Il parlamentare incontra i giovani italo-brasiliani e discute con loro su strategie e programmi per il riconoscimento e la valorizzazione delle nuove generazioni di italiane nel mondo Intervenendo a San Paolo a conclusione del progetto ITES di “Italia-Lavoro†l’On. Fabio Porta ha affrontato il tema del futuro del rapporto dell’Italia con le sue comunità all’estero a partire dal ruolo essenziale che le giovani generazioni possono assumere
nella prospettiva di rilanciare un legame che rischia di essere compromesso dalle recenti politiche di tagli e attacchi al sistema di rappresentanza ed alla rete diplomatico-consolare. “Siamo di fronte ad un bivio: – ha esordito il Vice Presidente del Comitato della Camera sugli italiani all’estero – da una parte chi vuole porre la parola “fine†al capitolo italiani nel mondo mettendo in discussione tante conquiste a partire dal sistema di rappresentanza Comites-Cgie che il testo-unico licenziato dal Comitato ristretto del Senato vuole ridimensionare e svilire; dall’altra chi vuole rilanciare e costruire su basi nuove tale rapporto, a partire da un rafforzamento della partecipazione democratica e da un nuovo investimento su questa risorsa che parta proprio dalla valorizzazione delle nuove generazioniâ€. Secondo il deputato eletto in America Meridionale “ai giovani non serve offrire un viaggio in Italia una volta l’anno o un posto in qualche conferenza o comitato: bisogna semplicemente lasciare a loro lo spazio necessario per realizzare progetti e iniziative che partano da una autonoma e originale elaborazione, sapendo che è l’Italia ad avere in questo momento bisogno del loro apporto e non il contrario !â€. Un esempio positivo e concreto, secondo l’On. Porta “è proprio il Comites di San Paolo che sotto la encomiabile azione della sua Presidente Rita Blasioli Costa ha saputo uscire dalla solita retorica di apparente apertura ai giovani sostenendone la partecipazione grazie ad una apposita commissione e ad iniziative entrambe autogestite con successo dagli stessi giovaniâ€. Per questi motivi, secondo il parlamentare del PD “occorre rinnovare quanto prima i Comites, che hanno una necessità vitale di rigenerarsi anche grazie all’apporto dei tanti giovani che in questi ultimi mesi si sono avvicinati alla vita della nostra comunità â€. In questa prospettiva, ha concluso l’On. Porta “risulta essenziale una riflessione sugli interventi formativi destinati ai giovani italiani all’estero, a partire dall’opportunità di prevedere una fattiva collaborazione con le autorità locali unitamente al necessario coordinamento tra i programmi che fanno capo al Ministero del Lavoro con le politiche del Ministero degli Esteri, in raccordo con gli organismi di rappresentanza e la rete associativa sparsa sul territorioâ€.