“Sono ormai molte migliaia, presumibilmente alcune decine di migliaia, i ricercatori italiani che hanno lasciato l’Italia e si sono più o meno stabilmente insediati in altri Paesi, trovando motivi di gratificazione economica, professionale e scientifica. Se ne parla e se ne scrive tanto, ma poco o niente si fa per affrontare un problema di questa entità.

Eppure la crisi ha fatto crescere la comune consapevolezza di quanto seria sia la perdita di queste energie nel momento in cui ogni sforzo dovrebbe essere fatto per risalire la china e riprendere la strada dello sviluppo e dell’innovazione”. Con queste parole l’On. Marco Fedi ha dato notizia della presentazione di una sua proposta di legge rivolta alla promozione e al coordinamento della ricerca scientifica italiana all’estero. “Si tratta di una situazione tanto più seria quanto più basso – il più basso in Europa - è l’ingresso in Italia di stranieri dotati di queste caratteristiche. Il fatto che oltre a privarci di un fondamentale impulso per lo sviluppo, subiamo anche una perdita economica non compensabile. L’Istituto per la competitivit à, infatti, ha calcolato che nel giro degli ultimi vent’anni la perdita di valore economico subita dall’Italia si aggira intorno ai quattro miliardi di euro solo calcolando il valore dei 356 brevetti richiesti da ricercatori di origine italiana che lavorano in contesti stranieri. Gli incentivi previsti da recenti disposizioni per il rientro e le borse assegnate dal progetto che porta il venerato nome di Levi Montalcini hanno dato, purtroppo, risultati deludenti. Si tratta allora di cambiare ottica, rinunciando al proposito, del tutto velleitario, di far rientrare i ricercatori, almeno finché dureranno le restrizioni degli investimenti in questo campo, e impegnandosi invece a realizzare una rete di rapporti capace di favorire il dialogo reciproco e di conoscere il meglio della produzione scientifica di questi insostituibili interlocutori. A questo scopo – ha continuato l’On. Fedi – ho presentato una proposta di legge volta all’istituzione del Comitato interministeriale per la promozione e il coordinamento della ricerca scientifica italiana all'estero. Il Comitato, composta dai Ministri degli esteri e dell’istruzione e ricerca, nonché dai più alti funzionari del settore, opera presso il MAE. Esso svolge funzioni di indirizzo, di coordinamento e di monitoraggio sullo stato della ricerca universitaria e scientifica italiana all'estero e istituisce il Consiglio dei ricercatori italiani all'estero, organismo consultivo permanente. Il Comitato, inoltre, sentito il Consiglio dei ricercatori italiani all'estero, predispone un piano annuale di azione, contenente gli obiettivi in materia di promozione e di coordinamento della ricerca italiana all'estero, individuando per ciascun obiettivo il soggetto o i soggetti responsabili per il suo conseguimento. In genere – ha concluso l’On. Fedi – quando presentiamo proposte di legge ci sentiamo rispondere: quanto costa? Ebbene, questa non costa niente, o quasi. Ci vogliono solo un po’ di lungimiranza e tanta buona volontà. Speriamo bene!”. (On. Marco FEDI)