DECRETO DIGNITA’, ARRIVANO LE PRIME CRITICHE DALL’OPPOSIZIONE

Roma - Multe per chi delocalizza dopo aver usufruito di contributi pubblici, divieto di pubblicità al gioco d’azzardo, contratti di somministrazione non oltre i 36 mesi, massimo 24 mesi (12 più un solo rinnovo di altri 12)

per i contratti a termine, disattivazione del redditometro. All’indomani dell’approvazione del cosiddetto decreto dignità, il Movimento 5 Stelle esulta perché, come dice il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, “stiamo facendo quello che abbiamo sempre detto e a cui ci dicevano ‘Non si può fare’. C'è ancora tanto lavoro da fare ma questi risultati sono di tutti voi”. Eppure l’opposizione è già partita al contrattacco: in particolare secondo l’ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda “il decreto dignità avrà due effetti: diminuire l’occupazione ovunque e gli investimenti al Sud (e le reindustrializzazioni). È politica degli slogan non il governo della realtà. Sta al lavoro/crescita come fermare una nave ONG sta alla gestione dell’immigrazione. Pessimo debutto”. E l’ex premier Paolo Gentiloni rincara la dose: “Dopo un mese di annunci rocamboleschi il mini decreto non favorisce gli investimenti in Italia e il lavoro di qualità. Introduce soltanto ostacoli per lavoro e investimenti. Lasciamo stare la dignità”. E per Nicola Fratoianni, di Leu, il decreto “è timido, troppo timido. Non si tocca il Jobs Act. Sui contratti precari intervento pressoché inutile. Cercheremo di migliorarlo in Parlamento. Quello che non si può fare è difendere il Jobs Act e decreto Poletti come sta facendo il Pd...non imparano mai”. Ma le critiche arrivano anche da destra: Renato Brunetta infatti avvisa che “la Lega non potrà permettere un decreto di questo tipo. Il danno sarà fatto comunque. Il messaggio dato all’esterno? L’Italia non è lo spazio dove investire, non è il luogo di crescita e produttività. È un’Italia rancorosa nei confronti delle PMI”. E in effetti c’è già chi ha fatto notare l’assenza in Consiglio dei ministri ieri del ministro dell’Interno Matteo Salvini. (NoveColonneATG)

COPYRIGHT, IL PARLAMENTO RIESAMINERA’ LE NORME A SETTEMBRE

Strasburgo - La plenaria del Parlamento europeo ha respinto, con 278 voti favorevoli, 318 contrari e 31 astensioni, il mandato negoziale proposto dalla commissione giuridica il 20 giugno sulla nuova direttiva per il copyright. Di conseguenza, la posizione del Parlamento sarà discussa, emendata e votata nel corso della prossima sessione plenaria di settembre, sempre a Strasburgo. Dopo la votazione, il relatore Axel Voss (PPE, DE) ha dichiarato: "Mi dispiace che la maggioranza dei deputati non abbia sostenuto la posizione che io e la commissione giuridica abbiamo preparato. Ma ciò fa parte del processo democratico. Torneremo sul tema a settembre con un ulteriore valutazione per cercare di rispondere alle preoccupazioni dei cittadini, aggiornando al contempo le norme sul diritto d'autore per il moderno ambiente digitale". Il Regolamento del Parlamento europeo prevede che se almeno il 10% dei deputati si oppone all'avvio di negoziati con il Consiglio sulla base del testo votato in commissione, si procede a una votazione in seduta plenaria. Martedì, entro la mezzanotte, il numero di deputati necessario ha presentato le proprie obiezioni. (NoveColonneATG)

PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - FARNESINA - CONVENZIONE MAECI/PATRONATI "E' PRONTA" MA....."

Ad annunciare l'iniziativa, pochi giorni prima l'iniziativa lo stesso Direttore generale degli Italiani all'Estero, Maria Luigi Vignali che, nel contesto di una audizione alla Camera dei Deputati, ne evidenziava la complessa e difficile situazione in cui opera la rete consolare depauperata dalla spending review di non poche sedi e di risorse umane nonostante il massimo impegno da parte del personale impiegato nelle diverse sedi, a fronte di una ripresa del flusso di italiani che tornano ad emigrare e di un ampliamento dei servizi. Obiettivo della convenzione la messa a sistema dell'attività già in atto nei singoli Paesi, il riconoscimento dei servizi offerti, ed una certificazione di garanzia dei servizi rispondente agli odierni standard internazionali in un mondo interdipendente e globalizzato, di cui si gioverebbe la stessa rete diplomatico-consolare. Un' attività che, naturalmente, si svolgerebbe - una volta concretizzatasi - nel rispetto dei ruoli e delle funzioni di ciascuno dei soggetti. A seguire l'incontro il varo di un Tavolo di lavoro ad hoc per la definizione della Convenzione e gli ulteriori approfondimenti di carattere tecnico- giuridico da parte dei soggetti istituzionali. Di oggi la notizia, in sede di Assemblea del Consiglio Generale degli Italiani all'estero che la Convenzione Maeci/ Patronati evocata da Lombardi 'è pronta'. "Abbiamo ricevuto - ha risposto al Consigliere Lombardi il Direttore Generale del Ministero degli Affari Esteri Maria Luigi Vignali - la versione consolidata con le note del Servizio Giuridico". Ma ha informato Vignali "Ora dobbiamo consultarci a livello politico con il Ministero per valutare se proseguire". (03/1072017-M.F.-ITL/ITNET)

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE MATTARELLA AL SEGRETARIO GENERALE DI INTERCULTURA, FRANZOI

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Segretario generale di Intercultura onlus, Andrea Franzoi, il seguente messaggio: «Rivolgo un cordiale saluto ai volontari di "Intercultura" e a tutti i giovani studenti – provenienti da ogni parte del mondo – che si apprestano a concludere l’esperienza di studio vissuta in Italia. Il periodo trascorso nel nostro Paese vi avrà consentito di avvicinarvi, anche attraverso l’apprendimento della nostra lingua, alle tante espressioni culturali e al nostro stile di vita, che, con esse, forma parte integrante del patrimonio del Paese. La vostra permanenza ha, contemporaneamente, arricchito l’esperienza di tutti coloro che hanno interagito con voi, autentica "finestra sul mondo", preziosa occasione di crescita comune nella reciproca conoscenza. Una pratica di vita così significativa come quella di vivere una parte della propria formazione in un Paese diverso dal proprio rappresenta il contributo migliore alla causa della reciproca comprensione. In questo spirito, rinnovo a tutti voi i miei più calorosi rallegramenti e vi auguro un felice rientro a casa». (USEF)