"In buona sostanza, posso dirmi soddisfatto per l'incontro di ieri sera con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Catricalà e per l'attenzione e sensibilità con la quale il Governo Monti intende seguire le questioni degli italiani all'estero" . Lo afferma ad Italialavorotv/Italiannetwork l'on. Fabio Porta alla quale l'esponente del PD aveva preannunciato nei giorni scorsi l'incontro.

"Sebbene ci siano stati alcuni rinvii su questo incontro, dovuti naturalmente alle molteplici esigenze del ruolo che il Sottosegretario Catricalà ricopre, e per i quali lo stesso Sottosegretario si è effettivamente scusato, sono soddisfatto per questo primo incontro di noi parlamentari eletti all'estero con questo governo. Una cosa inusitata per i tre anni del Governo Berlusconi che non ci ha mai ricevuti nonostante all'indomani del suo insediamento avessimo presentato un’analoga richiesta" fa presente Porta, il quale non esita a ribadire "C'è un cambiamento di stile, un' apertura diversa che si era già evidenziata con alcune dichiarazioni dello stesso Presidente del Consiglio Monti e del Ministro degli Esteri Terzi di Sant'Agata, anche se nell'audizione di quest'ultimo in Commissione Esteri non si era entrati nel merito delle questioni attinenti agli italiani all'estero. Ieri, invece, abbiamo avuto un lungo incontro e tutti i presenti hanno avuto la possibilità di intervenire anche sugli aspetti attinenti alla propria ripartizione elettorale. Ed il sottosegretario ci ha assicurato che su tutto ciò esiste grande attenzione sia da parte sua che del Presidente del Consiglio Monti al quale avrebbe riferito nel più breve tempo possibile quanto emerso dall'incontro". Un primo passo significativo, ma quanto al merito delle questioni? "Intanto - ribadisco - si è dimostrato un interlocutore molto attento, tanto da mettere in campo la possibilità di un tavolo di ascolto, dialogo e confronto permanente presso la Presidenza del Consiglio che si riunisca con una certa frequenza per un’interlocuzione diretta con il capo dl Governo. Nel frattempo, ha approfondito l'aspetto dei capitoli di bilancio delle risorse assegnate, i tagli effettuati sui vari capitoli e quelli attualmente in corso per una verifica con le rispettive amministrazioni e per scongiurare ulteriori decurtazioni e vagliare la possibilità di un possibile recupero di alcune voci importanti per gli italiani all'estero. Quali capitoli? "Intanto, di alcuni capitoli ritenuti essenziali nell'immediato, come la Lingua e cultura italiana all'estero, l'assistenza, la previdenza ed il comparto dell'informazione, con particolare attenzione alla RAI. Per quanto riguarda l'editoria invece si è convinti che per questo settore sia necessario avviare un processo di riforme che riguarderà, però, la prossima legislatura." E la rappresentanza, gli appuntamenti elettorali della Circoscrizione Estero? "Abbiamo chiesto il rinnovo immediato di Comites e CGIE e le elezioni politiche su questo aspetto il Sottosegretario ha parlato della necessità di riunire il Comitato Misto, ovvero quella sorta di cabina di regia, con i Ministeri dell'Interno e degli Esteri per la revisione dell'Anagrafe degli Italiani all'estero e delle liste elettorali. Un impegno importante che prima si fa e meglio è. Su questo fronte abbiamo avanzato la possibilità che si vada al rinnovo dei Comites e del CGIE entro l'estate per evitare una vicinanza tra i due appuntamenti elettorali che porterebbe ad un’eccessiva pressione sia delle strutture istituzionali interessate che degli stessi elettori all'estero. Quanto alle modifiche sul voto all'estero per le elezioni politiche, Catricalà è sembrato essere piuttosto preoccupato circa le questioni emerse nel passato ed ha preso nota di alcuni accorgimenti da noi suggeriti per la revisione delle modalità di voto, come la necessità di stampare le schede elettorali in Italia, l'esigenza di un Comitati elettorali presso i Consolati, dell'istituzione di più sedi di scrutinio. Naturalmente, su questi aspetti non potrà che esserci un diverso approccio. Per quanto riguarda la RAI la competenza per la firma della convenzione è della stessa Presidenza del Consiglio. Per il resto le competenze sono diverse ma ci è stato assicurato la piena attenzione del Presidente del Consiglio sulle questioni attinenti agli italiani all'estero, tanto che, a nome dello stesso Monti, ci ha detto di considerarlo una sponda ed un alleato nel sollecitare i vari ministeri perché vi sia attenzione e sensibilità. "Sarò al vostro fianco" perché gli italiani all'estero sono fattore importante e strategico per l'Italia".