Il tema è stato discusso nella Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati.

Nei giorni scorsi è stato fatto un passo decisivo nella direzione di accogliere una antica rivendicazione della comunità italo-brasiliana, ma anche di altre nazionalità, impigliate nelle maglie burocratiche derivanti dalla mancata adesione del Brasile alla Convenzione de L’Aja che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri. Al fine di illustrare tale situazione ai colleghi brasiliani, l’On. Fabio Porta (PD),

eletto nella Circoscrizione Estero – America Meridionale, si è riunito con i membri del Gruppo Brasile-Italia e Brasile-Unione Europea nella Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati del Brasile. Oltre a mostrarsi favorevoli all’adesione al Trattato, i parlamentari hanno deciso di consultare il Ministero degli Affari Esteri per capire il motivo per il quale Brasile non ha ancora aderito alla Convenzione de L’Aja. E’ stato inoltre deciso che all’On. Fabio Porta saranno inviate proposte su come migliorare il disbrigo delle pratiche di richiesta della cittadinanza. L’On. Porta propone, nel caso in cui lo stato brasiliano per qualche motivo non aderisca al Trattato de L’Aja, di realizzare un accordo bilaterale tra Brasile e Italia, secondo i termini della Convenzione. Secondo il parlamentare si tratta di una rivendicazione importante che, se soddisfatta, semplificherà i processi di cittadinanza italiana che oggi si traducono in lunghe file nei Consolati. Il deputato inoltre ricorda che lo scorso anno il governo italiano aveva programmato una missione speciale per discutere di questo tema in Brasilia con i rappresentanti del governo brasiliano ma che, per problemi tecnici, la missione fu inviata e mai più realizzata. La Convenzione de L’Aja adottata il 5 ottobre del 1961, è in vigore dal 1965. Il Trattato abolisce la legalizzazione fatta dall'autorità diplomatica o consolare italiana nel paese in cui l'atto e' redatto, sostituendola con la postilla (“Apostille”) fatta dalle autorità locali del paese di rilascio. L’adesione alla Convenzione porterà benefici alle relazioni commerciali e agli scambi tra il Brasile e i paesi membri. Secondo il testo della Convenzione ( articolo 12°), qualunque Stato può aderire al trattato, dopo che lo stesso sia entrato in vigore, e, in base alla costituzione brasiliana, con la sola proposta del Presidente della Repubblica al quale spetta l’iniziativa di aderire agli accordi internazionale. Tra i documenti emessi in Brasile che necessitano di autenticazione consolare per la loro validità vi sono: copie dei documenti di identità personale; documenti destinati al commercio estero; procure; atti giudiziari che hanno efficacia all’estero; documenti per l’ottenimento del visto di lavoro all’estero; certificati di nascita, matrimonio, morte; documenti per convenzioni scientifiche, convegni culturali, contratti di prestito e finanziamento all’estero.