VENEZUELA: UN VELO DI SILENZIO COPRE IL DRAMMA DEL VENEZUELA Lo so che il dramma in Venezuela sembra molto lontano geograficamente ma nella pratica ha molte situazioni che stupirebbero gli italiani. Esistono molte forme di conoscere meglio come siamo messi veramente in Italia, seguendo solo un po come si sta rapportando con il Venezuela specialmente da febbraio del 2014. Giornalisti venezuelani con proibizione di uscire dal Paese e regime di presentazione da più di un anno per la stampa indipendente; prigionieri politici tra studenti, anziani ed oppositori politici, mancano le medicine per tumore, diabete, ecc, e lunghe file (4 o 5 ore o un'intera giornata) e psicoterrorismo (criminalità, persecuzioni, sequestri...) Lo scorso 30 maggio i venezuelani a protestare (la più grande protesta degli ultimi tempi, IMPRESSIONANTE!!!) Intanto La stampa italiana NON NE PARLA, e la comunità italo venezuelana ed italiana all'estero si chiede perchè ITALIA e FRANCIA sono così silenziosi....
 
INSIEME PIÙ FORTI DELLA SCLEROSI MULTIPLA LA PERSONA CON SM AL CENTRO E LE CURE INTEGRATE
 
Sabato 6 giugno 2015 - Hotel San Michele - Caltanissetta "Insieme più forti della sclerosi multipla". È questo il titolo del convegno regionale che avrà luogo sabato 6 giugno con inizio alle 10.00 all'hotel San Michele di Caltanissetta. Un incontro, previsto l'arrivo di centinaia di persone da tutta la Sicilia, che si soffermerà su alcuni aspetti scientifici, come i nuovi trattamenti e le cure integrate, e sull'assistenza alla persona con sclerosi multipla in Sicilia. Sarà il presidente del coordinamento regionale Aism Sicilia, Angelo La Via, a porre l'attenzione sulla carta dei diritti delle persone con sm e sulla nuova agenda dell'AISM in Italia. "Nel 2014 - ha detto il presidente AISM Sicilia Angelo La Via - abbiamo chiesto di firmare la carta dei diritti delle oltre 75.000 persone con sm d'Italia e riconoscere i diritti come premessa per un'assunzione di impegni concreti da parte di tutti. Oggi nasce l'agenda della sclerosi multipla 2015-2020 per migliorare la condizione di vita delle persone con sm. Parliamo di percorsi personalizzati, di presa in carico e di cura in ogni fase della malattia. Abbiamo un dialogo continuo e proficuo con l'assessore Borsellino, che ha permesso alla Regione Siciliana di essere la prima in Italia ad applicare il pdta (percorso diagnostico terapeutico assistito) che garantisce alle seimila persone con sm in Sicilia lo stesso trattamento". E' bene ricordare che ci sono 200 nuovi casi all'anno. Interverrà l'assessore regionale alle attività produttive della Regione Siciliana, Linda Vancheri, testimonial di Aism in Sicilia. Sull'importanza della rete si soffermeranno l'assessore alla salute della Regione Siciliana, Lucia Borsellino, e Michele Vecchio dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta. La sessione scientifica sarà introdotta dal Placido Bramanti dell'Istituto neurolesi "Bonino Pulejo" di Messina e vedrà gli interventi di Gianluigi Mancardi della Seconda Clinica neurologia dell'università di Genova e di Mario Alberto Battaglia, presidente della FISM. Quindi nella seconda sessione i neurologi risponderanno al movimento AISM. Risponderanno alle domande delle persone con sclerosi multipla Francesco Patti del Policlinico "Vittorio Emanuele" di Catania; Luigi Grimaldi dell'Istituto San Raffaele di Cefalù; Salvatore Cottone di Villa Sofia Cervello di Palermo e Giuseppe Salemi del Policlinico Giaccone di Palermo. Caltanissetta, 4 giugno 2015
 
OGGI ROMA RICORDA CON UNA TARGA IL SACRIFICIO DI ALLENDE E LA SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE NEGLI ANNI DELLA DITTATURA DI PINOCHET IN CILE
 
L’iniziativa, sostenuta da una sottoscrizione promossa tra i parlamentari dall’On. Fabio Porta, ha visto la presenza della Presidente del Cile Bachelet, del Sindaco di Roma Marino e dell’ex Presidente Napolitano. “Roma ricorda CHILE DEMOCRATICO organizzazione internazionale delle forze democratiche cilene in esilio che qui ebbe sede dal 1973 al 1988 dopo il colpo di Stato in Cile e la morte del Presidente Salvador Allende (11 settembre 1973)”: queste parole sono da oggi scritte sulla targa di marmo collocata sulla parete del palazzo di Via di Torre Argentina 21, a perenne ricordo di una delle pagine più drammatiche della storia dello scoro secolo ma anche di una straordinaria e lunga parentesi di solidarietà internazionale. Qualche mese fa un appello promosso dal deputato Fabio Porta e dalla senatrice Monica Cirinnà aveva chiesto al Sindaco di Roma la collocazione di questa targa in occasione della prossima visita a Roma della Presidente della Repubblica cilena Michelle Bachelet. Oggi il progetto si è concretizzato; la targa è stata scoperta alla presenza della Presidente del Cile, dell’ex Presidente della Repubblica italiana Napolitano e del Sindaco Marino. Tanti gli intervenuti, in rappresentanza della comunità cilena residente in Italia e di coloro che in quei lunghi anni di dittatura erano impegnati in prima fila nel nostro Paese per dare sostegno agli esiliati cileni e tenere alto il livello della solidarietà internazionale. “Sono grato al Sindaco Marino per aver risposto prontamente al nostro appello – ha dichiarato l’On. Fabio Porta – e particolarmente emozionato per aver preso parte alla bella e significativa di questa mattina; la democrazia e la libertà sono infatti valori che vanno alimentati ogni giorno con il nostro esempio concreto e la nostra testimonianza attiva – ha aggiunto il deputato eletto in America Meridionale – e a volte anche questi atti simbolici e rievocativi ci aiutano a non dimenticare e a trasmettere alle nuove generazioni il legato di migliaia di uomini e donne che hanno dato anche la loro vita per trasmetterci questi valori.”
 
RITORNO VOLONTARIO ASSISTITO: SI CHIUDE IL I CICLO DI PROGRAMMAZIONE DEL FONDO EUROPEO RIMPATRI - ESITI E SFIDE
 
ROMA - Con giugno 2015 si chiude il primo ciclo di programmazione del Fondo Solidarietà e Gestione dei Flussi Migratori che, in Italia, ha coinciso con la costruzione di un sistema per l’attuazione del Ritorno Volontario Assistito (RVA). Grazie all’istituzione del Fondo Europeo per i Rimpatri sotto la direzione e con il contributo del Ministero dell’Interno, nel corso dei sei anni di programmazione, è stato promosso un sistema di riferimento nazionale sul RVA attraverso la costituzione di una rete nazionale, la rete RIRVA (Rete Italiana per il Ritorno Volontario Assistito - NIRVA dal 2009 al 2012), e sono stati finanziati molteplici progetti di ritorno. Sul tema si terrà a Roma martedì 9 giugno dalle 9 alle 16.30 presso Spazio Europa un convegno promosso dal Consorzio Nazionale Idee in Rete, in partenariato con il CIR – Consiglio Italiano per i Rifugiati, GEA cooperativa sociale, OXFAM Italia, CNOAS – Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali e Fondazione ISMU. Il convegno ha l’obiettivo di fare un primo bilancio del Fondo Europeo Rimpatri e del ruolo giocato dalla Rete Italiana per il Ritorno Volontario Assistito nell’informazione sulla misura, nella creazione delle condizioni di accesso ai programmi di ritorno e nella costruzione di una cultura sul tema. Grazie a questo impegno, il ritorno volontario nel proprio Paese d’origine è divenuta un’opzione a cui sempre più migranti hanno fatto ricorso. Sono infatti sempre più i migranti che ritornano volontariamente nei loro Paesi di origine. Secondo i dati ISTAT con continuità dal 2009, circa 200mila migranti iscritti in anagrafe si cancellano mediamente all'anno (l’Istat ha segnalato 182.417 cancellazioni anagrafiche verso l'estero nel 2009, 208.199 nel 2010 e 142.455 dal 1° gennaio al 9 ottobre 2011, con un'ipotesi di 190mila per l'intero anno 2012 e di circa 200mila cancellazione per il 2013). I ritorni effettuati con l’assistenza e gli aiuti previsti dalla misura del Ritorno Volontario Assistito sono passati dai 228 effettuati nel 2009 ai 1015 del 2014 per un totale di 3.219 da giugno 2009 a giugno 2014. Questo significativo aumento del ricorso alla misura e dell’intenzione di accedervi da parte di cittadini di Paesi terzi è dovuto sia ad una maggior conoscenza dei servizi offerti dai programmi di ritorno, sia alla crisi economica che ha impedito a molti migranti di proseguire un positivo progetto migratorio in Italia. La Rete RIRVA rappresenta un prodotto importante del sistema di informazione e accesso alla misura: ne fanno parte 328 membri (che hanno aderito con accordi formalizzati) di cui 107, più del 33%, sono soggetti pubblici. Tra questi si contano 62 comuni, 15 consorzi di Comuni, 21 Province, 8 Regioni, 9 Aziende sanitarie e 2 Prefetture. La Rete, attraverso le figure di Focal Point Sovraregionali e Regionali e i suoi Punti Informativi e di Sensibilizzazione, ha favorito la diffusione della misura, coinvolgendo, solo quest’anno, quasi 1900 persone in 40 sessioni informative e più di 8mila migranti incontrati direttamente o indirettamente in oltre 80 luoghi di significativa aggregazione; ha preso in carico e assistito i migranti nella fase di pre-partenza (da luglio 2012 a Giugno 2013 i progetti di ritorno realizzati su segnalazioni dei Punti Informativi della Rete sono stati il 64% sul totale dei partenti, da Luglio 2013 a Giugno 2014 il 56,94%;); ha fatto emergere delle pratiche di lavoro territoriali, talvolta difformi tra loro, e avviato un primo dialogo tra enti segnalanti, Prefetture e Questure di riferimento, fondamentale ai fini di un buon impiego della misura. Quanto al contesto sociale ed economico, è indubbio che, nel corso degli ultimi anni, l’Italia ha assistito ad una trasformazione dei flussi migratori, con lo scoppio delle primavere arabe e dei conflitti in Medio Oriente e con l’accentuarsi della crisi economica. I cambiamenti intervenuti a livello nazionale e internazionale, uniti agli elementi raccolti in questi anni dalla Rete RIRVA, quale snodo di comunicazione tra migranti, territori ed enti attuatori, inducono ad aprire una riflessione sulle opportunità offerte dalla misura in vista della prossima programmazione, soprattutto in un’ottica di complementarietà con risorse e strumenti previsti in altri settori (previdenziale, socio-assistenziale, cooperazione allo sviluppo), con interventi messi in campo da Comuni e Regioni, con iniziative del terzo settore. (aise)
 
TOKYO: “L’INCANTO DELLE DONNE DEL MARE” NEGLI SCATTI DI FOSCO MARAINI
 
TOKYO - Chi dice Fosco Maraini dice un etnologo, un orientalista, un viaggiatore, uno scultore, uno scrittore e un poeta. E dice anche un artista che fece della fotografia “uno dei mezzi a sua disposizione per cogliere l’essenza di fatti, civiltà e persone”. Oggi è il Giappone a rendergli omaggio: da martedì 16 a martedì 30 giugno la Sala Esposizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo ospiterà, infatti, la mostra “L’incanto delle donne del mare” che raccoglie le 30 fotografie (tutte in bianco e nero) scattate in Giappone nel 1954 dal fotografo conosciuto anche per essere il padre della scrittrice Dacia Maraini. La prima permanenza in Giappone di Maraini - scomparso a Firenze l’8 giugno del 2004 - risale al 1939 ed è legata a una serie di studi sull’etnia Ainu. Rientrato in patria alla fine della guerra, Maraini torna in Giappone nel 1954 per svolgere una serie di ricerche e raccogliere una documentazione fotografica sulle donne “ama” nella zona di Hekura, nella penisola di Noto. Maraini con i suoi scatti ha raccontato la vita delle “ama” (che in giapponese significa “donne del mare” ): donne che si immergevano in apnea - per anche due minuti nelle acque gelide e su fondali profondi - in cerca di crostacei e molluschi. Le foto non illustrano solo il lavoro delle “ama” ma anche la vita di tutti i giorni e le tradizioni dei villaggi. (aise)