Lione, 1° novembre 2014.

A Sua Eccellenza Paolo GENTILONI Ministro degli Affari Esteri

Piazzale della farnesina 00135 - ROMA

Nella mia duplice veste sia di presidente del COM.IT.ES di Lione sia di capolista della lista « ITALIANI CITTADINI D’EUROPA » promossa dai due COM.IT.ES uscenti Lione e Grenoble,

mi rivolgo a lei per esprimerLe la profonda amarezza e frustrazione che sta provando in questi giorni, l’elettorato di questa Circoscrizione Consolare di Lione con gli 80.000 e più Italiani ivi residenti; nell’apprendere che non voteranno il 19 dicembre per eleggere i loro rappresentanti in seno al COM.IT.ES di Lione. Se è vero che il rinnovo dei COM.IT.ES era tanto atteso, avere introdotto nuove norme nell’organizzazione delle elezioni con una legge al quanto frettolosa ed una tempistica ostativa sia alla formazione delle liste che per la raccolta delle firme, ha reso la sua realizzazione,praticamente impossibile. In effetti ragioni oggettive, hanno reso difficoltosa la raccolta delle firme ; la vastità del territorio con distanze di più di 250 Kms, ricezione tardiva degli invii postali, rifiuto di alcuni comuni francesi ad autentificare le firme dei sottoscrittori, una vera corsa agli ostacoli. Tale situazione hà fatto si che nessuna delle 2 liste che si presentavano al suffraggio è riuscita in cosi’ poco tempo a raccogliere le 200 firme, con la conseguenza della non ammissibilità delle 2 liste e del non rinnovo del COM.IT.ES di Lione. La lista « ITALIANI CITTADINI D’EUROPA » hà voluto continuare la raccolta delle firme dopo il 19 ottobre raccogliendo 209 firme che sono state consegnate all’ufficio elettorale il 29ottobre ultimo giorno utile di pronunciamento da parte del C.E.C sull’ammissibilità delle liste. Situazione deplorevole difficile da accettare per il gruppo di cittadini candidati che voleva attraverso questa rinnovata rappresentanza, dare continuità all’azione di promozione e di sostegno alla collettività Italiana nella Circoscrizione di competenza del COM.IT.ES di Lione. Un paese come il nostro, l’Italia, che vanta di essere una democrazia avanzata oltre che un paese civile, non puo’ non rendersi conto che sta privando i suoi concittadini dell’elementare esercizio di voto di negare il diritto di appartenenza al loro paese, abbandonarli nel nulla come se fossero un peso morto. L’esperienza dei COM.IT.ES deve poter continuare con una rinnovata rappresentanza attraverso elezioni democratiche in tutte le aree del mondo dove vivono e risiedono nostri connazionali.