Fabio Porta (Pd): “No alla chiusura degli uffici consolari in Sudamerica” “Grave e incomprensibile la ventilata chiusura di Recife e Maracaibo. Garantire i servizi e tutelare i cittadini di Montevideo, Moron e Lomas de Zamora. Reperire nuove risorse destinando le entrate dei Consolati ai servizi e prevedendo un contributo specifico per ogni pratica amministrativa”
ROMA - “Il nostro Paese ha bisogno di una politica capace di pianificare strategie di medio e lungo termine, e non solo di risorse. Non è possibile che, a pochi anni dall’approvazione del Piano strategico ‘Italia 2020’, che prevedeva il rafforzamento della rete diplomatico-consolare del Ministero degli Affari Esteri in America Latina oggi – a poche settimane dalla prossima Conferenza Italia-America Latina – si pensi di chiudere alcuni importanti consolati di quell’area”. Lo ha detto Fabio Porta, deputato del Pd eletto nella circoscrizione America Meridionale e presidente alla Camera del Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema Paese , dopo essere intervenuto alla giornata conclusiva dell’Assemblea del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. “L’eventuale chiusura del Consolato italiano di Recife sarebbe un atto grave e incomprensibile, un gesto insensato e direi quasi masochista” sostiene il parlamentare italo-brasiliano, ricordando che “a Recife sarà inaugurata tra poco la più grande fabbrica italiana al mondo, grazie al più grande investimento fatto all’estero da una nostra impresa: la Fiat”. “Il Consolato – fa osservare l’on.Porta - ha nel suo territorio ben sette Stati brasiliani, nella regione del Paese a più alto tasso di crescita e che più di altre ha ricevuto in questi anni il flusso della nuova emigrazione italiana; a riprova di ciò l’apertura pochi mesi fa di una nuova rotta di voli Alitalia da Roma a Fortaleza”. “Nessuna collettività come quella italiana in Venezuela sta vivendo – prosegue Porta - anni di difficoltà e disagi, anche a causa del grave fenomeno dei sequestri e dalla crescente insicurezza; anche nel caso di Maracaibo siamo a migliaia di chilometri di distanza dalla capitale e in presenza di grandi opportunità di investimento nel settore energetico”. “Da anni insisto – sottolinea il deputato del Pd - per un potenziamento del Consolato di Montevideo, dove vive una collettività di oltre centomila italiani, una delle più grandi al mondo: a questa collettività l’Italia deve continuare a garantire servizi adeguati ed efficienti, senza nessuna penalizzazione ulteriore”. “Infine – evidenzia ancora Porta - i casi delle agenzie consolari di Moron e Lomas de Zamora, la cui chiusura riverserebbe sul Consolato di Buenos Aires un carico di lavoro eccessivo, dovuto ai quasi centomila italiani serviti dalle stesse; anche in questo caso vanno mantenuti i servizi in loco, onde evitare disagi per i connazionali e un conseguente intasamento del Consolato Generale” “Per ovviare a tale situazione occorre però – avverte il deputato - intervenire subito sul fronte delle risorse, a partire dalla destinazione ai Consolati di riferimento delle ‘percezioni consolari’ e da una parallela introduzione di contributi specifici per tutti i tipi di pratiche e di domande ai nostri uffici; intervenire su questo fronte equivarrebbe ad una immediata soluzione del problema, trasformando le nostre grandi collettività nell’elemento essenziale e risolutivo di questa annosa questione”, conclude l’on. Fabio Porta . (Inform)