Una velata forma di discri¬minazione verso gli stranieri è quella che le Assicurazioni attuano facendo pagare di¬versamente la polizza sulla responsabilità civile dei vei¬coli a motori, obbligatoria in Svizzera. Le tariffe, poi, sono diversificate in base alla cit¬tadinanza: un turco arriva a pagare più di uno svizzero circa 6 volte e l'italiano circa 3 volte.
Poi ci sono gli aumenti per le altre etnie. Insomma una vera e propria forma di di¬scriminazione di fronte alla quale vi è l'immobilismo di Berna. Per questo è nato un Comitato Promotore che all'insegna del "stessi diritti/doveri, stesse tariffe", pro¬muove una raccolta di firme da consegnare al Ministro degli Interni Alain Berset del Governo Svizzero ed al Capo Dipartimento di Giustizia e Polizia Simonetta Sommaru¬ga. Il Comitato chiede al Go¬verno di mettere fine a que¬sta discriminazione attraver¬so un intervento regolativo sulle Assicurazioni, poichè come detto l'assicurazione di responsabilità civile in Sviz¬zera è obbligatoria. Quindi essendone decretata la ne¬cessità da parte delle Leggi della Confederazione c'è da presupporre l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla Legge. Nessuna spiegazione degli aumenti per gli stranie¬ri può essere giustificabile in un contesto di moderna de¬mocrazia. Agli occhi di tutti, questa delle Assicurazione, appare sempre più una "consuetudi¬ne con discriminazione raz¬ziale" che si avvale del silen¬zio/assenso del Governo che non interviene sulla materia. Inoltre c'è da aggiungere che in materia di tassazione e di tariffe assicurative obbli¬gatorie, non vi è alcuna spe¬cifica competenza delle auto¬rità di garanzia come "Mister prezzi" o il ComCom, che pur garantisce in Svizzera la tutela dei cittadini. Le Assi¬curazioni hanno costituito un vero e proprio cartello che per anni ha richiesto agli stra¬nieri tariffe maggiorate lega¬te appunto alla cittadinanza di origine. Nel caso non giungano dopo la Petizione notizie rassicuranti e risolutive dal Governo, il Comitato intende lanciare una class action per far ottenere ai cittadini stra¬nieri che hanno pagato "in-giustificatamente" di più, il giusto rimborso. L'eguaglianza e la demo¬crazia sono valori intangi¬bili cui si ispira la Società elvetica dentro la quale non sono tollerabili simili discri¬minazioni. Il nostro giornale fornirà ausilio al Comitato e predisporrà per i propri soci/abbonati apposite consulenze tecniche gratuite per parteci¬pare alle richieste di rimbor¬so. Invitiamo tutti i lettori a firmare e far firmare il testo della petizione. E’ un modo per far valere i propri diritti, contro ogni discriminazione razziale. (MassiMo Pillera)