CONCLUSO AL CAIRO UN ACCORDO PER IL TRASPORTO MERCI TRA IL PORTO DI TRIESTE E QUELLO DI DAMIETTA

22 Gennaio 2024 - È stato concluso oggi al Cairo un accordo, firmato dall’Ambasciatore d’Italia, Michele Quaroni, e dal Ministro dei Trasporti egiziano, Kamel el Wazir, per l’avvio di una linea marittima per il trasporto merci tra il porto italiano di Trieste e quello egiziano di Damietta.

La linea renderà più veloci e rapidi gli scambi di merci via nave tra Italia ed Egitto, creando una vera e propria corsia preferenziale, sicura e veloce. “Con questo accordo puntiamo a consolidare il ruolo dell’Italia quale canale privilegiato di scambi nella regione euro-mediterranea e ad aumentare l’interscambio commerciale tra Italia ed Egitto”, ha commentato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, aggiungendo che l’intesa “servirà anche ad aprire a nuove opportunità di investimento in Egitto per la filiera italiana in settori prioritari come quello agroalimentare e il tessile.” L’importanza del progetto era stata già sottolineata in occasione della missione di sistema guidata dal Vicepremier a marzo scorso, che aveva visto la partecipazione di importanti imprese italiane. Intervenuto in video-collegamento alla cerimonia di firma, il Presidente dell’ICE, Matteo Zoppas, che ha contribuito ad agevolare i contatti con il porto di Trieste, ha ricordato come l’accordo sia utile anche per la strategia di rafforzamento dei legami tra il nostro Paese, l’Europa e il continente africano, in linea con il Piano Mattei. I prodotti italiani, con particolare riferimento a quelli agroalimentari, farmaceutici e tessili, infatti, potranno raggiungere facilmente oltre al mercato egiziano anche quello africano e mediorientale, grazie alla posizione geografica strategica rivestita dall’Egitto, che offre la possibilità di raggiungere un potenziale mercato di un miliardo di consumatori. (FONTE: sito istituzionale)

CORDOGLIO DEL PRESIDENTE MATTARELLA PER LA SCOMPARSA DI GIGI RIVA

“Tanti italiani, e io tra questi, apprendono l’improvvisa notizia della morte di Gigi Riva con autentico dolore. I suoi successi sportivi, il suo carattere di grande serietà, la dignità del suo comportamento in ogni circostanza gli hanno procurato l’affetto di milioni di italiani anche tra coloro che non seguivano il calcio. Esprimo ai familiari il mio cordoglio e un sentimento di sincera vicinanza". Roma, 22/01/2024 (II mandato) (FONTE: sito istituzionale)

DAL PROSSIMO ANNO IL LICEO DEL MADE IN ITALY IN 17 ISTITUTI SICILIANI. TURANO: «DATO INCORAGGIANTE»

22 Gen 2024 - Presidenza della Regione: Sono diciassette in Sicilia le scuole superiori che attiveranno il "Liceo del Made in Italy", il nuovo indirizzo di studi previsto dalla legge 206 del 27 dicembre 2023 con l'obiettivo di sviluppare competenze nel campo della tutela e della promozione delle eccellenze italiane in diversi settori produttivi, attraverso lo studio approfondito del sistema industriale del nostro Paese, oltre che delle materie giuridiche, economiche, tecnologiche e delle lingue straniere. L'assessorato regionale dell'Istruzione e della formazione professionale ha pubblicato l'elenco degli istituti che dal prossimo anno scolastico, 2024-2025, daranno il via a questo percorso didattico innovativo. «I tempi di attivazione del "Liceo del Made in Italy" - dice l'assessore regionale all'Istruzione, Mimmo Turano - sono stati molto stretti, eppure il dato siciliano mi sembra incoraggiante e indicativo di una grande capacità di progettazione e di voglia di innovazione. Le potenzialità del made in Italy sono notevoli e imparare a comprenderle è una prospettiva importante per il futuro della scuola e dei nostri giovani». In particolare, gli istituti che hanno aderito sono: tre nell'Agrigentino, due nel Nisseno, tre nel Catanese, tre nel Messinese, due nel Siracusano, due nel Trapanese ed, infine, uno in provincia di Palermo ed uno a Ragusa. L'attivazione del nuovo liceo è subordinata alla sussistenza di requisiti quali il numero degli iscritti, la dotazione organica del personale docente e la disponibilità di locali idonei. In caso contrario, la decorrenza del nuovo percorso didattico sarà posticipata di un anno. (FONTE: sito istituzionale Presidenza della Regione)