“Corriamo verso il voto, nonostante la decimazione.Recuperiamo con le suppletive quelli esclusi”

Care e cari democratici

TAGLIATI CONSOLATI E COMITES
In questi giorni siamo stati posti davanti ad una prova importantissima. Le elezioni per il rinnovo dei Comites rappresentano una sfida nuova che ci coinvolge come persone e come organizzazioni associative e politiche.

Sono sempre stato favorevole al voto subito. Dalla scadenza del nostro mandato, nel 2009, insieme a tanti altri di voi ho ripetutamente chiesto di andare al rinnovo dei Comites. Quell'appuntamento è arrivato, con molto ritardo, ma è arrivato. Tra poche settimane si voterà. Abbiamo subìto il sacrificio di numerosi Comites tagliati al momento della chiusura dei Consolati ai quali appartenevano. In Europa ne mancano tanti all'appello. Per non parlare della Svizzera, dove, in pochi anni abbiamo perso tre Consolati, numerose agenzie e 10 Comites. Una decimazione. Non ci siamo arresi. Sono in campo con tanti altri amici impegnati a difendere la partecipazione democratica e politica in organismi che abbiamo voluto e nei quali abbiamo lavorato con dedizione e passione.

LE DIFFICOLTA' INCONTRATE
Non entro nel merito delle polemiche che hanno animato questi ultimi giorni. E' stata sventata la sciagura del voto elettronico, ma ci siamo ritrovati il voto per corrispondenza riservato solo agli elettori e alle elettrici che si iscrivono nell'elenco elettorale dei Consolati. Ci siamo ritrovati la norma che ci ha imposto la presentazione di liste con ben 100 o 200 firme. Tutti abbiamo compiuto uno sforzo notevole. Molti non ce l'anno fatta. Un esito che mi fa parlare di decimazione dei Comites. Dalle agenzie ho appreso che importanti Comites dell'Europa e degli altri Continenti non ci saranno in questa tornata. In tanti altri è rimasta in campo una sola lista. Ci mancheranno, tanto. L'idea delle elezioni suppletive potrebbe essere presa in considerazione, del resto ci si ricorre per gli gli organismi scolastici e in alcuni casi anche per l'elezione di un parlamentare.

LA VOLATA FINALE
A Zurigo sono in campo quattro liste per un Comites di 18 membri. Oltre 100 candidati. Finora risultano iscritti nell'elenco elettorale circa tremila connazionali. Un dato pressoché uniforme. Forse voterà la metà degli elettori e delle elettrici del 2004. Sono pochi? Sicuramente. Però i Comites e il Cgie avevano bisogno di una nuova legittimazione democratica. Questo voto la darà e renderà questi organismi più rappresentativi. Io sono impegnato in prima fila in questa battaglia insieme a migliaia di amici e compagni che credono nella partecipazione popolare. In qualità di presidente del Comites di Zurigo e di vicepresidente dell'Assemblea del Partito democratico Mondo, rivolgo un ringraziamento a tutti coloro impegnati in questa straordinaria campagna democratica al servizio dell'Italia e delle comunità italiane all'estero: candidati e candidate, sostenitori, associazioni e partiti, funzionari consolari che si sono messi al servizio nella concitata raccolta di firme, parlamentari che non ci hanno mai lasciato soli. Chiedo a tutti un sforzo ulteriore in questi ultimi giorni per fare iscrivere tanta altra gente ancora incerta o ignara dell'appuntamento elettorale.

Diamoci da fare.

Cordiali saluti
Paolo Da Costa,
Presidente Comites Zurigo – Vicepresidente Assemblea PD Mondo