Al Circolo italiano partecipa alla consegna dei diplomi del progetto “Kanteaâ€, mentre a Santos commemora con la commissione giovani del Comites i 150 anni dell’unità d’Italia. Due giornate dedicate alle giovani generazioni di italo-discendenti:
questo il senso della partecipazione del Vice Presidente del Comitato Permanente per gli italiani nel mondo, On. Fabio Porta, a due importanti iniziative organizzate in Brasile. Presso i locali del Circolo Italiano di San Paolo, il parlamentare ha partecipato alla cerimonia conclusiva del progetto di formazione professionale promosso in Brasile dall’Istituto italiano “Kanteaâ€, con la partecipazione della FASM (“Faculdade Santa Marcelinaâ€), della Camera di Commercio di San Paolo e della Federazione delle Associazioni Venete di San Paolo. “Ancora una volta – ha commentato il deputato – mi sono trovato di fronte alla realizzazione di un progetto innovativo e lungimirante, che ha coinvolto diverse decine di giovani italo-brasiliani attraverso un percorso formativo e di stage altamente qualificato e capace non solo di offrire un’importante opportunità di formazione e lavoro ma anche un formidabile legame con il ‘Sistema Italia’ in relazione a possibili partnership futureâ€. “Purtroppo – ha aggiunto l’On. Porta – l’ultimo bando del Ministero del Lavoro risale al 2007, con il Governo Prodi e il Ministro Damiano; il governo attuale, anche in questo caso, continua a sacrificare e a ‘risparmiare’ su voci di bilancio che potrebbero invece costituire importanti capitoli di investimento e di promozione della presenza italiana nel mondo con inevitabili ricadute sul nostro sistema produttivoâ€. Presso la Società Italiana di Santos poi, il parlamentare eletto in America Meridionale ha trascorso una giornata di commemorazioni e di festeggiamenti con la Commissione Giovani del Comites di San Paolo, dedicata ai 150 anni dell’unità d’Italia. “I giovani italiani nel mondo sono orgogliosamente italiani – ha dichiarato il deputato del PD - e qui in Brasile hanno voluto dimostrare il loro legame alla storia passata, della quale l’emigrazione costituisce un fattore imprescindibile, unitamente all’impegno per collaborare alla costruzione di una Italia nuova, più aperta al mondo e integrata con le grandi collettività che vivono all’estero.†“Sono veramente grato a questi giovani e al Comites di San Paolo – ha concluso l’On. Porta – per avermi dato questa straordinaria occasione di condivisione e per avermi fatto respirare l’entusiasmo delle giovani generazioni di italiani nel mondo, preoccupate per le sorti del nostro Paese e impegnate fin d’ora a riscattare le loro radici partecipando attivamente al progetto di rilancio dell’immagine dell’Italia nel mondoâ€.