Il deputato, eletto nelle ultime elezioni nella Ripartizione Sudamerica, ha visitato i locali dove soltanto trenta anni fa venivano commessi dei crimini orrendi dalla polizia e dai servizi segreti argentini. E proprio in quei locali oggi ha sede l’associazione “Familiaresâ€, che ha anche il compito di mantenere viva la memoria delle migliaia di vittime innocenti che li’ furono torturate e spesso uccise. L’On. Porta, accompagnato dal Coordinatore della USEF in Sudamerica Ignacio Saenz, si e’ a lungo intrattenuto con i responsabili dell’associazione (la Presidente Elida Luna, la Segretaria Yolanda Medina e il Segretario Ricardo Dominguez) che gli hanno consegnato una richiesta di contributo al progetto “Centro culturale della resistenza e della memoriaâ€. “Un Paese senza memoria non ha futuroâ€: secondo l’On. Porta “questo slogan, che potrebbe apparire vecchio e’ invece attualissimo, nel momento in cui anche in Italia si susseguono dichiarazioni anche da parte di membri del governo che tendono a cancellare o a sovvertire la memoria e il ricordo delle atrocita’ della dittatura fascistaâ€. “Lo stesso discorso – ha continuato il parlamentare del PD – vale per la memoria dell’emigrazione, sempre piu’ lontana dalle scuole e penalizzata anch’essa da una finanziaria che taglia in maniera drastica anche le risorse per l’importantissimo e tanto atteso ‘Museo dell’Emigrazioneâ€. Ufficio stampa On. Porta