“IL CANADA E L’ITALIA IN UN CONTESTO DI LIBERO SCAMBIO”: L’EX PREMEIR CHAREST ALL’AMBASCIATA D’ITALIA OTTAWA - Il 6 ottobre scorso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia ad Ottawa Gian Lorenzo Cornado ha ospitato una conferenza di Jean Charest, ex Primo Ministro del Quebec, dal titolo “Il Canada e l’Italia in un contesto di libero scambio”. L’evento è stato organizzato dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione con due prestigiosi atenei di Montreal, l’Ecole des Hautes Etudes Commerciales (HEC) e l’Ecole Polytechnique. Jean Charest, Primo Ministro del Quebec dal 2003 al 2012 e Ministro Federale nel Gabinetto Mulroney nei primi anni ’90, è stato testimone di un momento storico particolarmente significativo, quello della finalizzazione del NAFTA, ed è stato tra i primi sostenitori dell’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada (CETA), rappresentando il Quebec nei relativi negoziati. Nel suo saluto introduttivo, l’Ambasciatore Cornado ha sottolineato la fruttuosità delle relazioni economiche bilaterali che uniscono il Canada all’Italia, nel quadro di un rapporto con l’Unione Europea che ha avuto il suo coronamento con la finalizzazione del CETA, nel settembre 2014, proprio a Ottawa, in occasione del Vertice Ue-Canada. Di fronte ad un pubblico di oltre cento persone, composto da autorità, studenti, ricercatori e diplomati dell’HEC e dell’Ecole Polytechnique, Jean Charest ha illustrato le linee direttrici delle relazioni economiche internazionali del Canada, l’attuale panorama degli accordi commerciali preferenziali (arricchito ora dalla raggiunta finalizzazione della Trade Pacific Partnership) e si è soffermato poi sulle varie fasi del negoziato CETA, suscitando notevole apprezzamento tra i presenti. Il CETA prevede la liberalizzazione pressoché totale delle linee tariffarie (il 100% sui beni industriali; la liberalizzazione nel settore dei servizi (accesso in settori chiave del mercato dei servizi finanziari, poste, telecomunicazioni, energia e trasporti marittimi);un quadro di riferimento per il mutuo riconoscimento delle qualifiche professionali (architetti, ingegneri, consulenti contabili); un trattamento privilegiato per gli investimenti europei; l’accesso per le imprese europee alle gare e appalti pubblici canadesi gestiti a tutti i livelli: federale, provinciale, territoriale e municipale (novità di assoluto rilievo, senza precedenti nell’ambito degli accordi di libero scambio); il riconoscimento di 145 Indicazioni Geografiche europee (tra cui alcuni marchi di eccellenza della nostra industria agroalimentare). (aise)
GENTILONI ALL’ASSEMBLEA GENERALE E CONFERENZA ANNUALE DELLA EURO-MEDITERRANEAN STUDY COMMISSION
ROMA - Il Ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha partecipato all’Assemblea Generale e Conferenza annuale della Euro-Mediterranean Study Commission (EuroMeSCo), organizzata a Milano in collaborazione con l’ISPI e con l’IEMed di Barcellona. L’EuroMeSCo, istituita nel 1996 nel solco del processo di Barcellona, riunisce i 100 maggiori centri studi di politica e sicurezza dell’area euro-mediterranea. La riunione di quest’anno, dal titolo “Reviewing the Euro-Mediterranean Relations” esamina le dinamiche che hanno determinato successi e fallimenti nelle relazioni euro-mediterranee negli ultimi 20 anni, e analizza le prospettive future, individuando politiche e strumenti che la UE dovrebbe adottare per rispondere efficacemente alle nuove sfide nella regione. Nel suo intervento, Gentiloni ha confermato la “centralità del Mediterraneo per l’Italia e il nostro interesse strategico alla stabilità e alla prosperità della regione”, sottolineando il “ruolo “centrale che l’Italia ha avuto nel porre la necessità di una strategia comune per il Mediterraneo al centro dell’agenda europea. L’Italia “crede nell’importante contributo” che i formati di dialogo euro-mediterranei, tra cui l’UpM, possono dare ad una maggiore collaborazione fra le due sponde del Mediterraneo. I lavori di EurMeSCo proseguiranno domnai, 9 ottobre. Nelle conclusioni l’intervento, tra gli altri, del Segretario Generale dell’Unione per il Mediterraneo (UpM) Sijiilmassi. (aise)
“MARCHIGIANI EN BAHÍA BLANCA”: IL LIBRO DI MORELLI, MONTECCHIARI E MIRAVALLES IN MUNICIPIO
BAHIA BLANCA -Il prossimo 16 ottobre il Salone d’onore - “Salon Blanco” - del municipio di Bahia Blanca ospiterà la presentazione del libro “Marchigiani en Bahía Blanca”, delle autrici Marta Morelli, Bruna Montecchiari ed Ana Miravalles. La manifestazione, spiega il Consolato generale, è inserita nel programma delle manifestazioni per il 25° anniversario della fondazione del Centro Marchigiano di Bahia Blanca, ed è inclusa nell’ambito delle manifestazioni promosse per la Settimana della Lingua italiana di Bahia Blanca. (aise) EMIGRAZIONE: SOS CONSOLI ONORARI, RIVEDERE LA LEGISLAZIONE Roma - Ripensare la legislazione relativa ai consoli onorari. E concedere loro, soprattutto, quelle agevolazioni di cui già godono i consoli di carriera “non certo in un’ottica di privilegio, ma puramente funzionalista”: è quello che hanno chiesto i rappresentanti della Federazione Nazionale dei Consoli (Fenco) in occasione dell’audizione dei giorni scorsi presso la Commissione Esteri della Camera,, nell'ambito di una indagine conoscitiva sulle priorità strategiche regionali e di sicurezza della politica estera dell'Italia, anche in vista della nuova strategia di sicurezza dell'Unione europea. Il vicepresidente del Fenc,Gianvico Camisasca, ha ricordato ai presenti che “i rapporti consolari ancora si basano sulla convenzione di Vienna, in gran parte superata dagli eventi. L’aumento del numero dei consoli onorari a discapito di quelli di carriera, impone una revisione che siamo consapevoli richieda tempi lunghi, ma intanto gli Stati potrebbero basarsi su criteri di reciprocità”. Una riflessione condivisa anche da Gennaro Famiglietti, console onorario in Bulgaria e responsabile delle relazioni istituzionali di Fenco: “La figura del console di carriera si sta affievolendo, c’è l’obbligo per il legislatore di riflettere sulla figura del console onorario, che ha funzioni analoghe, e che svolge un’attività di servizio che arricchisce, che agevola i rapporti internazionali, sempre e soltanto a titolo gratuito”. La richiesta è che, tra le altre cose, i consoli onorari possano beneficiare di targhe consolari, passaporti diplomatici, “strumenti che renderebbero più rapide ed operative le funzioni”, ma corsi di aggiornamento e orientamento. Il tutto, appunto, “in ottica funzionalista e non di privilegio, senza gravare, è bene dirlo, sui contribuenti italiani”. Il console onorario, giova ricordarlo, è di norma una personalità di spicco del mondo imprenditoriale, accademico, e del libero professionismo, cui il prestigio di cui gode nelle realtà locali rende naturale l’esercizio di quell’azione di “public diplomacy” svolta a titolo puramente volontario e gratuito. L’Università Bocconi di Milano, su commissione della Fenco, ha steso tra l’altro un bilancio di responsabilità sociale dei consoli, una indagine che rivela come, ha spiegato il professore Alessandro Recla, “il console onorario è particolarmente importante in alcune aree che non possono essere coperte completamente dai consoli di carriera, e si occupa soprattutto di legalizzazione di atti per cittadini italiani e pratiche anagrafiche, legalizzazione di atti per società italiane, restituzione di documenti rubati e ospedalizzazione, promozione economica culturale e turistica, e che spesso godono come unico beneficio di quelli concessi ai consoli di carriera, dell’accesso alle zone a traffico limitato. (NoveColonne ATG)
BUONE PRATICHE PER I CITTADINI EUROPEI, IN MOLISE MEETING DEL PROGETTO TESLA
Campobasso - Si svolgerà nella città di Larino, l'8 e il 9 ottobre prossimi, il meeting europeo del progetto Tesla. Il progetto, finanziato dall'Unione europea nell'ambito del programma di cooperazione a bandi diretti "Europa per i cittadini" edi cui la Regione Molise è partner, ha come obiettivo lo scambio di buone pratiche sulla multilevel governance, in particolar modo con i paesi dei Balcani. All'evento prenderanno parte, oltre alle rappresentanze locali, esperti e professionisti di Italia, Spagna, Portogallo, Repubblica di Macedonia, Cipro, Romania ed Estonia. Particolare attenzione sarà data alle esperienze maturate in altri progetti di cooperazione e soprattutto all'expertise della Regione Molise nell'area dei Balcani. Verranno analizzati casi studio riguardanti sviluppo di turismo e cultura, esperienze di dialogo sociale nella cooperazione internazionale, piani di promozione di impiego a livello locale ed esempi di governance multilivel (NoveColonne ATG)
EMIGRAZIONE, MEDIA PARTNERSHIP TRA RAI ITALIA E LA NIAF
Roma - Rai Italia e la NIAF, la National Italian American Foundation, hanno siglato un accordo di Media Partnership per il 40° anniversario della stessa fondazione. La NIAF è la maggiore associazione che rappresenta e tutela gli oltre 20 milioni di cittadini italo-americani che vivono negli USA, con l’obiettivo di mantenere vivo il legame con le loro tradizioni storiche e culturali, anche attraverso l’istituzione di fondi e borse di studio, nonché di celebrare il contributo che, nei decenni, gli italiani hanno apportato alla storia americana. In particolare, il 2015 segna il 40° anniversario della NIAF, che culminerà nel tradizionale gala che, come ogni anno, si terrà a Washington dal 16 al 18 ottobre prossimi, nel corso del quale, tra gli altri, verranno insigniti di un riconoscimento per la loro attività Sergio Marchionne, la cantante Connie Francis e il deputato Amato Berardi. A proposito della Media Partnership con Rai Italia, il Presidente della NIAF, John M. Viola, - come si legge in una nota - ha dichiarato: “È un onore per la nostra Fondazione avere un partner che gode della notorietà a livello planetario di Rai Italia, specialmente in occasione del weekend del gala per il nostro 40° anniversario. Sia la NIAF che Rai Italia condividono la consapevolezza di quanto sia importante la diaspora italiana per il futuro dell’Italia: si tratta di quasi 100 milioni di italiani sparsi nel mondo, cui sia la NIAF che Rai Italia si rivolgono quotidianamente”. Rai Italia è il canale della Rai per gli italiani nel mondo, che raggiunge oltre 31 milioni di abitazioni in quattro continenti. A partire dal 2013, accanto alla programmazione del meglio delle reti Rai, il canale ha avviato la produzione di programmi specificamente progettati per le nostre comunità all’estero. Dice il Direttore di Rai Italia, Piero A. Corsini: “Rai Italia condivide con la NIAF l’obiettivo di rivolgersi a tutte le tipologie di italiani nel mondo. Non solo dunque quanti vivono ormai da decenni lontani dal proprio Paese, ma anche i loro discendenti e coloro che si trovino all’estero per periodi di tempo più o meno limitati. Il nostro lavoro quotidiano è mantenere vivo il legame con il Paese d’origine, raccontare i mille volti e le infinite storie delle nostre comunità sparse nei quattro continenti, ricordare a tutti quali meraviglie e quali opportunità l’Italia abbia da offrire”. Nel corso dell’evento a Washington, sarà proiettato il filmato Il viaggio dell’altra Italia, realizzato da Rai Italia con la regia di Luigi M. Perotti, un itinerario nei musei dell’emigrazione italiana da Halifax (Canada) a Buenos Aires, da Melbourne a Ellis Island (New York), fino al Museo dell’Emigrazione al Vittoriano di Roma. (NoveColonne ATG)