CGIE/ ASSOCIAZIONI: ISCRIZIONI ALL’ALBO ENTRO IL 7 MAGGIO ROMA - Dopo i Comites, gli italiani all’estero dovranno eleggere il nuovo Cgie. Ad eleggere il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero sarà, per ciascun Paese, un’assemblea formata dai componenti dei Comites e da rappresentanti delle associazioni. Ma non tutte. Possono partecipare al voto solo le associazione che, costituite da almeno 5 anni, si siano iscritte nell’apposito albo consolare entro il prossimo 7 maggio, data confermata all’Aise dall’Ufficio I della Dgit del Ministero degli esteri. L’iscrizione all’albo è prevista dal secondo comma dell’articolo 13 della legge istitutiva del Cgie – modificato dal D.P.R. 329/98, che recita: “le associazioni i cui rappresentanti possono essere designati come membri dell’Assemblea, devono essere iscritte in apposito registro presso la Rappresentanza diplomatica o consolare, da cui risultino la data di costituzione, le finalità statutarie, il capitale sociale e i nominativi dei rappresentanti legali. Esse devono essere operanti nel Paese da almeno 5 anni - art. 7, comma 1”. L’articolo 14, invece, stabilisce che “nei Paesi in cui non sono costituiti i COMITES, le associazioni delle comunità italiane ivi operanti da almeno cinque anni propongono, alla rispettiva Rappresentanza diplomatica, un numero di nominativi doppio di quello previsto nella tabella allegata alla presente legge per la scelta definitiva dei membri del CGIE assegnati a quel determinato Paese in conformità a quanto previsto dall’articolo 4, comma 4”. L’assemblea che in ogni Paese eleggerà i propri consiglieri deve riunirsi “entro un termine di quattro mesi dall’insediamento dei comitati degli italiani all’estero ed è convocata dal Capo della Rappresentanza diplomatica con un preavviso di almeno venti giorni”. (aise)
 
SCUOLE ITALIANE ALL'ESTERO: LA FARNESINA CONVOCA I SINDACATI
 
ROMA - È stata convocata il 23 aprile alla Farnesina una riunione con le organizzazioni sindacali sulle questioni della mobilità estero su estero, sulle nomine dall’Italia a seguito dei rientri a domanda e sulla costituzione delle graduatorie per le supplenze all’estero. A darne notizia è la FLC CGIL: “finalmente si potrà discutere di alcuni nodi fondamentali e urgenti per le istituzioni scolastiche italiane all’estero, nell’interesse sia del personale già coinvolto sia di quello che legittimamente aspira all’incarico”, si legge in una nota del sindacato. Quanto al decreto sul contingente dei docenti all’estero che “alcuni sindacati hanno già pubblicato sui propri siti”, la FLC CGIL sostiene che si tratta di un “documento ancora non ufficiale in quanto ancora non registrato alla corte dei conti: il MAECI procede con il controllo documenti delle persone potenzialmente nominabili, ma l'esatto numero delle nomine dall'Italia non è ancora stato definito e le sedi disponibili si conosceranno solo quando uscirà il rende noto con l'elenco definitivo”. (aise)
 
ÉRASME ET L'EUROPE: CARLO OSSOLA A BRUXELLES CON L’IIC
 
(edizione italiana “Erasmo nel notturno d’Europa”). L’incontro, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con la Maison d’Érasme – che lo ospiterà a partire dalle 19 – e il Musée de la Littérature di Bruxelles, sarà animato da Marie-France Renard. Erasmo era stato già soprannominato il precettore dell’Europa, in questo libro si potrebbe dire che è l'Europa stessa. Carlo Ossola analizza il sostenitore della tolleranza e della libertà di coscienza, l'autore di una satira sugli usi e costumi del tempo, il traduttore del Nuovo Testamento, lo studioso che ha dato all’Europa intera un respiro essenziale per ripensare al cristianesimo e alla letteratura. È risaputo quanto i suoi amici ed i suoi seguaci siano stati perseguitati per diffondere le sue idee in tutto l'Occidente, ma sappiamo anche che da questa coscienza critica nascerà il mondo moderno. Nel corso dei secoli, Carlo Ossola ci porta al XX secolo, alle indimenticabili testimonianze di Johan Huizinga, Stefan Zweig e Marcel Bataillon. I giorni seguenti alla presentazione - 21-22 e 23 aprile - Carlo Ossola terrà una serie di lezioni a l'Académie Royale de Belgique. (aise)
 
IL PORTOGALLO RITIRA LA CANDIDATURA PER OSPITARE LA RYDER CUP 2022 DI GOLF
 
Il Portogallo ha ritirato la candidatura per ospitare l’edizione 2022 della Ryder Cup di golf, lo ha annunciato il presidente della federazione golfistica portoghese Manuel Argellos. "La situazione economica contingente non ci permette di portare avanti la candidatura nel modo in cui vorremmo. Ciò ci ha indotti, nostro malgrado, ad attendere una nuova opportunità in futuro. Restiamo certi, comunque, che la Ryder Cup avrebbe potuto portare un grande impulso al movimento golfistico del nostro paese", spiega Argellos. Dopo l’uscita di scena del Portogallo, le nazioni ancora in corsa per l’assegnazione della Ryder Cup del 2022 sono: Austria, Germania, Italia e Spagna. Il progetto della Federazione Italiana Golf, che ha designato quale sede di gioco il percorso romano del Marco Simone Golf & Country Club, prosegue il suo iter dopo la visita ispettiva a Roma del Bid Management Team. Nata nel 1927, la Ryder Cup vede rinnovarsi ogni due anni la sfida Europa e Stati Uniti, la competizione viene assegnata alternativamente ogni due anni a una città europea o americana. L’edizione del 1997 in Spagna e quella che si disputerà nel 2018 in Francia rappresentano gli unici due casi europei in cui la Ryder Cup viene disputata al di fuori del Regno Unito. La diffusione capillare del golf nel mondo, 61 milioni di praticanti in oltre 120 nazioni, sommata alla presenza in campo dei più forti golfisti continentali, fanno della Ryder Cup un appuntamento unico. Per l’Italia e per Roma ospitare la Ryder Cup del 2022 costituirebbe un'opportunità unica considerato che per esposizione mediatica e indotto, pari a 500 milioni di euro secondo gli studi di Kpmg, la più importante manifestazione golfistica internazionale è il terzo evento sportivo al mondo dopo le Olimpiadi e la Coppa del Mondo di calcio.(fonte: adnkronos)
 
ENIT E L’OFFERTA TURISTICA ITALIANA PRESENTI IN KAZAKHSTAN ALLA FIERA KIFT
 
Roma - L’Enit per la prima volta in Kazakhstan. ?on l'obiettivo di rafforzare e consolidare i rapporti commerciali e istituzionali con gli interlocutori locali, l’ente per il turismo sarà alla quindicesima edizione della Fiera Kitf, in calendario presso il Centro Fieristico "Atakent" di Almaty, dal 22 al 24 aprile. Alla Kift, considerata la Borsa turistica internazionale più importante dell'Asia Centrale, è prevista la partecipazione di circa 500 espositori, provenienti da 38 paesi del mondo. L’offerta italiana sarà presente nello stand Enit dove esporranno i loro prodotti turistici l’Associazione dei Borghi più belli d’Italia e i rappresentanti del Comitato organizzativo di Expo2015. In agenda è stata già fissata la conferenza stampa di presentazione dell'offerta turistica italiana e di tutte le novità dei territori regionali, che sarà organizzata da Enit in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia ad Astana e l'Ice. Il Kazakhstan ha registrato negli ultimi vent'anni un tasso di crescita medio tra i più dinamici al mondo pari a circa l’8% e secondo soltanto alla Cina e al Qatar (periodo 1998 -2008). Il Paese asiatico ha un potenziale di turismo outgoing di alto livello verso l’Italia in costante crescita, soprattutto in termini di spesa turistica. Il numero di cittadini kazaki in grado di sostenere economicamente un viaggio in Italia, quantunque ancora limitato, registra un trend in salita grazie alla crescita economica del Paese trainata dalle esportazioni delle ingenti risorse di materie prime. Negli anni compresi tra 2008 e 2013 il numero di turisti in partenza verso l'estero è cresciuto dell'80% raggiungendo la cifra di 7,7 milioni di persone. L'Italia occupa una posizione di grande prestigio nella considerazione dell'opinione pubblica ed è ritenuta un Paese con un ottimo clima, ricco di monumenti culturali e storici. Molto apprezzati i prodotti del made in Italy e l'enogastronomia. (NoveColonne ATG)
 
EXPO: LA COMMISSIONE PROMUOVE IL DIBATTITO SCIENTIFICO SU COME NUTRIRE IL PIANETA
 
Bruxelles - La Commissione europea ha avviato una consultazione online sul ruolo che la scienza e l'innovazione possono avere per aiutare l'Unione europea a garantire cibo sano, nutriente, sufficiente e sostenibile a livello mondiale. La discussione è legata al tema al centro dell'esposizione universale di quest'anno (Expo Milano 2015) "Nutrire il pianeta, energia per la vita", il cui obiettivo è andare al di là delle attività culturali e avviare un vero dibattito politico su sicurezza alimentare a livello globale e sostenibilità. Il documento di discussione è stato presentato a Bruxelles da Tibor Navracsics, Commissario per l'Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport, che è anche responsabile del Centro comune di ricerca, e da Franz Fischler, presidente del comitato direttivo del programma scientifico dell'Ue per Expo 2015. Il commissario Navracsics ha dichiarato: "Nell'affrontare le sfide legate alla sicurezza alimentare e nutrizionale e alla sostenibilità il ruolo dell'Unione europea è centrale. Expo 2015 è per noi una grande opportunità, una vetrina per illustrare ciò che l'Ue sta già realizzando nel settore. Mi auguro serva anche a rivitalizzare il nostro impegno e a promuovere una maggiore collaborazione internazionale. Desidero esprimere il mio profondo apprezzamento per il lavoro del Centro comune di ricerca e sarò lieto di collaborare su questi temi con i miei colleghi, in particolare con i commissari responsabili per l'Agricoltura, la Salute, la Ricerca, l'Ambiente e lo Sviluppo". Il presidente Franz Fischler ha affermato: "Ritengo che scienza e innovazione siano fondamentali per garantire a tutti l'accesso a cibo sano e nutriente, prodotto in modo sostenibile. Ci siamo impegnati a fondo per garantire una dimensione scientifica forte di Expo 2015. Mi auguro che la consultazione e il documento di discussione possano orientare il dibattito a livello globale". La consultazione sarà la base del dibattito su un futuro programma di ricerca che sia in grado di contribuire ad affrontare le sfide globali della sicurezza alimentare e nutrizionale. Particolare attenzione sarà rivolta a quegli ambiti in cui le attività di ricerca dell'UeE possono incidere di più: ad esempio come migliorare la salute pubblica attraverso l'alimentazione, come incrementare la sicurezza e la qualità degli alimenti, come ridurre le perdite e gli sprechi alimentari, come rendere più sostenibile lo sviluppo rurale, come aumentare le rese in agricoltura mediante un'intensificazione sostenibile e infine come migliorare la comprensione dei mercati alimentari e accrescere l'accesso della popolazione al cibo in tutto il mondo. La consultazione è accessibile online fino al primo settembre, data entro la quale tutti i soggetti interessati potranno far pervenire il loro contributo. I risultati della consultazione saranno pubblicati il 15 ottobre, alla vigilia della Giornata mondiale dell'alimentazione e contribuiranno a definire l'eredità dell'Ue per Expo 2015. Integreranno il programma scientifico del padiglione Ue a Expo 2015, che vedrà riuniti esperti e responsabili politici di tutto il mondo. (NoveColonne ATG)