CON RIFORME ITALIA DIVENTA PAESE ATTRAENTE PER GIOVANI “Il problema non è che tanti giovani vanno all’estero. Il problema è se il nostro Paese non è sufficientemente attraente per attirare forza di lavoro qualificata dall’estero, indipendentemente dal fatto che si tratti di stranieri o di origini italiane. E l’Italia per decenni è stata cosí: un Paese in cui la mancanza di sviluppo economico, poi aggravata dalla crisi internazionale, ha penalizzato soprattutto le giovani generazioni, costringendole in una immobilitá sociale dalla quale tanti sono riusciti a svincolarsi soltanto emigrando – giustamente. Adesso, finalmente, attraverso il processo di riforme che stiamo mettendo in atto, l’Italia torna ad essere un Paese attraente – per giovani, e per persone di talento. E’ questo il modo migliore per contrastare l’emorragia di risorse umane provocata dalla fuga dei cervelli”. Lo ha detto Laura Garavini intervenendo al convegno ‘La nuova emigrazione italiana in Europa’, promosso dal Pd di Bruxelles. “Con la riforma del mondo del lavoro, giá approvata, miriamo ad esempio a contrastare la forte disoccupazione giovanile e i massicci fenomeni di precarizzazione del mondo del lavoro. Prevediamo l’estensione degli ammortizzatori sociali, con lo scopo di introdurre un sistema di garanzia universale per tutti i lavoratori, compresi quelli precari, soprattutto giovani. Rafforziamo i servizi per l’impiego e le politiche attive per il lavoro, allo scopo di supportare chi è alla ricerca di un’occupazione. Abbiamo iniziato a mettere mano ad una riforma per la sburocratizzazione della Pubblica Amministrazione, con l’introduzione di tutta una serie di servizi ottenibili per via telematica, facilmente fruibili dagli utenti. Prevediamo anche l’introduzione di misure a sostegno della genitorialità, con l’estensione della maternità alle lavoratrici precarie”. “E queste riforme iniziano a dare i primi risultati: è di soli pochi giorni fa la notizia che 76.000 aziende in Italia hanno iniziato l’iter per l’assunzione di personale a tempo indeterminato, sulla base degli incentivi introdotti dal Governo Renzi. Mentre gli ordinativi dell’industria riscontrano un’impennata del+5,8% su base annuale. Insomma” ha concluso la Garavini: “stiamo percorrendo la strada giusta. E’ importante che continuiamo in questa direzione”.
BALLARÒ, BAUDO CONTRO SALVINI, DI GIROLAMO CONTRO LINEA ALFANO.
FARAONE… Ballarò “teso”, con colpi di scena, e sotto traccia, la Sicilia. Nunzia Di Girolamo ha rappresentato la fronda antirenziana dell’Udc, mettendo di fatto in croce Angelino Alfano, che sostiene l’alleanza con il Pd. E’ stata durissima, aspra: una requisitoria durata per l’intera trasmissione, che ha messo in luce la determinazione e le volontà di un’area del partito di Alfano decisamente contraria all’indirizzo che la leadership siciliana ha dato al Nuovo Centrodestra. Pippo Baudo, ospite di Giannini, ha duellato con Matteo Salvini, rimproverando ai leghisti una lunga stagione di insulti ai terroni. La svolta di Salvini, che non lo persuade, è suggerita unicamente dal bisogno di arraffare voti in Sicilia. I siciliani capiranno, e non cadranno nel tranello. Quanto all’autonomia della Regione siciliana, è stata maltrattata da Roma, ma anche dagli stessi siciliani. Ed è invece è una cosa seria, per la quale – ha ricordato – si sono battuti personaggi di grande spessore come Salvatore Aldisio e Giuseppe Alessi. Fra gli ospiti anche il sottosegretario alla pubblica istruzione, Davide Faraone, che è uno dei cinque indagati che Renzi non intende rimuovere. Faraone ha ricordato le ragioni della sua iscrizione nel registro degli indagati. Gli viene contestata una spesa di appena duemila euro in tre anni, fatta da deputato regionale. Sulle spese, giudicate irregolari, Faraone friferisce di avere dato spiegazioni esaustive. Alla domanda del conduttore, Gianni, che gli chiedeva se avesse intenzione di dimettersi o fosse corretta la richiesta di dimettersi dopo il caso Lupi, ha risposto che la questione è surreale, in considerazione delle ragioni della sua iscrizione nel registro degli indagati.
ITALIA UNITA: DOMENICA L’INAUGURAZIONE DEL CIRCOLO PD DI OTTAWA
OTTAWA - Si costituirà ufficialmente domenica prossima “Italia Unita” Circolo Pd di Ottawa. Appuntamento alle 13 nel Centro “Villa Marconi” per l’assemblea costitutiva del Circolo. In apertura dei lavori sono previsti gli interventi di saluto di Antonio Giannetti, Mario Marra, segretario nazionale del Pd in Canada, e di Gino Bucchino, deputato democratico nelle ultime due legislature. Seguirà la dichiarazione di apertura del Circolo di Ottawa del PD, il dibattito e le operazioni di voto per scegliere gli Organi Direttivi e Costituenti del Circolo. Chiuderà i lavori Antonio Giannetti. (aise)
70° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI TREUENBRIETZEN: A BERLINO LA COMMEMORAZIONE DELL’AMBASCIATA
BERLINO - La sera del 21 aprile 1945, l’arrivo di truppe sovietiche e la fuga dei guardiani comportò l´apertura dei Campi di Lavoro della zona di Treuenbrietzen, cittadina situata a 70 chilometri a sud ovest di Berlino, destinati ai prigionieri di guerra ed ai lavoratori forzati di diverse nazionalità, impiegati nelle aziende Kopp & Co e Dr. Kroeber & Sohn. Il 23 aprile però, dopo che le truppe sovietiche proseguirono la loro avanzata, un reparto militare tedesco separò gli internati militari italiani dal resto dei prigionieri e li trucidò in una cava nei pressi della località di Weinbergen. Delle 127 vittime accertate, 111 poterono essere identificate. Domenica 26 aprile a partire dalle 10:30 avranno luogo, in concomitanza con la festa della Liberazione del 25 aprile ed organizzate dall'Ambasciata d´Italia a Berlino in collaborazione con il Comune di Treuenbrietzen, le commemorazioni del 70° anniversario. La celebrazione inizierà alla Rathausplatz Treuenbrietzen (Brandeburgo). (aise)
LIBERA BRUXELLES INVITA I CANDIDATI AL RINNOVO DEI COMITES AD ADERIRE ALLA CAMPAGNA “COMITES TRASPARENTE”
Trasparenza, impegno nella lotta alla corruzione, condivisione delle ragioni del proprio impegno sono i requisiti chiesti agli aderenti all’iniziativa BRUXELLES – Libera Bruxelles, il primo presidio belga di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” invita i candidati al rinnovo dei Comites di Bruxelles, Brabante e Fiandre ad aderire a una campagna di trasparenza degli organismi rappresentativi della collettività italiana a Bruxelles. L’iniziativa si chiama “Comites Trasparente” ed è ispirata alla campagna “Riparte il Futuro” promossa da Libera e Gruppo Abele, finalizzata ad un cambiamento urgente della vita politica della nostra società. “Pur non avendo poteri decisionali, i Comites godono di poteri fondamentali di consultazione e controllo – si legge nella nota informativa della campagna, che rileva come il rinnovo rappresenti un importante inizio “per un organo rappresentativo pubblico trasparente, attivo e consapevole delle proprie responsabilità nei riguardi dei cittadini italiani all’estero”. Al candidato, attraverso il modulo di adesione, viene richiesto di essere “trasparente, impegnato nella lotta contro la corruzione e di condividere con i cittadini italiani all’estero le ragioni del suo impegno”. Fondata nel dicembre 2013 Libera Bruxelles è il primo presidio belga di Libera, ed composta da attivisti che lavorano su base volontaria per “aumentare la consapevolezza del carattere transnazionale della criminalità organizzata, per far progredire la comprensione di questo fenomeno in Belgio e in Europa, combattere ogni forma di corruzione e promuovere una cultura della legalità”. Per informazioni: https://www.facebook.com/LiberaBruxelles. (Inform)