LIONE - Si terrà il prossimo 21 gennaio, alle ore 16.00, il nuovo evento organizzato da Radio Fuori Campo, radio nata nel 2021 da un progetto del Comites di Lione, in collaborazione proprio con il Comites, con Maison des italiens e con la Società Dante Alighieri di Lione. L'evento consiste nella proiezione del film documentario “Da immigrati a cittadini d’Europa” e si terrà alla Maison des italiens (82 rue de Dauphiné 69003).
"Da immigrati a cittadini d’Europa" è un documentario realizzato da Claudio Rocco, per anni giornalista di Euronews, oggi direttore di Radio Fuori Campo, e raccoglie le preziose testimonianze di chi, nonostante le immense difficoltà dell’epoca, è riuscito a valicare quel confine, talvolta a piedi, attraversando sentieri avversi. Storie della metà del secolo scorso ma non solo. Si conosceranno anche il punto di vista di Gloria, quello di Gabriele e quello di Alberto, che hanno lasciato l’Italia per motivi di studio e lavoro nell’ultimo decennio. Antonietta e Anna Gabrielli, due sorelle protagoniste del documentario, attraversarono la frontiera a piedi. “Eravamo stanche, senza bere né mangiare per giorni, perdemmo 9 kg per questa traversata a soli 11 e 13 anni”. Giuseppina Milazzo, invece, arrivò in Francia nel 1950 a soli 16 anni con il marito. Lei, fondatrice del circolo femminile italiano di Firminy, capì che le donne all’epoca erano spesso sole, poco integrate con la cultura e la vita francese. Creò un’associazione tutta al femminile, luogo di incontro per quelle italiane che altrimenti non avrebbero avuto molte possibilità di condivisione. “Gli uomini uscivano per lavorare, le donne restavano a casa e conoscevano solo l’ospedale, il municipio ed il mercato”. Giuseppina voleva far conoscere il paese (Francia) alle nuove arrivate. “Avevamo bisogno di uno spazio tutto nostro”. Alberto D’Onofrio, cervello (o meglio neurone come preferisce definirsi) in fuga, ha lasciato l’Italia qualche anno fa, dove lavorava, per prospettive di lavoro migliori nell'ambito francese. Racconta delle difficoltà moderne da lui riscontrate con la “paperasse francese” e con l’’istaurare amicizie e rapporti solidi oltralpe. Gabriele Leoncini, giovanissimo intervistato, arrivato a Lione con una borsa di studio per un dottorato, è stato spinto non solo da motivazioni lavorative ma anche dalla voglia di “espandere i propri orizzonti” La sua vera integrazione è avvenuta, dopo un inizio difficile, quando ha imparato la lingua francese ed iniziato a visitare le bellezze del paese. Enrico Rea, invece, è emigrato negli anni Cinquanta dalla Ciociaria. Tanti i concittadini ciociari venuti a Lione all’epoca e presenti ancora oggi nella nostra circoscrizione. In Ciociaria non c’era lavoro e la decisione di partire per la Francia gli sembro la più logica. Cercavano operai qualificati e ciò gli permise di partire. Oggi in pensione, Enrico ha alle spalle una vita da operaio in fabbrica. Fu eletto come rappresentante sindacale e apprezzato da subito da tanti colleghi. Gloria Bandello, presidentessa dell’associazione AITA-Amici italiani, arrivata a Lione più di 10 anni fa per un percorso formativo, racconta dell’esigenza di unire famiglie italiane per trasmettere correttamente la lingua italiana ai nostri figli e mantenere saldo il legame con il paese d’origine. La proiezione del film sarà seguita da un dibattito con alcuni dei protagonisti del film, presenti in sala. Dopo il dibattito, Radio Fuori Campo offrirà ai partecipanti all’evento un aperitivo conviviale per conoscerci meglio e presentarvi le prossime iniziative ed eventi di RFC. Per l'iscrizione è possibile consultare questo link. (aise 08/01/2024)