ROMA - “Il blocco dei permessi di lavoro da parte delle autorità britanniche determinerà, entro la fine del 2024 l'espulsione di quasi tutto il personale scolastico italiano di ruolo inviato dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e assegnato alle nostre autorità diplomatiche e consolari per insegnare nei corsi di italiano nelle scuole inglesi,

previsti dagli accordi bilaterali sottoscritti tra i due Paesi”. Così Toni Ricciardi, deputato Pd eletto in Europa, in una interrogazione al Ministro degli esteri Tajani, in cui richiede “specifiche forme di accreditamento per il personale scolastico statale italiano a tutti gli effetti assegnato alla nostra rappresentanza diplomatica in Gran Bretagna”. Nell’interrogazione, Ricciardi ricorda che “dopo il congelamento di sette cattedre di lingua italiana di scuola primaria, di scuola secondaria di primo grado e tre lettorati di italiano nelle università inglesi, nonostante i continui sforzi dell'ambasciata italiana attraverso interlocuzioni con il Foreign Office, le autorità inglesi non intendono garantire ai docenti statali italiani alcuna salvaguardia, considerandoli alla stregua delle altre categorie di lavoratori stranieri, ai quali vengono richiesti, per la concessione del visto di lavoro, fondi sufficienti per mantenersi nel Regno Unito e i costi per l'assistenza sanitaria”. “Come si legge da notizie apparse sulla stampa, - riporta Ricciardi – la denuncia arriva dalla Uil, secondo cui è “assolutamente urgente, da parte del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Tajani, di concerto con il Ministro dell'istruzione e del merito, Valditara, individuare al più presto le soluzioni idonee a garantire la permanenza del nostro personale scolastico di ruolo nel Regno Unito. Sono docenti, amministrativi e dirigenti inviati in missione nelle realtà scolastiche britanniche per svolgere la loro funzione essenziale nell'ambito della promozione e diffusione della nostra lingua e della nostra cultura”; è del tutto evidente che vada evitato lo smantellamento dei corsi di lingua italiana, con tutte le gravi conseguenze che ne deriverebbero, sia per la nostra comunità nel Regno Unito, sia per le migliaia di studenti inglesi che verrebbero privati del percorso scolastico oggi garantito dal personale italiano”. Il parlamentare, quindi, chiede al Ministro “se non si ritenga di adottare le iniziative di competenza volte a considerare – in attesa della definizione di un accordo bilaterale che garantisca il mantenimento dei nostri strumenti di promozione della lingua italiana nel Regno Unito – specifiche forme di accreditamento per il personale scolastico statale italiano a tutti gli effetti assegnato alla nostra rappresentanza diplomatica in Gran Bretagna”. (aise 26/01/2024)