CONTO ALLA ROVESCIA PER IL BOCUSE D’OR: AD ALBA IL PIÙ IMPORTANTE CONCORSO INTERNAZIONALE DI CUCINA DEL MONDO ALBA - Mancano pochi giorni alla selezione italiana del Bocuse d’Or, il più importante concorso internazionale di cucina del mondo. Ad Alba nei giorni di domenica 31 gennaio e lunedì 1° febbraio 2016 si svolgeranno le selezioni per definire lo Chef e il Team, che rappresenteranno l’Italia a Budapest per le semifinali e poi, in caso di vittoria, nella finalissima di Lione del gennaio 2017. Per due giorni i candidati italiani si cimenteranno nella preparazione di due ricette, una di pesce e una di carne e saranno selezionati da un team comprendente Luigi Cremona e Giancarlo Perbellini. La lista aggiornata dei 12 concorrenti annovera Marco Acquaroli, Lorenzo Alessio, Riccardo Basetti, Debora Fantini, Francesco Gotti, Andrea Alfieri, Daniele Lippi, Giovanni Lorusso, Michelangelo Mammoliti, Leonardo Marongiu, Stefano Paganini e Giuseppe Raciti. La due giorni si svolgerà nella splendida città di Alba, nelle sale del Teatro Sociale “G. Busca”, in Piazza Vittorio Veneto 3, domenica 31 gennaio dalle ore 10:00 alle ore 20:00 e lunedì 1 febbraio dalle ore 10:00 alle ore 17:00. Nelle vicinanze sarà allestita l’isola degli chef, con i 4 box della gara, da dove si partirà per un percorso di visita e collegamento video con l’interno del teatro. Sul palcoscenico del teatro si alterneranno le diverse giurie composte dai migliori chef stellati d’Italia. Insieme a Giancarlo Perbellini, presidente del Concorso, ci saranno Enrico Crippa, presidente di giuria, Luigi Cremona, coordinatore della competizione e come ospite d’onore Orian Johannessen, ultimo vincitore del Bocuse d’Or. L’evento si svolge in collaborazione con la Città di Alba, la Regione Piemonte e l’Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero, che ha messo a disposizione le sue meravigliose sale ottocentesche per la manifestazione. (aise)
A BOSTON IL SEMINARIO PRATICO DI PIB E CONSOLATO
BOSTON -Un incontro informativo per spiegare tutto quello che c’è da sapere su l’acquisto di case e locali commerciali negli Stati Uniti. Questa l’iniziativa promossa dall’associazione dei Professionisti Italiani a Boston (Pib) in collaborazione con il Consolato generale ieri, 25 gennaio. Relatori al seminario pratico – in programma dalle 18.30 nella sede del Consolato – saranno Noel Di Carlo, partner di "Warshaw, DiCarlo & Associates" e Chiara Urbani LaPlume, fondatrice di "LaPlume Law". (aise)
CENTENARIO GRANDE GUERRA: A UDINE UN ORIGINALE CORSO DI FORMAZIONE ALLA PACE
UDINE - Per giungere alla pace è necessario educare alla pace affinché ogni bambino, ogni bambina, ogni ragazza, ogni ragazzo possa diventare costruttore e operatore di pace. Educare alla pace è responsabilità di tutti ma la scuola ha una responsabilità speciale. Cosa deve fare la scuola davanti alle grandi sfide del nostro tempo? Come preparare i nostri giovani a vivere responsabilmente in un mondo sempre più globalizzato, interconnesso e interdipendente? Come aiutarli a fronteggiare guerre, terrorismo, migrazioni, cambiamento climatico, globalizzazione, crisi economica... Quali conoscenze, capacità e atteggiamenti devono acquisire? Per rispondere a queste domande, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Coordinamento Nazionale e regionale degli Enti Locali per la pace e i Diritti Umani e la Tavola della pace, hanno deciso di organizzare il primo Programma regionale di formazione del personale docente del Friuli Venezia Giulia denominato “La pace s’insegna e si impara”. Il programma consentirà al personale docente delle scuole primarie e secondarie ma anche agli amministratori locali e agli operatori sociali interessati, di acquisire le conoscenze e le competenze relative all’educazione alla pace Il Programma prenderà avvio domani, lunedì 25 gennaio, con un Seminario regionale che si terrà a Udine presso il Palazzo comunale (Piazza Libertà) dalle 9.00 alle 18.00. Al seminario interverranno tra gli altri: Furio Honsell, Sindaco di Udine, Loredana Panariti, Assessore all’Istruzione della Regione Friuli Venezia Giulia, Pietro Biasiol, Direttore Ufficio Scolastico R FVG, Federico Pirone, Presidente del Coordinamento FVG Enti Locali per la pace e i diritti umani, Don Pierluigi Di Piazza, Fondatore del Centro Balducci di Zugliano, Aluisi Tosolini, Dirigente Scolastico, e Flavio Lotti, Direttore Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani. (aise)
RICEVIOAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO IL SEGUENTE Comunicato Stampa
IERI LUNEDI' 25 GENNAIO A BARCELLONA POZZO DI GOTTO (ME) PRENDERA' IL VIA LA MANIFESTAZIONE "DALLA MEMORIA DELLA SHOAH, LA SFIDA PER LA PACE", ORGANIZZATA PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA PREVISTO UN DIALOGO TRA IMPORTANTI RAPPRESENTANTI DI DIVERSE RELIGIONI. INTERVENTI DELL’ARCIPRETE SANTO COLOSI, IL RABBINO STEFANO DI MAURO E L’IMAM MOHAMED YAHIAOUI INTERESSANTI L' INSTALLAZIONE ARTISTICA REALIZZATA DAL VIVO DAL MAESTRO DIMITRI SALONIA E DAGLI ALTRI ARTISTI DELLA SCUOLA COLORISTICA SICILIANA E LA MOSTRA DI GIORGIO SPECIALE SULLE TRE PIU DIFFUSE RELIGIONI MONOTEISTE.
La sezione di Barcellona Pozzo di Gotto della Fidapa in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio organizza oggi lunedì 25 gennaio una serie di eventi in occasione della Giornata della Memoria, dal titolo “Dalla memoria della Shoah, la sfida per la Pace”. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, ricorderà la Shoah e diffonderà la cultura della Pace. L'iniziativa, che vedrà la partecipazione di importanti rappresentanti delle fedi monoteiste (Cristianesimo, Islam e Ebraismo) e di artisti di fama internazionale, cercherà di mostrare, attraverso le testimonianze dirette, le usanze, l'Arte e la fotografia, l'importanza del dialogo e del rispetto reciproco tra diverse religioni. Sarà occasione di riflessione e crescita morale e culturale attraverso due incontri, una mostra, una degustazione ed un entusiasmante tavola rotonda con rappresentanti delle tre delle religioni più diffuse al mondo. Il programma della giornata prevede un primo appuntamento alle 9 nei locali del Teatro “V. Currò” dell’Oratorio Salesiano, dove esponenti della Fidapa, della Comunità di Sant’Egidio introdurranno l’incontro tra gli studenti delle classi IV delle Scuole Superiori di II grado di Barcellona P.G. ed il Rabbino di Siracusa Rav. Stefano Di Mauro. Verrà offerta anche una testimonianza ebraica del ritorno in Sicilia dopo la diaspora, alla quale seguirà un dibattito. Nel pomeriggio, all’Auditorium del Parco Maggiore “La Rosa” alle 16, dopo i saluti delle autorità presenti, vi sarà la degustazione del thé – “50 sfumature di Hijab” a cura dei Giovani mussulmani. Seguirà un interessante intervento dell’Arciprete Santo Colosi, del Rabbino Stefano Di Mauro e dell’Imam Mohamed Yahiaoui. Dopo le interviste a cura di Giorgio Speciale, vi sarà la proiezione dei video sui temi: 'Ebraismo in Sicilia', 'Pregiudizio', 'Islam, realtà barcellonese', 'Chiesa e immigrazione', '#paceinterra'. Durante l’incontro, inoltre, sarà possibile visitare la mostra fotografica permanente dal titolo 'Ebraismo, cristianità e islamismo' curata da Giorgio Speciale ed assistere alla performance del maestro Dimitri Salonia e degli altri artisti della Scuola Coloristica siciliana Lidia Monachino, Tanja Di Pietro, Sebastiano Miduri, Riccardo De Leo. Quest'ultimi, grazie al contributo della Fondazione Salonia, realizzeranno dal vivo con materiale riciclabile come legno, carta, cartone e metallo un'installazione artistica dedicata alle tre religioni dal titolo "Dal rispetto e la comprensione nasce la Pace". Sarà anche mostrato un video con l'opera realizzata a più mani lo scorso agosto dal maestro Dimitri Salonia e dalla Scuola Coloristica Siciliana durante la mostra "Dallo scontro alla cultura dell'accoglienza" al Vittorio Emanuele di Messina, che descrive come la Sicilia, anche per le tante dominazioni, sia stata sempre terrà di tolleranza tra le diverse religioni. Su questo aspetto l'artista Dimitri Salonia ha rimarcato: "Ho una gran pena per questa gente che scappa dalle guerre, ha fame ed ha bisogno di aiuto. Noi siciliani siamo stati un popolo di emigranti e provo orrore quando vedo che li vogliono respingere. Dovremmo avere non solo il dovere, ma anche il piacere di accoglierli. Noi non siamo migliori di loro. Solo con il rispetto tra le diverse religioni si potrà sperare nella pace nel mondo". Durante la serata anche esibizioni della Scuola di Danza A.C. Italian Ballet. La giornata si concluderà con la firma del documento della Pace.
SVIZZERA: APPELLO A VOTARE NO AL REFERENDUM
Care e cari Il grande impegno mediatico e il lavoro di molti circoli del nostro come di altri partiti, quello delle associazioni nazionali, dei patronati, e oggi ancora di 200 intellettuali, rappresentanti della chiesa, artisti, che vanno ad aggiungersi alla straordinaria presa di posizione di 140 costituzionalisti svizzeri INCOMINCIA A DARE I PRIMI RISULTATI. I sondaggi per il si all’iniziativa sono scesi dal 61 % al 51%.
CE LA POSSIAMO FARE. In tutta la Svizzera il Comitato italiano per il NO sta producendo e programmando ancora assemblee pubbliche e iniziative varie. Dove è possibile organizziamoci, facciamo passare l’informazione veritiera sul contenuto dell’iniziativa popolare e teniamo alta l’attenzione. La comunità italiana ha bisogno di essere unita e battersi per il comun destino.
Anche se non riusciremo a fermare il vento con le mani, sapremo incoraggiare lo spirito dei giusti.
Qui di seguito l’invito ad un impegno comune. ricevuto un’ora fa dal Consigliere agli stati (Senatore) e presidente dell’Unione Sindacale Svizzera, Paul Rechsteiner. (Lieber Michele, liebe Freundinnen und Freunde Ihr habt vielleicht gesehen, dass wir heute mit 220 Erstunterzeichnern aus der ganzen Gesellschaft einen nationalen Aufruf lanciert haben. Wir wollen mit dem Nein auch im öffentlichen Raum präsent sein (vgl. dreisprachiges Plakat angehängt). Es wäre schön, wenn Ihr den Aufruf auch auf Euren Netzen weiterverbreiten könntet. Herzlichen Dank Paul Rechsteiner )
Facciamo circolare l’informazione per garantire a questo paese uno stato di diritto degno di una democrazia moderna. Cari saluti Michele Schiavone