Il Governo ha deciso di prolungare il termine di iscrizione nelle liste elettorali per il rinnovo dei COMITES e, di conseguenza, di spostare ad aprile del 2015 lo svolgimento delle elezioni. La notizia, già comparsa ieri sera nel sito di Palazzo Chigi, è stata ufficializzata dal Sottosegretario Giro nel corso della riunione del Comitato degli italiani nel mondo della Camera. La Commissione Esteri della Camera, per altro, nel parere espresso alla legge di stabilità, aveva evidenziato “ l'esigenza dello svolgimento, da parte dei competenti organi del MAECI, di accurate procedure di controllo e di fattibilità in vista delle prossime consultazioni elettorali dei COMITES”. La motivazione che è stata data di una scelta forse tardiva è stata quella di un numero eccessivamente basso di iscrizioni alle liste elettorali. Un sintomo certo serio e preoccupante sul quale tuttavia – lo diciamo per la terza volta in poche settimane – è necessario aprire una riflessione che prescinda dalle polemiche strumentali ed elettoralistiche di questi giorni. Si deve discutere, invece, senza opportunismi ed eterne autolegittimazioni, di alcuni nodi di fondo, che da tempo si sono evidenziati, quali i mutamenti intervenuti nella composizione e negli orientamenti della base elettorale, il senso di una partecipazione dall’estero alla vita politica e civile di un Paese da anni in crisi e le forme e i poteri di una rappresentanza che non si riduca ad una funzione evanescente e marginale. Non è ancora chiaro se per la natura del provvedimento adottato, dopo l’ennesima elusione dell’obbligo di richiedere preventivamente il parere del CGIE, ci sarà la possibilità di intervenire nel merito in sede parlamentare. Alcune cose, tuttavia, vogliamo dirle subito. Avrebbe poco senso un prolungamento dei tempi per iscriversi senza una adeguata e prolungata strategia informativa che accompagni gli elettori fino al nuovo termine. Si è fatto già un notevole sforzo economico con l’invio ai capi famiglia della prima comunicazione, ma sarà probabilmente indispensabile anche ridefinire il programma informativo. Si presenta in secondo luogo una diversa opportunità, quella di riconvocare contestualmente le elezioni dei COMITES nelle circoscrizioni consolari dove le elezioni sono state annullate per assenza di liste. Il lavoro di chi si è dato da fare presentando le liste nei tempi previsti, tra l’altro gli stessi della precedente tornata elettorale, va tutelato e salvaguardato. Su questo non possono esserci dubbi. Esiste ora la possibilità, tuttavia, di rispristinare la rete di rappresentanza anche dove c’è il rischio di una mancata copertura. E’ bene che se ne parli subito per arrivare ad una soluzione quanto più possibile condivisa. Il rinvio della data delle elezioni dei COMITES, poi, comporta automaticamente il prolungamento per un altro anno della vita del CGIE e lo spostamento dell’entrata a regime della nuova legge relativa alla sua composizione. Poiché le previsioni nella legge di stabilità sono tarate sulla nuova legge, anche in questo caso il Governo deve assicurare che le risorse siano adeguate alla vita di questo organismo per il 2015 in modo che si abbia un funzionamento pieno e regolare del sistema di rappresentanza degli italiani all’estero. Per quanto ci riguarda, avendo già chiesto diversi mesi addietro tempi adeguati per consentire il nuovo adempimento della preiscrizione, saremo impegnati a fare in modo che questa possibilità sia usata bene e non sia sprecata. In passato ci è stato risposto da Governo che non c’era la certezza di poter conservare le risorse stanziate e che ci sarebbe corso l’insostenibile rischio di un rinvio sine die. La fissazione di una nuova data dovrebbe scongiurare questo rischio che non eravamo né siamo disposti a correre. Per il resto, a differenza di chi è stato alla finestra a guardare o a indicare le colpe degli altri, mai le proprie, continueremo a dire fino alla prossima scadenza, in piena coerenza con quanto fatto finora: “Iscrivetevi e andate a votare”. Deputati PD Estero Farina, Fedi, Garavini, La Marca, Porta