carcere che, nottetempo, fu preso d’assaltato da una folla di circa trecento persone, decise a farla pagare agli italiani. Una volta prelevati i tre detenuti, gli assalitori andarono in cerca degli altri due presunti responsabili di aver attentato alla vita del dottor Hodge. Tutti e cinque furono portati nel bosco e impiccati. L’episodio suscitò indignazione e sconcerto in Italia. Il Governo avanzò richiesta di risarcimento per le famiglie delle vittime, ottenendolo nel 1901. Risarcimento tuttavia misero, come testimonia con cinismo una vignetta apparsa su un giornale dell’epoca: «Costano così poco questi italiani, che si potrebbe ammazzarli tutti». Gli autori del linciaggio non pagarono mai per il loro crimine. A ricordo dei cinque morti, il cantautore Gualtiero Bertelli ha musicato il testo

“I cinque poveri italiani linciati a Tallulah in America”, scritto da Antonio Corso:

«Canto per quei linciati, / che laboriosi e onesti, / perché italian nomati / non fu pietà per questi; / In tanta strage, perfidia, orror! / uccisi, appesi qual malfattor, // […] Tradotti alla foresta / son tutti e cinque appesi, / di colpi una tempesta, / atrocità palesi. / Grida di gioia? Infamia, orror! / Aimè! che sento mancarmi il cuor». 21 luglio 1899, Louisiana, stati uniti, Tallulah FONTE: Aletheia Centro Studi sulle Migrazioni