Chi pensava che il parlamento avesse raggiunto una sua stabilità e quindi si poteva porre fine sia alla campagna acquisti che ai “premi fedeltà alla causa”, ha dovuto subire un’altra delusione. I premi fedeltà, infatti, non sono finiti e non sono solo per acquisire o mantenere nuovi acquisti, ma anche per soddisfare appetiti e richieste interne al PDL.

Questo, oltre a dare ragione a tutti quelli che ritengono che questo governo sia precario, e noi siamo tra questi, dimostra anche che non èpuò governare senza dovere ogni giorno soggiacere a ricatti di vario tipo e di varie provenienze, che lo costringono a “pagare” sempre nuovi tributi alla causa. Oggi è stata la volta del senatore Caselli, personaggio molto discusso, che non riesce nemmeno ad avere un rapporto corretto con la comunità che lo avrebbe eletto in America Latina. Per meriti che non si capisce quali, è stato promosso a ”Consigliere del cavaliere per gli italiani ne mondo”. Una carica inedita, come fanno giustamente notare Di Biagio del FLI e Fabio Porta deputato del PD, con note che riportiamo sotto. Avendo problemi a fare sottosegretari, per via della legge che in questo momento gli lo impedisce, allora spuntano questi incarichi spuri che servono solo a dare un contentino e ad aumentare sia la confusione, che probabilmente anche il costo della politica, in un momento in cui il cavaliere si riempie la bocca con riforme finanziarie, della giustizia ecc. Continua in questo modo lo spettacolo squallido di un governo, che pur di restare a galla si attacca a supporti precari e prezzolati. (SA)

“IL SENATORE DIMEZZATO”: COSI’ CASELLI RAPPRESENTA GLI ITALIANI DI ARGENTINA E DEL MONDO...

Si è dimesso oppure no? Chiarisca quanto prima e quindi tolga il disturbo, facendo - per la prima volta nel suo mandato - un gesto di umiltà e onestà. “Pochi giorni fa abbiamo appreso dalle agenzie di stampa che il Senatore Caselli, eletto (?) nella Ripartizione America Meridionale della Circoscrizione Estero, aveva lasciato l’incarico di Responsabile del partito di Berlusconi per gli italiani nel mondo e che contemporaneamente si apprestava ad abbandonare il gruppo del PDL al Senato. Motivazione: il “Senador” non aveva ottenuto dal governo e dal suo capo assoluto quanto chiedeva e quindi mandava tutti a quel Paese. Mentre tutti gli italiani nel mondo tiravano un respiro di sollievo a seguito del rischio sventato (ossia quello di ritrovarsi questo personaggio dall’oscuro passato e dal contraddittorio presente a capo delle politiche del governo per gli italiani all’estero) pochi giorni fa abbiamo appreso che il Senatore italo-argentino stava scherzando: l’incarico è ancora suo, comprese tutte le nomine da lui fatte con l’investitura ufficiale di decine di responsabili e di sotto-responsabili del PDL nel mondo. Dietro a questo squallido teatrino di conferme e smentite, dimissioni minacciate e poi ritirate, sottili ricatti e compra-vendita di incarichi e prebende, si cela e si rafforza un’immagine degli italiani nel mondo e di alcuni suoi rappresentanti in Parlamento come di una categoria alla ricerca di qualche mancia politica più che della nobile e difficile arte di rappresentare il popolo che ci ha eletto. La caduta del governo Berlusconi, che io e il mio partito auspichiamo a beneficio di tutti gli italiani, non deve necessariamente corrispondere con il crollo definitivo dell’immagine (notoriamente non sempre eccellente) degli italiani nel mondo nei confronti dell’opinione pubblica italiana e delle nostre istituzioni. Per questi motivi sarebbe bene che qualcuno chiedesse al Senatore Caselli di farsi da parte, magari in attesa di conoscere gli imminenti risultati dell’inchiesta sui brogli elettorali del 2008 in America Meridionale che lo riguardano direttamente”. (On. Fabio Porta)

ROMA - " Non finiamo mai di stupirci quando si tratta di Governo e Italiani nel Mondo. Ultima trovata berlusconiana l’istituzione di una carica nuova di zecca, "Consigliere del Presidente del Consiglio dei Ministri per gli italiani nel Mondo" affidata oggi come contentino a quello stesso senatore che fino a ieri minacciava il Governo per una presunta promessa di poltrona da sottosegretario, mai arrivata. Non sarà proprio quella, ma questa di oggi sempre poltrona è". Non nasconde l’ironia Aldo Di Biagio, deputato Fli eletto in Europa, che commenta così la nomina del senatore eletto in Sud America. "Che ruolo dovrebbe avere questo Consigliere? Quale regolamento lo prevede? È previsto un emolumento, un ufficio?", si chiede Di Biagio, che annuncia: "tutte domande a cui il Ministro degli Esteri sarà chiamato a dare risposte con un’interrogazione a breve presentata in Commissione esteri". "La cosa ancora più simpatica – ironizza ancora Di Biagio – è che questo signor Senatore oltre ad essere stato misconosciuto dagli stessi italiani nel Mondo del PdL non ha fatto mai nulla per loro: niente emendamenti, atti o proposte di legge, di tanto in tanto qualche minaccia coadiuvata da comunicati incomprensibili ai più, ma sappiamo che in tempi di degrado politico ed intellettivo questi valgono più che mille tavoli tecnici sulla riforma del voto all’estero. Qualcuno le definisce uomo di relazione, di quelli di cui il Premier ama circondarsi – spiega - ma ferme restando le esigenze relazionali del nostro Premier, il menefreghismo maturato in questi anni nei confronti dei nostri connazionali merita qualcosa in più che una poltrona, con annessi benefit, a chi di italiani nel mondo non si è mai interessato più di tanto". "Questo – sottolinea, amaro, Di Biagio – è uno schiaffo morale nei confronti di chi crede che sia possibile ancora recuperare quanto di buono lega il nostro Paese all’altra Italia, quella oltre confine. Con questa nomina farsa – conclude – Il Governo mette una lapide sulle politiche a sostegno degli italiani nel Mondo, ridicolizzandole e ridimensionandole a livello di mero oggetto di scambio tra portatori di interessi di parte". (aise-usef)