Nella tornata di ratifiche di trattati bilaterali che ha impegnato l’Assemblea della Camera nella mattinata di mercoledì l’On. Marco Fedi è ripetutamente intervenuto per fare le dichiarazioni di voto a nome del Gruppo del PD su una serie di tali atti. In occasione della ratifica dell’accordo di sicurezza sociale tra l’Italia e il Canada, stipulato a Roma nel 1995 e aggiornato, con protocollo aggiuntivo, nel 2003, l’On. Fedi ha avuto modo di sottolineare il ritardo con il quale le ratifiche vengono adottate, spesso quando sono già intervenute importanti modifiche nelle normative di merito. “Dobbiamo porci il tema dei processi di revisione degli accordi internazionali – ha affermato il parlamentare eletto all’estero - che rischiano di essere datati quando arrivano in aula per il voto definitivo. Lo scambio di note può rappresentare uno strumento sufficiente per superare il divario tra cambiamenti nelle legislazioni nazionali ed accordi internazionali”. Proprio lo scambio di note, ad esempio, può essere per l’On. Fedi il modo per includere nell’accordo anche i dipendenti pubblici e i liberi professionisti, che ne sono esclusi. Per quanto riguarda l’accordo di sicurezza sociale Italia-Canada, esso apporta notevoli benefici alle rispettive comunità in quanto non solo conferma e consolida i benefici già previsti dall’accordo del 1977, ma ne prevede altri che renderanno più ampia ed equa la tutela sociale, con oneri finanziari limitati, compensati comunque dai benefici previdenziali e procedurali che ne deriveranno. Ad una diversa esigenza risponde l’accordo tra l’Italia e il Governo della Regione amministrativa speciale di Hong Kong della Repubblica popolare cinese per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali. Esso, infatti, si prefigge di favorire le condizioni per consentire alle nostre aziende e imprese di competere alla pari nella regione amministrativa di Hong Kong, rispetto ad altri paesi che già da tempo si sono dotati di strumenti normativi internazionali analoghi. Il voto favorevole del Gruppo PD annunciato dall’On. Fedi si colloca in una logica di rafforzamento dei legami economici con l’Asia; la crescita economica di Hong Kong e di tutta la regione, in particolare, impongono analogo rafforzamento delle relazioni bilaterali e l’adozione di norme internazionali che migliorino la cooperazione e i rapporti tra i due Paesi. Il parlamentare proveniente dall’Australia è intervenuto altresì sulla ratifica dell’accordo tra Italia e Isole Cayman sullo scambio di informazioni in materia fiscale. Il voto favorevole espresso dal PD si giustifica con il fatto che l’accordo si inquadra tra gli strumenti normativi internazionali antielusivi e di forte contrasto all’evasione fiscale. “In questo senso – ha affermato l’On. Fedi - l’accordo porterà alla emersione di una maggiore base imponibile, al contrasto alle frodi internazionali e al recupero di risorse”. L’On. Fedi, infine, ha annunciato l’orientamento favorevole del PD alla ratifica dell’accordo di sicurezza sociale con il Giappone. Egli ne ha sottolineata l’urgenza, avendo il Giappone già ratificato l'accordo che prevede la copertura previdenziale dei lavoratori al seguito di impresa e la trasferibilità delle prestazioni previdenziali. Questo atto arricchisce il quadro complessivo dei rapporti internazionali bilaterali tra Italia e Giappone, contribuisce a creare le condizioni per un aumento degli investimenti, diretti e reciproci, e rende più equa la protezione previdenziale dei lavoratori, sia quando sono al seguito di imprese, sia quando rientrano in Italia dopo periodi di lavoro all'estero. “L’accordo – ha concluso l’On. Fedi - rafforzerà le già buone relazioni economiche tra i due paesi. L'interscambio commerciale tra Giappone e Italia, infatti, ha una bilancia commerciale nettamente in favore dell'Italia: le esportazioni del Giappone verso l'Italia ammontano a 292 miliardi di yen, mentre le esportazioni italiane verso il Giappone a 764 miliardi di yen”. - On. Marco Fedi