Interrogazione al Ministro degli Esteri ed al Ministro del Lavoro sul mancato pagamento diretto delle pensioni brasiliane a nostri connazionali. “Anche in questa legislatura – e per la seconda volta – ho dovuto richiedere al governo di chiudere finalmente la partita dei nostri connazionali che, dopo una lunga permanenza di lavoro in Brasile, riscuotono in Italia la loro pensione.

Si tratta di diverse centinaia di persone costrette dalla normativa brasiliana a riscuotere tramite un delegato accreditato presso un patronato appositamente costituito. La conseguenza di questo tortuoso sistema – afferma l’On. Fabio Porta nell’illustrare un’interrogazione da lui rivolta ai Ministri degli Esteri e del Lavoro – è che i ritardi nella percezione delle somme sono diventati ormai insostenibili e che spesso l’entità delle stesse non corrisponde alle spettanze. Anche in questo caso – ha proseguito l’On. Porta – non mancano le buone intenzioni e le promesse di intervento. Il Ministero del Lavoro brasiliano, infatti, a più riprese ha manifestato il proposito di passare finalmente al pagamento diretto tramite accredito in conto corrente. In pari tempo anche l’Ambasciatore italiano e lo stesso INPS avrebbero sollecitato le autorità brasiliane a muoversi in questo senso. Il fatto è che finora non se ne è fatto niente e che, purtroppo, non si capisce quando possa arrivare il momento di una giusta ed attesa soluzione. Eppure – ha ribadito l’On. Porta – le autorità brasiliane stanno sviluppando con quelle spagnole delle trattative per giungere in casi analoghi allo stesso risultato. Una soluzione organica ci sarebbe, quella di presentare finalmente in parlamento il disegno di legge di ratifica del nuovo accordo bilaterale di sicurezza sociale Italia-Brasile, ed è per questo che ho chiesto al governo di accelerarne i tempi. Ma siccome sappiamo come vanno queste cose, allo stesso tempo ho chiesto al Ministro degli Esteri di rappresentare alle autorità brasiliane la necessità di una rapida soluzione ed al Ministro del Lavoro di sollecitare l’INPS affinché riprenda al più presto i contatti con il corrispondente istituto brasiliano. Spero che questa legislatura nata tra non poche difficoltà – ha concluso l’On. Porta – possa caratterizzarsi almeno per il buon senso di cercare soluzioni semplici per sacrosanti diritti come questo”.