Recensione del libro: “Tra l’Appennino e l’America. Una rete di affari lungo il XIX secolo†di Marco Portaluppi Il libro “Tra l’Appennino e l’America. Una rete di affari lungo il XIX secolo†di Marco Portaluppi, Edizioni Diabasis, 2011, analizza le vite di alcuni componenti di una famiglia originaria di un piccolo paese dell’entroterra chiavarese, che avviarono attività imprenditoriali di notevole successo nel Midwest e in California.
Attraverso l’analisi di un ricco carteggio tra i membri della famiglia Zanone emigrati negli Stati Uniti e i parenti di Sopralacroce, l’autore dà un volto al fenomeno migratorio, dipingendo un affresco particolareggiato della società ligure dell’età preunitaria e di quella americana contemporanea. L’Archivio Zanone Il lavoro trae la sua fonte dal prezioso fondo archivistico Zanone, custodito presso l’Archivio ligure della scrittura popolare di Genova, analizzato con cura da Portaluppi. Nel suo lavoro di raccolta e analisi, l’autore dimostra che l’epistolografia d’emigrazione ha avuto come scopo primario quello di ricomporre i legami interrotti al momento della partenza, preservando il più possibile il ricordo della realtà da cui gli emigrati si erano allontanati. Mancanza di lavoro, miseria e fame sono le cause che di norma vengono poste alla base del fenomeno migratorio, generalmente identificato, nell’immaginario diffuso, con la grande emigrazione di massa di fine Ottocento e inizio Novecento, quella dei contadini poveri, provenienti soprattutto dal Sud Italia. Spesso si ignora che al contrario flussi migratori anche consistenti coinvolsero il nostro Paese già a partire dai primi anni dell’Ottocento, alimentati non solo da contadini, ma anche da piccoli e medi proprietari aspiranti a guadagni maggiori di quelli che potevano ottenere dallo sfruttamento dei terreni in patria. La storia di Domenico Protagonista del libro è Giovanni Battista Zanone, nella veste di amministratore e procuratore degli interessi economici non solo dei parenti, ma anche degli amici e conoscenti emigrati negli Stati Uniti. Raramente infatti i contadini e i piccoli proprietari che partivano per l’America vendevano subito la casa e la terra, che venivano date in gestione a parenti e amici rimasti in Patria. Tra gli interlocutori di Giovanni Battista c’è Domenico Zanone, arrivato in California nel 1850 a Eureka, dove insieme al fratello Erasmo sviluppò grandi coltivazioni agricole, adattando al terreno californiano i sistemi di lavorazione applicati in Italia. Domenico, ribattezzato Domingo, fu anche allevatore, commerciante e spedizioniere. Si integrò perfettamente nella comunità locale diventando anche direttore di una banca locale, la Humboldt Bank, e tra i più ricchi cittadini della Contea californiana. Domenico fu uno dei tanti che si affidò a Giovanni Battista per la cura delle sue proprietà liguri. Così il cugino Agostino Boggiano, arrivato a Chicago nel 1833, quando Sopralacroce superava i mille abitanti e Chicago arrivava solo a 335. Agostino, tra i primi cittadini della città americana che nel giro di 70 anni passò da 335 a 3,3 milioni di abitanti, fece fortuna fondando tra l’altro una fabbrica di pasta di grande successo, la “Chicago Macaroniâ€. Il carteggio tra Sopralacroce e gli Stati Uniti dimostra che nonostante la velocità e la frequenza delle comunicazioni fossero inferiori a quelle odierne, i migranti di allora creavano al pari di quelli attuali continui legami tra origine e destinazione. Il Paese, la vera Patria, è al centro delle reti informative. Quanto viene guadagnato all’estero torna in parte in Patria per essere investito secondo le istruzioni imposte ai procuratori. Accade anche che i beni italiani vengano venduti per ottenere danaro indispensabile per l’espatrio e quindi per lo sviluppo di un’attività oltreoceano. Tutte decisioni affidate a carta e inchiostro e al prezioso lavoro dei procuratori, tra i quali Giovanni Battista Zanone. Marco Portaluppi (Milano, 1984) ha conseguito la laurea in Strumenti e metodi della ricerca storica presso l’Università di Genova, dove attualmente frequenta il dottorato di ricerca in Storia. (In rete con l’Italia* /Inform) * Bimestrale a cura della Direzione Generale per gli Italiani all’estero del MAE