COLDIRETTI: IN 40MILA SALVANO MADE IN ITALY DALL’ESTINZIONE ROMA - Salgono a 40mila gli agricoltori che nelle proprie aziende nel 2016 hanno salvato semi antichi e le piante rare del Made in Italy dal rischio di estinzione. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti/Ixè presentata insieme alla Sis, la Società Italiana Sementi sul ritorno delle antiche sementi della tradizione italiana che dopo aver rischiato di sparire dalla tavole sono stati riscoperti per le caratteristiche specifiche di resistenza e per le proprietà distintive, a salvaguardia di un patrimonio alimentare, culturale ed ambientale storico del Paese. La tendenza all’omologazione delle coltivazioni spinta dai moderni sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti per rendere uniformi varietà e produzioni ha determinato – denuncia Coldiretti - una concentrazione delle specie coltivate che mettano a rischio sia il potere contrattuale dei produttori agricoli, sia la sovranità alimentare dei vari Paesi e dei loro cittadini. Non a caso la Fao ha lanciato l’allarme per la crescente uniformità delle colture mondiali che ha portato nell’ultimo secolo ad una perdita del 75 per cento della biodiversità vegetale ed ha stimato il rischio dal qui al 2050 della perdita di un terzo delle specie oggi rimaste. Un pericolo aumentato dopo un biennio di concentrazioni di grandi gruppi multinazionali che quest’anno ha portato il 60 per cento mercato delle sementi nelle mani di tre multinazionali, con la ChemChina che ha acquisito la Syngenta e le fusioni tra Bayer e Monsanto e tra Dupont e Dow Chemical. La concentrazione dei semi nelle mani di pochi – commentano Coldiretti e Sis – determina il pericolo di indirizzare la produzione esclusivamente verso tipi di coltivazioni più diffuse proprio in un momento in cui i cambiamenti climatici e il conseguente insorgere di nuove fitopatologie richiedono interventi per tutelare adeguatamente il lavoro dei produttori che hanno puntato sulla qualità e sulla biodiversità. A questa situazione, Sis, la maggiore società sementiera italiana, risponde con la prima produzione certificata del grano duro “Senatore” Cappelli ma anche con la riscoperta di semi di riso, come il “Lido”, che dopo essere quasi scomparso agli inizi degli anni ’90, torna in produzione perché sta conquistando il palato dei giapponesi, e l’erba medica “Garisenda”, storica varietà ottenuta con un attento lavoro di selezione dei semi delle piante migliori di una varietà romagnola, capace di resistere in terreni siccitosi e in aree marginali e di fornire fieno e farina disidratata per una alimentazione animale priva di Ogm. L’attività della Sis, sia nel recupero di antiche varietà, sia nell’attività di ricerca di nuove sementi, è tesa a recuperare il legame tra seme e territorio cogliendone gli aspetti peculiari per valorizzare ogni varietà nello specifico dei suoli, del clima, dell’acqua delle aree dove verranno coltivate, la sua attività di ricerca si svolge in terreni che vanno dalle alpi alla Sicilia, con la moltiplicazione dei semi che viene fatta su una superficie di 14 mila ettari. (aise)
IL COMITES OSLO LANCIA IL PROGETTO “SCIENZA SENZA CONFINI”
OSLO - Favorire la collaborazione fra i ricercatori e, in generale, fra i professionisti italiani residenti in Norvegia e Islanda e supportare l’incremento della cooperazione scientifica tra Italia, Norvegia e Islanda. Questi gli obiettivi del progetto “Scienza senza confini” lanciato dal Comites di Oslo. Il progetto è stato finanziato dalla Direzione generale per gli Italiani all’estero (Ufficio II) della Farnesina nel 2016 con un contributo di 3.200 euro. Il progetto è stato presentato ufficialmente nei giorni scorsi nei locali della “Tyske Menigheten”. “C’e’ stata una buona risposta da parte dei nostri connazionali, oltre 50 sono stati i partecipanti, molte facce nuove che non avevano partecipato a precedenti eventi del Comites”, riporta il Comitato. “L’obiettivo del kick-off era quello di presentare il progetto e di iniziare a costruire un network fra ricercatori e professionisti italiani in Norvegia e Islanda”. All’evento - durato circa 2 ore – sono intervenuti per presentare il progetto Gabriele Quaino, Jonathan Rizzi e Graziella Devoli. Quindi, Jennifer Aramini ha avuto modo di introdurre il Comites di Oslo. La presentazione è stata conclusa da due interessanti interventi: Massimo Marchesin ha parlato della differenza fra il mercato norvegese e quello italiano nel settore del design e dell’arredamento, mentre Alessandro Rossini ha parlato della differenza nel modo di lavorare fra gli istituti di ricerca e le aziende private. Alla fine delle presentazioni, il Comites ha offerto a tutti i partecipanti un rinfresco. All’inizio del kick-off, è stato chiesto ai partecipanti di rispondere ad un questionario on-line: alcune domande erano più generali (età, sesso, residenza), altre più specifiche relative all’interesse per il progetto e per le attività del Comites. I risultati di questo questionario si possono leggere qui. L’evento è stato anche trasmesso via streaming su Facebook Live e può essere rivisto a questo link. (aise)
RISTORATORE LUCANO AIUTA LE VITTIME DI MANCHESTER: IL PLAUSO DELLA REGIONE
POTENZA - “La generosità e l’impegno dei lucani a sostegno di chi è in difficoltà non si fermano neanche davanti alle più grandi e imprevedibili tragedie. L’ennesimo esempio arriva da Domenico La Colla, originario di San Chirico Raparo, partito 23 anni fa dal paese lucano per aprire un ristorante a Manchester, proprio a 200 metri dall’Arena dove lunedì si è consumato l’ennesimo attentato terroristico”. Così il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che spiega: “La Colla, con coraggio e generosità, subito dopo l’esplosione invece di chiudere il suo ristorante ha aperto le porte dell’esercizio commerciale trasformandolo in una sorta di ospedale da campo, offrendo assistenza e un ricovero sicuro a tutti coloro che fuggivano da quell’orrore”. “A La Colla – aggiunge Pittella – va il plauso e il sentito ringraziamento mio personale e di tutti i lucani, sia per aver aiutato tanti ragazzi e i loro genitori con grande senso di generosità e responsabilità, ma soprattutto per aver rappresentato con quel gesto la faccia migliore della nostra regione, umile, coraggiosa, aperta e generosa. Mi farebbe piacere incontrarlo appena possibile, per ringraziarlo di persona e – conclude – porgergli le più vive congratulazioni a nome di tutti i lucani che vivono dentro e fuori la Basilicata”. (aise)
MANCHESTER: SASSOLI A UE, SERVE STRATEGIA CONTRO I VIDEO WEB
Il vicepresidente del Parlamento europeo, David Sassoli (Pd), ha presentato un'interrogazione urgente alla Commissione Europea per trovare una soluzione al proliferare di contenuti pericolosi sulla rete. "In seguito al terribile attentato di Manchester del 22 maggio si pone il problema della diffusione di video di propaganda che inneggiano al terrorismo e alla radicalizzazione dei giovani", scrive Sassoli spiegando che "spesso passa molto tempo prima che i contenuti diffusi vengano rimossi". Questo "vuoto normativo" consente ai terroristi di usare "uno strumento mediatico molto diffuso per fare proselitismi e inneggiare all'odio". Sassoli quindi chiede alla Commissione in che modo si possano attivare "forme di stretta collaborazione tra Stati membri per rendere piu' agevole la rimozione di contenuti pericolosi". E invita a riflettere sulla possibilita' di revisione della direttiva sui servizi media audiovisivi, perche' puo' essere "lo strumento giusto in mano al Parlamento europeo e agli Stati membri per colmare un vuoto legislativo su questo tema".(da areadem)
MIGRANTI, MIRABELLI: OGGI A MILANO OCCASIONE PER MANIFESTARE CONTRO L'INTOLLERANZA. BORDONALI SEMINA RAZZISMO
“Oggi è un’occasione importante per manifestare contro chi usa l’immigrazione per alimentare paure e intolleranza e per dire che i muri non servono, che servono politiche serie per governare un fenomeno epocale. L’assessore lombarda Bordonali che considera la manifestazione di oggi un’occasione per arrestare gli immigrati dice una cosa grave per un amministratore che dovrebbe affrontare i problemi e non fare propaganda, ma ancora più grave perché quando si considerano gli immigrati, anche i profughi a cui è dedicata la manifestazione, come nemici da arrestare si semina intolleranza e razzismo si calpestano valori che valgono molto più dei quattro voti che la Bordonali pensa di raccattare”. (da areadem)
CULTURA ITALIANA NEL MONDO - STATI UNITI -A NEW YORK TORNA "L'ITALIAN DANCE CONNECTION" FESTIVAL DI DANZA CONTEMPORANEA GUIDATO DA VANESSA TAMBURI
il 30 maggio torna sulla scena newyorkese l'Italian Dance Connection (Idaco Nyc), il Festival di danza contemporanea guidato da Vanessa Tamburi. Arrivata alla terza edizione, l'iniziativa vedra' la partecipazione di oltre 25 compagnie di danza, artisti e registi. Nella settimana del Festival si terranno tavole rotonde a tema, spettacoli di danza off-site all'Italian American Museum, insieme all'evento di apertura presso l'Istituto italiano di cultura. L'Idaco Nyc, fondato da Vanessa Tamburi ed Enzo Celli, e' curato e prodotto da Flusso dance project, in collaborazione con l'Istituto italiano di cultura e il Baruch Performing Arts Center. L'edizione di quest'anno si concentrera' sul tema "TransformAction", portando attenzione a risposte artistiche verso i cambiamenti in corso a livello personale, sociale e politico. Come hanno sottolineato gli organizzatori, le nostre vite sono definite da continue trasformazioni, da un costante mutamento di circostanze. L'atto di fare arte e' una risposta a questa alterazione, sostituzione. L'attualita' del diventare diversi indirizza le nostre azioni. L'Italian Dance Connection e' una piattaforma per gli artisti italiani in visita o residenti a New York, e per gli artisti newyorkesi che vogliono partecipare ad un dialogo con la cultura italiana, esplorare e condividere i loro percorsi attraverso il movimento, la coreografia e le arti visive. (6/05/2017-ITL/ITNET)