ISTRUZIONE, GIANNINI: LINGUA ITALIANA OBIETTIVO DELLA NOSTRA SCUOLA Roma - "La nostra è una scuola che da anni presta attenzione all'importanza della lingua, del conoscerla e dell’esserne completamente in possesso. C’è una legislazione che ha riconosciuto il valore della lingua come quello del dialetto e del bilinguismo di fondo, che va valorizzato. Ma oggi deve preoccuparci la centralità della lingua nazionale non solo come strumento di interpretazione della realtà, ma anche e soprattutto di come usarla attraverso una dizione corretta, un registro corretto": lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ai microfoni del programma 'Voice Anatomy' condotto da Pino Insegno su Radio24. "Ad esempio - ha spiegato il ministro - si sta perdendo il senso dell'adeguatezza del contesto, dei ruoli, che vanno segnalati anche con la lingua. La lingua è un organismo vivente, aperto, ma bisogna possederne tutti i registri e i livelli. Se non li possiedi sei limitato, impoverito. Noi - ha proseguito ai microfoni di Radio 24 il ministro Giannini - abbiamo un altro patrimonio educativo che non tutti i Paesi hanno: la tradizione della prova orale. L'esporre a voce un argomento, dove non si può copiare e si capisce se un ragazzo è padrone dell'argomento. Anche in questo caso bisogna cercare di valorizzare ciò che facciamo da secoli: la lingua sia un obiettivo della nostra scuola. Noi, anche con le nuove politiche educative che abbiamo messo in campo in questa legislatura, l'abbiamo messa tra i primissimi punti del nostro programma" ha concluso Giannini a Voice Anatomy, il programma condotto da Pino Insegno ogni domenica alle 14.30 su Radio 24 dedicato all’utilizzo corretto ed efficace della voce sia nella vita quotidiana che in ambito professionale. (NoveColonne ATG)
TURISMO, PROGETTO “IT.INERE” PER PROMUOVERE L’ITALIA CENTRALE
Roma - E’ stato presentato il 31 maggio al ministero dei Beni ed attività culturali e turismo il progetto interregionale “IT.inere” finalizzato alla promozione del patrimonio turistico e rivolto, in particolare, alla valorizzazione di itinerari, cammini e luoghi da scoprire, tra le armonie e le eccellenze dell'Italia centrale. “L’Umbria è stata chiamata a coordinare questo importante progetto dell’Italia Mediana insieme a Lazio, Abruzzo, Marche, Sardegna e Toscana - sottolinea il vice presidente della Regione Umbria e assessore al turismo, Fabio Paparelli - sulla base dell’esperienza maturata nella nostra regione in ambito turistico, specie, sul tema dei cammini. Si tratta di un riconoscimento importante che, a tale scopo, attribuisce all’Umbria oltre 500 mila euro di risorse ministeriali, e offrirà la possibilità di sviluppare e potenziare un territorio interregionale vasto e straordinariamente ricco di eccellenze, con un'offerta di turismo esperienziale, attivo e sostenibile, interessato alla scoperta di percorsi e luoghi suggestivi anche fuori dalle rotte tipiche del turismo di massa”. Il progetto sarà illustrato a Perugia il 14 giugno. (NoveColonne ATG)
A BUENOS AIRES LA TERZA EDIZIONE DELLA SEMANA DE CINE ITALIANO
Buenos Aires - L’appuntamento annuale con il cinema italiano in Argentina della Semana del Cine Italiano (Buenos Aires, Cinepark Palermo, 2-8 giugno) è diventato un vero e proprio ponte di lancio per i film italiani appena acquisiti dalle distribuzioni locali. Dopo il successo delle prime edizioni, i distributori argentini sono diventati protagonisti di un evento che offre un reale supporto all’uscita cinematografica nel loro Paese. Istituto Luce Cinecittà infatti, oltre a garantire i sottotitoli in spagnolo, invita i talent dei film italiani a Buenos Aires permettendo una promozione di alto profilo che non gravi sui budget dei rispettivi impegni di marketing. Almeno 9 i titoli che verranno presentati a Buenos Aires in anteprima nazionale: Quo vado? di Gennaro Nunziante, Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio, Bagnoli Jungle di Antonio Capuano, Le confessioni di Roberto Andò, Il Nome del Figlio di Francesca Archibugi, Veloce come il vento di Matteo Rovere, Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi, Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, Il Solengo di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis. Ad accompagnarli una prestigiosa delegazione artistica: Stefano Accorsi, Roberto Andò, Antonio Capuano, Matteo Rovere, Alessio Rigo de Righi. Arianna di Carlo Lavagna, Assolo di Laura Morante e Non Essere cattivo di Claudio Caligari verranno invece proposti ai distributori argentini che sembrano nutrire un rinnovato interesse verso il cinema italiano. La Semana rappresenta un’iniziativa di potente offerta della nostra produzione in uno dei territori di maggiore vivacità cinematografica al mondo (come ben provato dalla presenza e attenzione dei film argentini in ambito internazionale). Un paese dove l’attenzione e le potenzialità di mercato per il cinema estero sono crescenti, e dove il cinema italiano può trovare un’accoglienza di primo piano. La Semana de Cine Italiano è organizzata da Istituto Luce Cinecittà – Filmitalia, in collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura e l’Istituto per il Commercio Estero. (NoveColonne ATG)
L’ORDA: GIAN ANTONIO STELLA A BERNA – DI GRAZIA TREDANARI
BERNA - Il 26 maggio nell'aula magna del Ginnasio di Berna, grazie all'iniziativa di Michele Schiavone, Segretario Generale del Cgie che ha creato le condizioni per la realizzazione dell'evento assieme con il Comitato d'Intesa di Friburgo, diretto dallo straordinario Luciano Claudio, anima di tutta l'organizzazione, patrocinato dall'Ambasciata di Berna e dai Com.It.Es. di Berna-Neuchâtel e di Losanna(Vaud-Vallese-Friburgo) e sostenuto dalle Missioni Cattoliche di Berna e di Friburgo e da numerosi sponsor, si è potuto assistere ad uno spettacolo gratuito di straordinaria semplicità, ma di elevata portata culturale, ricco di emozioni profonde, dove la parola e le immagini, insieme alle note di famose canzoni hanno carpito per oltre due ore l'attenzione della sala gremita. La storia in genere racconta di personaggi illustri, di battaglie memorabili, di vinti e di vincitori. La storia dell'emigrazione italiana racconta dell'esodo di milioni di persone, che negli ultimi due secoli hanno lasciato il bel Paese per povertà, per ideali contrari alla politica vigente, per seguire un sogno: quello di una vita migliore. Naturalmente, i nomi di alcuni personaggi che si son distinti non sono mancati, anzi impossibile sarebbe riproporre la lunga lista dei tanti che hann ocercato di aiutare i connazionali ad integrarsi, dei tanti morti ingiustamente in processi sommari e xneofobi o per linciaggi, guidati dalla cecità del razzismo o dell'ignoranza, dalle condizioni di lavoro che non tenevano conto della sicurezza degli operai o per aver osato ribellarsi alle condizioni disumane delle condizioni di vita e di lavoro. Tante le tragedie che hanno coivolto decine di lavoratori. Lavoratori che talvolta andavano a rinforzar le fila della mafia o di famiglie, che per estrema povertà vendevano i propri figli e questo fino a pochi anni fa! Impossibile dimenticare le baracche sparse in mezzo mondo o i sudici scantinati americani, dove gli operai vivevano in 16-32 in pochi metri quadri, dormendo persino negli stessi letti a turno, con servizi igienici pressocché inesistenti. Sembra quasi una storia dei giorni nostri! La vita dell'emigrante o del profugo sembra non aver insegnato nulla a nessuno, oggi come ieri, storie che si ripetono! A raccontare tutto ciò con sapiente abilità è stato lo stesso autore del famoso libro "L'orda. Quando gli Albanesi eravamo noi", Gian Antonio Stella, sostenuto da immagini frutto della lunga raccolta di informazioni e di documentazione necessaria alla realizzazione di questo straordinario libro che spazia nel racconto dell'Emigrazione Italiana, non solo in Europa, ma anche in America e in Australia. La Compagnia delle Acque, guidata dalla fisarmonica di Gualtiero Bertelli, ha fatto da intermezzo musicale ai racconti, ricordando arie che hanno accompagnato gli Italiani in giro per il mondo. Visto il successo di questo spettacolo, l'auspicio è che tanti altri di tale levatura possano esser riproposti nuovamente, magari sempre sotto l'egida del Comitato d'Intesa di Friburgo, al quale va il ringraziamento di tutti noi, per il grande lavoro ed impegno profuso. (grazia tredanari*\aise) * presidente Comites Vaud
APPUNTAMENTO A ROMA CON IL XVII MEETING DEI SEGRETARI GENERALI DELLE CCIE
ROMA - Parte il 21 giugno a Roma il XVII Meeting dei Segretari Generali delle Camere di Commercio Italiane all’Estero. Giovedì 23 giugno alle 12.00 presso il Centro Congresso Roma Eventi (Sala Fellini - Via Alibert, 5) i delegati delle 78 CCIE presenti in 54 mercati incontreranno in appuntamenti one to one Associazioni, Camere di commercio, Agenzie di sviluppo, soggetti di promozione dell’internazionalizzazione pubblici e privati. Nel corso della giornata le CCIE incontreranno anche il Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, con il quale Assocamerestero sta già realizzando dei Road show in Italia. (aise)
IL 2 GIUGNO ALLA CASA D'ITALIA DI MARACAY IN VENEZUELA
MARACAY - Il 2 giugno, in occasione del 70° anniversario della Repubblica italiana e del 51° compleanno della Casa d'Italia di Maracay , dove ha sede istituzionale l'Associazione Emilia-Romagna della città venezuelana, si terrà la cerimonia di consegna della medaglia de "La Orden de la Casa de Italia de Maracay" a varie personalità. Fra queste, come riferisce la Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo, due corregionali: la fondatrice del Comitato della Società Dante Alighieri in Venezuela, Margherita Cavani, originaria di Bologna, e l'ingegnere Adelmo Bonfanti, originario di Parma, tesoriere dell'Associazione Emilia-Romagna e membro del direttivo della Casa d'Italia per più di trent'anni. Alla cerimonia parteciperanno varie autorità e la comunità italiana di Maracay. (aise)