TERREMOTI: LE TECNOLOGIE ENEA ALLA CONVENTION MONDIALE IN CILE Santiago del Cile - Alla 16.ma World Conference on Earthquake Engineering che nei giorni scorsi ha riunito a Santiago del Cile oltre 3mila esperti di tutto il mondo, l’Enea ha illustrato in una keynote lecture di Paolo Clemente, dirigente di ricerca nel Laboratorio “Ingegneria sismica e prevenzione di rischi naturali”, i dati sperimentali dell’applicazione di sistemi di protezione sismica innovativa e i risultati sulla convenienza, anche economica dell’isolamento sismico. “I nostri studi dimostrano che l’isolamento sismico conviene anche dal punto di vista economico. Infatti – spiega Clemente -, se ben progettato, l’isolamento consente di ridurre il costo di costruzione, almeno nelle aree a maggiore pericolosità sismica, ed è sempre conveniente in un’ottica di lungo periodo: un edificio isolato sismicamente, al contrario di un edificio tradizionale, non si danneggerà nemmeno in occasione di terremoti violenti e non necessiterà di interventi di riparazione a seguito di eventi sismici durante la sua vita utile”, "l’adozione delle moderne tecnologie antisismiche rappresenta un investimento imprescindibile anche in considerazione del ruolo propulsivo dell’edilizia per la ripresa dell’economia”. Alla conferenza l’ENEA ha presentato le tecnologie applicate al Centro di Protezione Civile di Foligno, che ha resistito senza alcun danno anche alle recenti forti scosse di terremoto, e i risultati di studi realizzati nell’ambito di un progetto di ricerca, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio e il Comune, per il monitoraggio sismico del Palazzo Marchesale di San Giuliano di Puglia. Sono anche stati illustrate le metodologie di analisi della vulnerabilità di edifici industriali, spesso più ‘fragili’ per l’assenza di connessioni efficaci tra i vari elementi strutturali, come evidenziato dal terremoto dell’Emilia del 2012. L’ENEA ha illustrato anche alcune tecnologie innovative di isolamento sismico per impianti a rischio di incidente rilevante e per gli edifici di interesse storico e artistico. Al riguardo, è stata illustrata la “Struttura di isolamento sismico per edifici esistenti”, un sistema oggetto di un brevetto internazionale messo a punto con il Politecnico di Torino, che prevede l’inserimento dei dispositivi di isolamento sismico al di sotto della fondazione, senza interferire con la struttura sovrastante. La conferenza ha evidenziato che una delle parole chiave del futuro sarà sempre più “resilienza”, ovvero se non è possibile evitare la temporanea perdita di funzionalità delle strutture e infrastrutture, è importante saperla recuperare rapidamente. A tal fine, la prevenzione sismica gioca un ruolo fondamentale, ma è necessario il contributo di altre competenze. “Il fatto che l’ENEA abbia rappresentato l’Italia con una keynote lecture alla conferenza internazionale di ingegneria sismica è un riconoscimento importante da parte della comunità scientifica internazionale, del lavoro pluridecennale che abbiamo svolto e dei risultati che abbiamo ottenuto in questo settore. Questo riconoscimento, però, è anche un’esplicita richiesta di impegno da parte nostra a proseguire sulla strada intrapresa e a garantire il nostro contributo, proponendo nuovi progetti e partecipando attivamente a eventi come questo”, ha concluso Clemente. (NoveColonne ATG)
L’ON. LA MARCA INTERVIENE ALLA CAMERA PER MANIFESTARE SOLIDARIETA’ AL POPOLO E ALLE AUTORITA’ CANADESI PER L’ATTENTATO DI QUEBEC CITY
L’on. Francesca La Marca è intervenuta in Aula, a conclusione della seduta di martedì, per ricordare le vittime dell’attentato di Québec City e manifestare la propria solidarietà e quella dei colleghi parlamentari al popolo e alle autorità canadesi. Questo è il testo del suo intervento: “Prendo la parola per partecipare con emozione e intensità al dolore e al cordoglio del popolo canadese, al quale io stessa appartengo, per l’attentato avvenuto nella serata di domenica a Québec City in un centro culturale islamico. Sono state colpite persone innocenti e inermi, cinicamente considerate simboli e bersagli di odio e fanatismo religioso e ideologico. Questo rende ancora più atroce e disumano questo atto efferato. Si è voluto colpire, tuttavia, anche il Canada multiculturale, aperto e accogliente, proprio nel momento in cui nel grande paese confinante si elevano muri fisici, giuridici e umani contro persone che hanno il solo torto di avere origini diverse. Per questo, la riaffermazione di un modello di società aperta e plurale, fatta sia dal Presidente Gentiloni che dal Primo Ministro Trudeau, costituiscono non solo valori da condividere ma una rotta da seguire, con coerenza e fermezza. In chiara alternativa a quella devastante dei populismi, destinata ad alimentare tensioni acutissime e reazioni terroristiche in una spirale lacerante e infinita. Partecipo con particolare emozione al dolore dei miei concittadini canadesi ed esprimo ai governi del Canada e del Québec i sentimenti più profondi di amicizia e di vicinanza di tutti gli italiani che considerano il Canada un Paese fratello”.
LINGUA ITALIANA, NISSOLI: BENE CGIE SUL RIORDINO DELLE SCUOLE ALL’ESTERO
Roma – “I contenuti del parere, che il Comitato di Presidenza del CGIE ha espresso sullo schema di decreto legislativo per il riordino della legislazione riguardante le scuole italiane e la diffusione della lingua italiana all’estero, in discussione nelle Commissioni esteri e istruzione, sono, secondo le mie valutazioni, senz’altro condivisibili”. Lo ha dichiarato Fucsia Nissoli FitzGerald subito dopo aver ricevuto il documento contenente il parere del CGIE sullo “schema di decreto legislativo recante disciplina della scuola italiana all’estero” messo a punto dal Governo ed inviato al Parlamento. “Concordo soprattutto sul richiamo a Governo e Parlamento - precisa. Nissoli - ad una armonizzazione e riorganizzazione dell’ordinamento scolastico all’estero che tenga conto delle specificità delle diverse aree geografiche continentali e di singoli Paesi, completamente assente nella attuale formulazione del decreto”. “Anche sulla regolamentazione delle funzioni e degli strumenti degli enti gestori - sottolinea la deputata eletta all’estero - ritengo anche da parte mia, necessario un aggiornamento della attuale normativa e, in particolare, una riflessione approfondita sul ruolo degli enti gestori, per rafforzarne il loro ruolo nel quadro della promozione della nostra lingua nel mondo, accanto al lavoro svolto dagli istituti di cultura. La richiesta esplicita del CGIE, che condivido pienamente, e che pone come condizione esclusiva per confermare il suo parere positivo al decreto - sottolinea Fucsia Nissoli - è che siano recuperati e valorizzati quei contenuti ancora attuali della legge 153, ai quali affiancare i corsi di insegnamento e di formazione a distanza, per offrire maggiori opportunità di apprendimento agli studenti e di aggiornamento ai docenti, in particolare nei Paesi di grandi estensioni territoriali. Una soluzione certamente positiva potrebbe essere quella del conseguimento dell'abilitazione a distanza per i docenti locali dei corsi di lingua e cultura, con la collaborazione delle alte scuole pedagogiche atte all’insegnamento della lingua italiana”. “Insisto anche io, come il CGIE - conclude Nissoli - che venga garantito con proiezione triennale il finanziamento dal capitolo 3153, che, per la sua specificità e per le sue finalità espressamente rivolte dalle norme vigenti ai cittadini italiani residenti all’estero, deve tornare sotto l’egida della Direzione generale degli Italiani all’estero ed essere assegnato annualmente agli enti gestori, scorporando dallo stesso l’onere finanziario del personale di ruolo e degli stagisti neo laureati inviati all’estero dal MAECI e dal MIUR”. (NoveColonne ATG)
3° CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI MEDITERRANEI: FOCUS SULLA SICILIA ALL’IIC DI TUNISI
TUNISI - Per tre giorni ricercatori e docenti universitari impegnati nel dialogo tra culture e religioni diverse si incontreranno a Tunisi dal 20 al 22 febbraio nell'ambito del III Convegno Internazionale di Studi Mediterranei, dedicato quest'anno alla Sicilia, all'insularità e alle identità mediterranee. Il seminario, ospitato dall'Istituto italiano di Cultura, è organizzato dal Dipartimento di Italianistica dell'Università de La Manouba, in collaborazione con l'Aislli (Associazione Internazionale Studi di Lingua e Letteratura italiana) - Africa e il Center for italian studies dell'Università della Pennsylvania di Philadelphia. Molti gli ospiti di fama mondiale tra i conferenzieri: il professore emerito Gaetano Cipolla della Saint John's University di New York, la professoressa Norma Bouchard della Saint Diego University, Caterina Consolo, moglie di Vincenzo Consolo, il professor Gianni Turchetta dell'Università di Milano, le professoresse Isabella Camera d'Afflitto e Laura Faranda de La Sapienza di Roma, la giornalista-scrittrice Ilaria Guidantoni e oltre 50 ricercatori, studiosi e appassionati del mediterraneo provenienti da Francia, Italia, Canada, Usa. I promotori dell'evento, la direttrice del Dipartimento di Lingue de La Manouba, Meriem Dhouib, e Alfonso Campisi, docente di filologia italiana e romanza presso la suddetta Università e presidente dell'Aislli (Africa), sottolineano che le giornate di studio di Tunisi saranno anche l'occasione per presentare tre importanti eventi: l'inaugurazione alla Manouba della prima cattedra al mondo di "Lingua e Cultura siciliana per il dialogo delle culture e religioni", diretta dallo stesso Campisi e dedicata al grande uomo di lettere scomparso alcuni anni fa, Vincenzo Consolo; la pubblicazione del libro di Gianni Turchetta sull'opera completa di Consolo, edito da Mondadori, e infine il concerto voce-chitarra della siciliana Etta Scollo, incentrato sulla favola barocca di Consolo, "Lunaria". "La Tunisia è terra di pace, scambi culturali e dialogo e la posizione strategica geografica, ne fa insieme alla Sicilia, il centro del Mediterraneo e chi dice Mediterraneo, dice centro del mondo", così sintetizza la sua posizione sulla questione Campisi, da sempre impegnato nel dialogo tra culture e religioni nord-sud, insignito nel 2016 del Premio Internazionale Proserpina, dedicato agli intellettuali siciliani che si sono contraddistinti nel mondo. (aise)
VIVERE A BRUXELLES: DOMANI UN’ALTRA “PILLOLA DI VITA BELGA” DE “LA COMUNE DEL BELGIO”
BRUXELLES - Consigli utili per “sopravvivere al primo anno in Belgio”. Questo l’obiettivo delle “Pillole di Vita Belga”, iniziativa dell’associazione “La Comune del Belgio”, che ha ripreso ieri, 31 gennaio, questi incontri informativi e di confronto nati per rispondere alle domande dei nuovi migranti italiani in Belgio. Che diritti ho qui? Come mi iscrivo in Comune? E la Banca? L'Aire, che faccio? I mezzi pubblici? Per la sanità? Ho già un contratto e quindi? Sono indipendente, che faccio? Vorrei un lavoro, come mi muovo? Il mio diploma mi serve? Sono studente e quindi? Sono un architetto, un giornalista, un chimico, c'è un albo qua? Ho figli o li sto per avere, come faccio? E la partita IVA, VAT o come diavolo si dice? E se non ho voglia di fare nulla se non vivere in Belgio? Le tasse? E i documenti? Come? Dove? Quando? Perché? In che lingua? Francese, tedesco, olandese, inglese, italiano, spagnolo, portoghese, greco...Insomma, tanti i chiarimenti che potrebbero essere utili a chi è appena arrivato in Belgio o è già nel Paese da 6 mesi. “Insieme – assicura la Comune – cercheremo di dare tutte le risposte che affollano la mente su come sopravvivere al primo anno in Belgio. La pillola belga si fonda sul mutuo soccorso, quindi non sarà solo una semplice presentazione, ma un'interazione continua con tutti i presenti”. Gli incontri si tengono nella sede dell’Université Populaire de Bruxelles (rue de la Victoire, 26, 1060 Saint-Gilles). (aise)
PROPRIETÀ IN ITALIA: APPROFITTARE DELLA MINI-AMNISTIA IN CH
“L’abolizione del segreto bancario in Svizzera sta facendo emergere diversi casi dì irregolarità, tra connazionali. Tanti italiani si trovano infatti a dovere rimborsare alle autorità elvetiche cifre ottenute indebitamente o, nella migliore delle ipotesi, a pagare tasse in via retroattiva, là dove negli anni non abbiano denunciato alle autorità svizzere eventuali patrimoni posseduti in Italia. In Svizzera esiste da anni un’imposta patrimoniale in virtù della quale, pur venendo pagate solo sul reddito posseduto nel Paese, le tasse vengono calcolate tenendo conto di tutti i patrimoni posseduti, anche eventualmente all’estero. Molti connazionali in passato, probabilmente inconsapevoli di questo obbligo, non hanno dichiarato le proprietà possedute in Italia. Senonché dal primo gennaio 2018 entrerà in vigore lo scambio automatico dei dati tra le agenzie delle entrate dei due paesi. Al più tardi in quell’occasione le autorità svizzere potranno risalire alle proprietà possedute in un altro paese e potranno chiedere in via retroattiva eventuali tasse non pagate precedentemente. Stessa cosa per quei cittadini che abbiano usufruito dell’assistenza sociale svizzera per farsi rilasciare prestazioni complementari e/o assegno sociale, nonostante possedessero patrimoni in Italia. In questo caso dovrà essere rimborsato l’importo irregolarmente percepito negli ultimi 10 anni, maggiorato di una pesante sanzione. Ecco perché è consigliabile approfittare della mini amnistia attualmente in corso in Svizzera al fine di regolarizzare eventuali situazioni pendenti, senza essere gravati da ulteriori penali.” Lo ha detto Laura Garavini nel corso delle serate informative organizzate dalla Uim Svizzera a Pratteln e a Koblenz. Intervenendo insieme al responsabile della Ital UIL Svizzera, Mariano Franzin, la Garavini si è complimentata con gli organizzatori, Antonio Tocco, Pietro Borrini, Giorgio Sigillo, Adriana e Giacomina Carboni per il prezioso lavoro di informazione a favore della nostra numerosa collettività. (On. Laura Garavini)