L’On. Gino Bucchino ha presentato ieri alla Commissione Finanze della Camera dei deputati un emendamento al Decreto fiscale che prevede l’equiparazione della casa posseduta in Italia dagli italiani residenti all’estero all’abitazione principale degli italiani residenti in Italia. Se l’emendamento fosse accolto si applicherebbe alla casa in Italia degli italiani non residenti, ai fini dell’IMU,
l’aliquota più bassa dello 0,4% e non quella dello 0,76%; inoltre sarebbe prevista la detrazione di base pari a 200 euro. Ecco il testo dell’emendamento: “Ai fini dell'applicazione dell'articolo 13, comma 7 del decreto-legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, per i cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, si considera direttamente adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locataâ€. Sono numerosi gli emendamenti al Decreto fiscale attualmente in discussione alla Camera dopo essere stato approvato dal Senato che prevedono modifiche alla normativa sull’IMU: a partire dalle agevolazioni per gli anziani degenti nelle case di riposo fino a quelli per le zone terremotate dell’Aquila e che interessano molti emigrati. La “stangata “ IMU dovrebbe rimpinguare le casse dello Stato di circa 11 miliardi di euro (tra ritorno della prima casa e aumento della base imponibile del 60%). La novità più importante è che la prima rata, da anticipare entro il 18 giugno, residenti all’estero compresi, si pagherà con le aliquote di base (4 per mille prima casa e 7,6 per mille seconda casa) visto che i comuni non hanno ancora deciso in merito alle aliquote e a eventuali modifiche. Molti comuni prevedono tuttavia aumenti (la norma glielo consente) delle aliquote che potrebbero essere introdotti con il saldo di fine anno. (On. Gino Bucchino)