NUOVO TAVOLO INFRASTRUTTURE: MA LA FERROVIA NON E' UN'INFRASTRUTTURA? Abbiamo appreso che è stato costituito l'ennesimo tavolo sulle infrastrutture. Lo abbiamo appreso perché, come d'abitudine la CUB Trasporti non viene mai coinvolta in queste occasioni, pur essendo noto il suo impegno, la sua competenza e la sua rappresentatività nel settore ferroviario. Tuttavia, in questo caso, il mancato coinvolgimento della CUB non è un male, dato che quello che si va costituendo è l'ennesimo inutile comitato in cui politici provinciali e loro derivati si lamentano delle scelte dei loro leaders politici alla Regione o al Governo nazionale. Dura così da anni senza che si sia smosso nulla. Vogliamo tuttavia rimarcare come la cattiva abitudine di cancellare la ferrovia dal novero delle infrastrutture sia sintomatico di come vadano le cose in questo territorio. Non si parla di ferrovia non per scelta ma semplicemente perché l'infrastruttura più antica del Sud Est siciliano è completamente ignorata dalla classe politico-sindacale che governa il territorio, eccetto quando non viene tirata per i capelli dall'azione dei ferrovieri e dei comitati di cittadini e pendolari. Nota del Cub di Ragusa (ragusaoggi - di Redazione)
 
UNESCO: PARMA CANDIDATA CITTÀ CREATIVA PER LA GASTRONOMIA
 
ROMA - "Parma rappresenta nell'immaginario collettivo un esempio di quel saper fare agroalimentare italiano che tutto il mondo ci invidia. Siamo certi che nei prossimi mesi potremmo dimostrare ai valutatori dell'Unesco le qualità uniche dei prodotti tipici agro-alimentari di questa zona. È questo un altro modo per valorizzare a livello internazionale le nostre produzioni tipiche, a partire dal Parmigiano reggiano: penso sia anche uno degli strumenti più efficaci anche per contrastare l'Italian sounding, facendo comprendere al pubblico mondiale che dietro al nome di un prodotto, c'e una storia, c'è una identità culturale fatta anche del rispetto dell'ambiente e della terra, e sono queste le differenze che rendono unico il nostro agroalimentare". Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, commenta la decisione della Commissione nazionale italiana per l'Unesco che ha candidato Parma come 'Città creativa per la gastronomia' nella Lista Unesco delle città creative. Istituito nel 2004 dall'Unesco, il network delle città creative riunisce, ad oggi, 69 città di 32 Stati diversi. Per poter essere iscritti in questa lista, come città creativa per la Gastronomia, è necessario dimostrare di saper coniugare sviluppo sostenibile e rispetto delle tradizioni nel settore alimentare. Al momento sono iscritte 8 città creative per la Gastronomia, nessuna è italiana. Parma, dunque, è la prima candidatura italiana in questa lista. Il network delle città creative riunisce anche città creative per la Letteratura, per il Cinema, per la Musica, per l'artigianato e il saper fare, per i Media Arts e per il Design. Al momento l'Italia ha iscritto solo 3 città nella prestigiosa Lista dell'Unesco: Bologna per la musica, Fabriano per l'artigianato, Torino per il design. Con la candidatura da parte della Commissione italiana per l'Unesco, inizia ora il negoziato internazionale. L'esito della valutazione sarà reso pubblico l'11 dicembre 2015, nel corso dell'ultima tappa del negoziato a Parigi. (aise)
 
LE INIZIATIVE ORGANIZZATE A MONACO DI BAVIERA
 
MONACO - Tante come sempre le iniziative organizzate a Monaco di Baviera per la comunità locale. Tra queste oggi 18 luglio, dalle 10 alle 12, presso Bürgerhaus Consulenza per i connazionali. Organizza: Spazio Italia Ingolstad; alle 18, presso la Libreria ItalLIBRI Simona Morani presenta il suo nuovo romanzo "Quasi arzilli" (Giunti, 2015). Organizza: Libreria ItalLIBRI. Martedì 21 luglio, dalle 14, presso Rathaus (Ingolstadt) torna Consulenza per i connazionali, mentre mercoledì 22, dalle 19, presso Algovenhaus ci sarà l’Assemblea annuale e festa dell'associazione. Organizza: la Società Dante Alighieri - Comitato di Augsburg. (aise)
 
PENSIONI, DL E’ LEGGE: “RESTITUITI” 2 MILIARDI
 
(NoveColonne ATG) Roma - E' ufficiale la conversione in legge del decreto sulle pensioni, varato dal governo Renzi dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale del blocco delle indicizzazioni delle pensioni introdotto dalla riforma Fornero. Con il decreto, passato mercoledì 15 luglio in Senato con 145 voti a favore, non si rivalutano in realtà tutte le pensioni, ma solo quelle di importo superiore a tre volte il trattamento minimo Inps, relativamente agli anni 2012 e 2013; inoltre, il decreto riconosce solo una parte della perequazione, con quote variabili nel corso degli anni: poiché il ripristino della rivalutazione automatica avrebbe un impatto negativo sui saldi di finanza pubblica, e comporterebbe l'apertura di una procedura d'infrazione per deficit eccessivo il governo ha deciso di tutelare le pensioni più deboli. Tutti argomenti sui cui hanno battuto con forza le opposizioni, secondo le quali, per dirla con Paola Pelino di Forza Italia "sarebbe stato preferibile un esame più approfondito per delineare, con un approccio graduale, tempi e modi di restituzione a tutti del dovuto, contemperando le esigenze dei conti pubblici". La risposta della maggioranza è nelle parole in aula di Nicoletta Favero, del Pd, che ricorda come "questo decreto contiene ulteriori importanti misure, tra cui il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, pari a 1.020 milioni, e poi lo stanziamento di 700 milioni, con le stesse finalità per il 2015, quindi in tutto la partita sugli ammortizzatori è di 1720 milioni. Poi ci sono i 70 milioni per i contratti di solidarietà. E' dunque un decreto tutto a sostegno dei lavoratori e dei pensionati". Numeri che non convincono il Movimento 5 Stelle: "Passerà alla storia come il 'decreto elemosina' - dicono all'unisono i membri della Commissione Lavoro del Senato - : dei circa 17,6 miliardi di euro che sono stati sottratti indebitamente ai pensionati, il governo ne restituirà soltanto circa 2 miliardi, disattendendo la sentenza della Corte Costituzionale del maggio scorso e rischiando una futura sentenza di incostituzionalità".
 
COOPERAZIONE ITALIA-FRANCIA: VALORIZZARE LA GREEN E BLU ECONOMY ATTRAVERSO IL TURISMO
 
(NoveColonne ATG) Pisa - Valorizzare l'economia verde e del mare nell'area di cooperazione Italia-Francia attraverso la promozione del turismo sostenibile e innovativo. E' questo l'obiettivo del progetto europeo "Appui aux Réseaux Touristiques Transfrontaliers (ART2)" al quale partecipa come unico partner accademico il dipartimento di Economia Management dell'Università di Pisa con un gruppo di ricerca composto dai professori Daniele Dalli e Angela Tarabella e dai dottori Iacopo Cavallini e Barbara Burchi. "Il nostro compito – ha spiegato Iacopo Cavallini, responsabile di ART2 per l'Ateneo pisano – è stato di mappare le competenze scientifiche presenti nell'area interessata, ovvero Toscana, Liguria, Sardegna e Corsica, e di aprire un canale fra mondo della ricerca e operatori turistici attraverso un'attività di animazione fatta di incontri e focus group". Lo studio ha coinvolto tutte le principali tipologie di turismo, da quello balneare, ambientale, naturalistico, culturale sino a quello religioso, enogastronomico, o congressuale allo scopo di integrare le aree marittime, costiere e interne di tutto il territorio interessato. "L'idea è di valorizzare le diverse filiere del turismo secondo logiche di sostenibilità ed inclusione sociale – ha aggiunto Iacopo Cavallini – e il progetto ART2, che arriverà a conclusione nei prossimi mesi, servirà proprio per porre le basi del nuovo programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020". Oltre all'Università di Pisa, i partner di ART2 sono la Camera di Commercio di Livorno, il Centro Ligure di Produttività della CCIAA di Genova, Innolabs Srl, la Camera di Commercio dell'Alta Corsica, la Provincia di Sassari.
 
RIPRENDE ALLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI L’ESAME DELLA RIFORMA DELLA LEGGE SULLA CITTADINANZA ITALIANA
 
Le relatrici Marilena Fabbri (Pd) e Annagrazia Calabria (Fi) concorderanno un testo unificato da sottoporre alla Commissione come testo base ROMA – Nell’ambito dell’esame del provvedimento di riforma della legge in materia di cittadinanza italiana (n.91 del 5 febbraio 1992) alla Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati sono state assegnate anche la proposta di legge sul tema presentata da Angela Fucsia Fitzgerald Nissoli, deputata di Pi eletta nella ripartizione America settentrionale e centrale, e quella di Elena Centemero (Fi). A segnalarlo è Roberta Agostini, in qualità di presidente della Commissione, che rileva anche la conclusione delle audizioni svolte nell’ambito dell’indagine conoscitiva deliberata in proposito dalla Commissione. Per il prosieguo dell’esame le relatrici Marilena Fabbri (Pd) e Annagrazia Calabria (Fi) concorderanno un testo unificato da sottoporre alla Commissione come testo base per la riforma. (Inform)